L’Aula ha approvato con voto unanime la proposta di legge di iniziativa consiliare, primo firmatario il consigliere Mario Puppa (Pd) con Massimiliano Pescini (Pd), per la valorizzazione della filiera brassicola toscana
comunicato n. 0795
Firenze – Sì unanime del Consiglio regionale alla nuova legge per la valorizzazione e la promozione dei prodotti e delle attività dei produttori di birra artigianale. La proposta di legge d’iniziativa consiliare era stata presentata dal partito democratico, con primo firmatario il consigliere Mario Puppa (Pd) con Massimiliano Pescini (Pd), il consigliere morto poco più di un anno fa, e altri. L’atto è stato introdotto dal presidente della commissione Sviluppo economico e agricoltura presieduta da Gianni Anselmi (Pd) e illustrato dal consigliere Mario Puppa, che ha voluto ricordare in apertura proprio “il lavoro fatto a quattro mani con Massimiliano Pescini, che ha portato a questo provvedimento grazie anche al suo stimolo e al suo impegno attento e anche tenace e arriva oggi, dopo oltre un anno, all’approvazione”.
La norma, il cui titolo è stato modificato con emendamento in Commissione, nasce dalla considerazione che il settore della birra artigianale rappresenta un patrimonio culturale e gastronomico che, attraverso la filiera brassicola regionale, coinvolge diverse realtà agricole, industriali e commerciali, contribuendo allo sviluppo del territorio e alla diversificazione dell’economia rurale. La valorizzazione di questa filiera risulta, quindi, funzionale allo sviluppo dell’agricoltura locale, favorendo la biodiversità e l’utilizzo delle materie prime agricole regionali, con particolare riferimento al luppolo, ai cereali e alle castagne, e promuovere pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente, oltreché il turismo legato anche indirettamente alla produzione birraria e alle sue tradizionali metodologie di lavorazione.
Nell’atto si prevede la concessione dei contributi, pari a 200mila euro l’anno, ai microbirrifici e ai microbirrifici agricoli aventi sede di produzione in Toscana. “Tali contributi – si legge nell’atto – possono essere utilizzati per la ristrutturazione e l’ammodernamento degli impianti; l’acquisto di macchinari e di strumenti di dotazione, in funzione delle innovazioni tecnologiche, sia in ambito organizzativo che di processo produttivo, compresi i processi di certificazione di qualità; lo sviluppo della coltivazione e della lavorazione delle materie prime per la produzione della birra; il sostegno alla formazione degli operatori che svolgono attività di vendita e somministrazione”.
Si lascia al bando la scelta delle priorità per l’assegnazione dei contributi, restando fermi alcuni punti, come lo svolgimento dell’intero ciclo di produzione in Toscana, il realizzare interventi in ambienti di lavoro idoneo, effettuare la produzione attraverso imprese a conduzione giovanile o femminile e in comuni aventi una più alta posizione nella graduatoria del disagio. È istituito, inoltre, un logo identificativo delle birre prodotte nell’ambito della filiera brassicola toscana.
Nell’atto, infine, si inserisce una clausola valutativa che riserva alla Commissione, dopo un anno, la possibilità di verificare la ricaduta della norma sul tessuto dei birrifici agricoli e il quadro sul comparto per capire la crescita ed eventuali ricadute positive.
Secondo Marco Casucci (Gruppo Misto-Merito e Lealtà), che ha assicurato “pieno sostegno” e preannunciato il voto favorevole, si tratta di un “segnale concreto, un inizio di nuova attenzione verso un comparto produttivo che incarna tradizione, innovazione e identità territoriale. Il provvedimento guarda allo sviluppo dell’economia locale. La birra artigianale è cultura del territorio, filiera corta, passione imprenditoriale di tanti giovani, agricoltura innovativa e artigianato di qualità. Questa legge centra obiettivi importanti, ha un impianto pragmatico, senza dirigismo, parte da una filiera di nicchia, ma può avere ricadute significative su più ambiti dello sviluppo locale. Si comincia con 200mila euro in tre anni, auspichiamo che poi si possa fare di più”.
Anna Paris (Pd) ricorda di aver “aggiunto la mia firma, perché conoscevo questo settore e mancava una legge per sostenere i micro-birrifici di cui la nostra regione è cosparsa. Un grazie a Mario Puppa e a Massimiliano Pescini. In questi micro-birrifici c’è tanta competenza, tanti giovani ci stanno lavorando, quindi giusto sostenerli. C’è necessità di investimenti, di cultura, formazione e conoscenza. Mi auguro che poi ci siano ulteriori interventi per potenziare questo settore”.
A cura di Benedetta Bernocchi e Sandro Bartoli
Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana
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