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Bruxelles punta sui “Crediti Natura” per sbloccare investimenti privati a favore dell’ambiente


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La Commissione Europea ha presentato oggi la “Roadmap verso i crediti natura”, un’iniziativa volta a incentivare il settore privato a investire in progetti di tutela e ripristino della biodiversità, premiando al contempo chi si impegna in queste azioni.
La notizia arriva direttamente dalla Commissione Europea, che ha ufficializzato il lancio della roadmap con un comunicato stampa. L’obiettivo è di colmare il gap di investimenti ambientali attraverso un approccio “dal basso”, coinvolgendo attivamente tutti gli stakeholder.
I crediti natura rappresentano un investimento in azioni concrete per la salvaguardia dell’ambiente. Un’azienda, un istituto finanziario, un ente pubblico o un singolo cittadino possono investire in progetti che proteggono la natura e, in cambio, beneficiare di ecosistemi più sani, riduzione dei rischi operativi, miglioramento della propria immagine pubblica e una maggiore accettazione sociale dei propri progetti.
Queste azioni, che possono includere il ripristino di zone umide o l’ampliamento di aree forestali, saranno valutate e certificate da organizzazioni indipendenti, garantendo la credibilità degli investimenti e prevenendo il rischio di “greenwashing”.
Con circa il 75% delle imprese dell’area euro che dipendono dalle risorse naturali, i crediti natura si propongono come uno strumento innovativo per valorizzare la natura e attrarre investitori. Si tratta di un’opportunità sia per le imprese che per l’ambiente, in quanto stimolano la biodiversità, preservano gli habitat e generano entrate per chi si impegna nella tutela della natura, inclusi agricoltori, silvicoltori, pescatori, proprietari terrieri e comunità locali.
Secondo la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, “Dobbiamo mettere la natura in bilancio. È esattamente ciò che fanno i crediti natura. Se ben progettati, forniranno uno strumento efficiente e orientato al mercato che incoraggerà il settore privato a investire e innovare, generando reddito per coloro che lavorano per proteggere la natura”.
L’iniziativa mira ad affrontare le sfide poste dal degrado ambientale e dai cambiamenti climatici, contribuendo al contempo agli obiettivi più ampi dell’UE in termini di competitività e resilienza. I rischi climatici, infatti, stanno già causando un aumento dei costi assicurativi e danni alle catene di approvvigionamento e alle aziende agricole, con possibili perdite fino al 7% dei profitti annuali per le imprese che non si adattano e non investono nella salvaguardia della natura.
La Roadmap adotatta dalla Commissione integra i finanziamenti pubblici esistenti per la biodiversità, fornendo una fonte di finanziamento aggiuntiva e volontaria. L’UE si è già impegnata a destinare il 10% del proprio bilancio alla biodiversità entro il 2026-2027 e a raddoppiare la spesa esterna per la biodiversità, portandola a 7 miliardi di euro. Tuttavia, con una stima di 65 miliardi di euro necessari ogni anno per gli investimenti in biodiversità, la combinazione di finanziamenti pubblici e privati è essenziale.
La Commissione ha invitato tutte le parti interessate a partecipare alla definizione dell’iniziativa attraverso un invito a presentare commenti, aperto fino al 30 settembre 2025. Per garantire uno sviluppo coordinato e inclusivo di un mercato affidabile dei crediti naturalistici, sarà istituito un gruppo di esperti per promuovere un approccio “dal basso”, basato su un forte coinvolgimento delle parti interessate. Le candidature per la prima fase di selezione possono essere presentate entro il 10 settembre 2025.
Attualmente, l’UE sta sperimentando iniziative di crediti naturalistici in Francia, Estonia e Perù, collaborando con partner internazionali come la Biodiversity Credit Alliance, il World Economic Forum e l’International Advisory Panel on Biodiversity Credits. I crediti naturalistici possono inoltre supportare gli Stati membri nel raggiungimento degli obiettivi nazionali previsti dal Regolamento UE sul Ripristino della Natura e contribuire agli obiettivi globali del Quadro di Riferimento per la Biodiversità di Kunming-Montréal.






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