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Bruxelles: al via la Roadmap UE per i “Nature Credits”.


Mettere la natura “a bilancio” e trasformare la tutela degli ecosistemi in una vera opportunità economica. È questa l’ambizione della nuova Roadmap verso i Nature Credits presentata oggi dalla Commissione Europea, uno strumento innovativo pensato per incentivare investimenti privati in azioni che generano benefici concreti per la biodiversità, premiando chi protegge, rigenera e valorizza il patrimonio naturale.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Si tratta di crediti ambientali associati a interventi certificati di tipo “nature-positive”: ad esempio, il ripristino di zone umide, la riforestazione, o la protezione degli habitat naturali. A differenza dei tradizionali meccanismi legati alle emissioni di CO₂, i Nature Credits non si limitano a compensare danni, ma premiano proattivamente le iniziative di tutela ambientale. I benefici? Ecosistemi più sani, meno rischi ambientali, e un ritorno reputazionale e sociale per imprese, enti pubblici e cittadini che scelgono di investire nella natura.

La roadmap punta a trasformare i Nature Credits in un vero e proprio mercato regolamentato e credibile, accessibile anche a piccoli investitori. I potenziali beneficiari sono molteplici: agricoltori, silvicoltori, pescatori, proprietari terrieri e comunità locali, che potranno generare nuove entrate offrendo progetti di conservazione certificati. Allo stesso tempo, le aziende – spesso in cerca di soluzioni sostenibili – potranno dimostrare impegni concreti in materia ambientale, migliorando la propria competitività.

“Dobbiamo inserire la natura nei nostri bilanci economici. È ciò che fanno i Nature Credits – ha dichiarato la presidente Ursula von der Leyen –. Quando ben progettati, possono diventare uno strumento di mercato efficiente per stimolare innovazione e investimenti, generando al contempo ricavi per chi protegge la natura: agricoltori, foreste, territori”.

Oltre a contrastare il degrado ambientale e promuovere la biodiversità, i Nature Credits si inseriscono negli obiettivi strategici dell’UE per la competitività e la resilienza, in linea con il Competitiveness Compass e il Clean Industrial Deal. Secondo le stime, i cambiamenti climatici potrebbero costare alle imprese europee fino al 7% dei profitti annuali nei prossimi dieci anni, se non verranno adottate misure di adattamento e prevenzione.

La Roadmap, elaborata con il contributo degli stakeholder, si propone di colmare l’attuale “investment gap” per la biodiversità, stimato in circa 65 miliardi di euro all’anno. Il documento prevede lo sviluppo di standard comuni, certificazioni affidabili e una governance robusta, per garantire trasparenza e fiducia ed evitare pratiche di greenwashing. I Nature Credits saranno complementari ai finanziamenti pubblici, come il 10% del bilancio UE già destinato alla biodiversità entro il 2027.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

La Commissione ha quindi lanciato una call aperta a imprese, comunità scientifica, governi e società civile per contribuire alla definizione dei Nature Credits. Inoltre, è stato istituito un nuovo gruppo di esperti incaricato di accompagnare lo sviluppo del mercato: le candidature per partecipare al primo ciclo di selezione sono aperte fino al 10 settembre 2025.



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