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Il futuro dell’Ingegneria Gestionale, università e imprese in dialogo


Un’occasione di confronto, dialogo e condivisione tra l’università e le imprese: l’evento “Consulta delle Imprese e delle Istituzioni”, che si è svolto il 1° luglio scorso in Ateneo, ha riunito i rappresentanti del Collegio di Ingegneria Gestionale e della Produzione e 25 imprese del territorio – sia enti pubblici che privati – con l’obiettivo di consolidare sinergie già esistenti e costruirne di nuove. Al centro, l’esigenza di rafforzare il legame tra i percorsi formativi offerti dall’università e le esperienze pratiche del mondo del lavoro, per affrontare insieme le complesse sfide del nostro tempo.

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Nel corso dell’evento – a cui sono intervenuti, dopo i saluti istituzionali del Rettore Stefano Corgnati, Carlo Rafele, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP, Luca Mastrogiacomo, Coordinatore del Collegio di Ingegneria Gestionale e della Produzione, e Paolo Neirotti, Direttore della Scuola Master e Formazione Permanente del Politecnico – sono stati quindi approfonditi due temi di rilievo dell’attuale dibattito sul futuro dell’Ingegneria Gestionale, dal percorso formativo alla carriera professionale. Innanzitutto, il confronto tra le università telematiche e quelle tradizionali: dal dialogo è emerso come quest’ultime, rispetto alle prime, siano in grado di garantire agli e alle studenti un valore aggiunto, attraverso esperienze dirette e collaborative con le imprese. Le università tradizionali, come l’Ateneo, promuovono infatti una didattica attitudinale – non solo lezioni frontali, ma esperienze pratiche sul campo – con l’intento di offrire agli ingegneri e alle ingegnere gestionali di domani una formazione più completa, in grado di proiettarli verso il futuro della professione.

I presenti hanno quindi esplorato le nuove esigenze del mercato del lavoro e le mutate aspettative delle nuove generazioni. Le aziende di oggi si trovano infatti a stipulare non solo più “contratti economici”, ma veri e propri “contratti psicologici” con i neo assunti che ambiscono ad un miglior bilanciamento tra lavoro e vita privata, usufruendo maggiormente dello smart working e della pratica dell’accompagnamento aziendale – attraverso le figure specifiche dei mentori – per la propria crescita, professionale e personale. Non sono più infatti solamente la carriera e lo stipendio a guidare le scelte, ma un approccio più olistico al benessere dei lavoratori e delle lavoratrici.

In questo scenario, è emersa inoltre l’importanza, per le università, di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo delle soft skills. Abilità come l’abitudine al confronto, la capacità di esporre le proprie idee e conoscenze, e l’attitudine al dialogo diretto con le imprese sono considerate infatti cruciali, e in questo senso il project working – sperimentazione attiva dei contenuti appresi durante il percorso didattico – è stato identificato come uno strumento efficace per favorire l’interazione diretta con il mondo aziendale.

L’incontro ha anche delineato una serie di iniziative future volte a consolidare ulteriormente la collaborazione tra università e imprese. Tra queste, spicca in particolare la volontà di creare sinergie con JEToP, un’organizzazione no-profit del Politecnico interamente gestita da studenti. L’obiettivo è raccogliere impressioni ed esperienze di ingegneri e ingegnere gestionali attraverso la creazione di video e interviste, rafforzando così il confronto diretto tra le imprese e gli e le studenti. È stata inoltre espressa l’intenzione di lanciare una survey per indagare le attuali tipologie di contratti e le diverse modalità di assunzione, al fine di fornire una fotografia precisa della professione dell’ingegnere gestionale oggi. Infine, è stato manifestato il desiderio di organizzare eventi serali del DIGEP su temi innovativi, con l’intento di costruire un legame a lungo termine tra l’Ateneo e le imprese.

“Siamo molto soddisfatti della partecipazione delle imprese e degli spunti forniti – ha commentato il professor RafeleÈ evidente l’interesse del modo economico per un rapporto continuativo con il nostro Collegio. Ora progetteremo degli eventi divulgativi e formativi congiunti, in modo da realizzare un legame non solo consultivo”.

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