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Cna Brescia, cambio al vertice: Giordano Apostoli è il nuovo presidente


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Brescia. Un mandato all’insegna del cambiamento e della continuità. Si è svolta questo martedì 8 luglio la conferenza stampa di presentazione della nuova Presidenza di CNA Brescia, guidata da Giordano Apostoli, eletto alla guida dell’Associazione con l’obiettivo di rafforzare il ruolo della Confederazione come interlocutore privilegiato del mondo artigiano e delle micro e piccole imprese a Brescia.
Un cambio di guida che si innesta su una solida eredità. Grazie al lavoro svolto dalla presidenza guidata da Eleonora Rigotti, CNA Brescia ha il rating massimo per solidità patrimoniale e capacità reddituale. Inoltre, è prima in Lombardia per nuovi iscritti, con una media di 150 imprese associate ogni anno. Un patrimonio da consolidare e rilanciare, con uno sguardo lucido sulle nuove sfide locali e globali.
«Viviamo in uno scenario incerto, segnato da crisi internazionali, cambiamenti climatici e tensioni commerciali, ma anche da sfide interne: la denatalità, la perdita di competenze, la difficoltà crescente delle imprese a trovare lavoratori formati e motivati. Sappiamo che ci muoviamo dentro questa complessità, ma non vogliamo limitarci a resistere: vogliamo, invece, costruire nuovi modelli di crescita, cogliendo le opportunità che arrivano da innovazione digitale, globalità dei mercati, transizioni in atto».

In provincia di Brescia, i numeri parlano chiaro. Secondo l’ultimo osservatorio INPS, il numero delle imprese artigiane è diminuito negli ultimi dieci anni: sono 37.761 nel 2024, ma erano 42.074 nel 2019, 45.040 nel 2015.  Le cause di questa contrazione sono molteplici, ma sicuramente pesano le difficoltà del ricambio generazionale, su cui grava l’inverno demografico. Gli artigiani under 35 sono passati da 6.567 nel 2015 a 3.373 nel 2024, con un calo del 49%. Le donne artigiane sono scese da oltre 9.000 a circa 7.800 nello stesso periodo. «È da questi dati che dobbiamo partire: servono politiche attive per i giovani, incentivi al lavoro femminile, strumenti per l’accesso al credito e per l’innovazione, e un’attenzione particolare al passaggio d’impresa, che oggi rischia di disperdere patrimoni economici e umani di valore».

Sullo sfondo, uno scenario globale complesso, con potenziali impatti anche per il nostro territorio. Solo per citare una delle ultime incognite, i dazi che gli Stati Uniti vogliono imporre ai prodotti europei e la svalutazione del dollaro preoccupano le imprese che esportano, e rischiano di compromettere posti di lavoro e tenuta economica anche nel Bresciano.
Questo è il contesto in cui si muove la nuova Presidenza, che punta su diversi assi strategici.
La formazione rappresenta un cardine del nuovo corso: non solo come obbligo normativo, ma come diritto e strumento di crescita individuale e collettiva. Attraverso accordi con realtà del territorio accreditate, CNA Brescia punta a rafforzare un’offerta formativa che sappia tenere insieme sicurezza, competenze tecniche, sostenibilità ambientale e sviluppo manageriale, costruendo percorsi capaci di accompagnare tutte le fasi del ciclo d’impresa, dalla nascita al passaggio generazionale.
Priorità anche alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Ne è una dimostrazione il ruolo che le parti sociali, a partire da CNA, hanno avuto nella gestione delle nuove condizioni legate all’emergenza climatica e alle ondate di calore che stanno modificando l’organizzazione stessa delle attività in cantiere e in agricoltura.
Per favorire l’ingresso di giovani nelle imprese ed il ricambio generazionale, CNA Brescia punterà sulla valorizzazione della bilateralità, come leva per rendere le imprese più attrattive, attente alle esigenze delle persone: dal welfare integrativo all’assistenza sanitaria, dalla genitorialità alla conciliazione vita-lavoro.

«Oggi fare artigianato – aggiunge Apostoli- significa conoscere e tramandare il know-how che ha fatto grande il Made in Italy, ma anche saper mettere in campo competenze nuove, digitali e internazionali, capaci di aprire grandi prospettive ai nostri giovani. È questo che vogliamo dire ai giovani e alle giovani: l’artigianato non è solo tradizione, ma anche innovazione e opportunità concrete».
Un lavoro complesso, che sarà portato avanti da una squadra eterogenea, espressione viva della pluralità del territorio e dei mestieri. Con Apostoli, lavoreranno i vicepresidenti: Ivana Giangualano, settore restauro e presidente di mestiere dei restauratori; Lorenzo Monfardini, settore meccanica; Andrea Gaudenzi, settore ristorazione e presidente CNA Turismo e Commercio; Malisa Moretti, settore ambiente, presidente CNA Impresa Donna; Michele Codenotti, settore digital e presidente di mestiere del settore terziario avanzato; Giorgio Colombo, settore odontotecnico e presidente SNO.

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«Rappresentare i mestieri dell’arte – spiega Giangualano – significa difendere un patrimonio culturale e produttivo che rischia di scomparire. CNA può giocare un ruolo centrale attraverso la formazione, in particolare corsi che mettano insieme l’eccellenza del fare e lo studio».
Per Monfardini, «l’associazione deve essere soprattutto un luogo di incontro in cui le piccole imprese, gli artigiani, i professionisti, possono confrontarsi, fare rete. Spesso le realtà più piccole restano escluse da finanziamenti o progetti di un certo livello, perché non hanno la forza per far tutto da sole. CNA Brescia, da questo punto di vista, è una grande opportunità, per la sua capacità di favorire la collaborazione: una realtà che va fatta conoscere sempre di più alle nostre imprese».
Tra le buone prassi adottate anche a Brescia, rientra l’implementazione del raggruppamento di interesse dedicato a turismo e commercio. «Il turismo – commenta Gaudenzi – rappresenta uno dei comparti economici che hanno registrato la crescita più significativa negli ultimi anni, soprattutto dalla fine della pandemia a oggi. In questo settore, così trasversale, l’artigianato e gli artigiani svolgono un ruolo fondamentale. Per CNA Brescia il turismo è un settore strategico su cui investire, rafforzando le azioni a sostegno delle imprese, ampliando i servizi e dando voce alle esigenze del comparto. Un’attenzione particolare è rivolta all’orizzonte delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, che rappresentano un’occasione unica di crescita e sviluppo».

Tra le sfide aperte, c’è senz’altro quella della sostenibilità. «La transizione ecologica in corso rimane un percorso “inevitabile e auspicabile” non solo per assicurare la salubrità del pianeta ma anche per governare le attuali criticità – spiega Moretti -. Quello che forse le piccole imprese non hanno ancora completamente compreso è che, in prospettiva, opportunità interessanti potranno svilupparsi sul fronte di un accesso selettivo al credito, a bandi pubblici, ad incentivi e sostegni destinati a chi vuole cambiare investendo in sostenibilità. La strada maestra è la formazione, ancora poco praticata dalle imprese anche perché ritenuta troppo teorica e poco rispondente ai loro fabbisogni specifici».

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CNA Brescia è anche attenta alle vicende che stanno riguardando i professionisti della sanità, nell’ambito del riordino delle professioni sanitarie a conclusione dell’indagine conoscitiva commissione affari sociali. «La nostra categoria – evidenzia Colombo – è in attesa di una ridefinizione del ruolo dell’odontotecnico in riferimento al regolamento Europeo sui dispositivi medici su misura 2017/42. L’attuale inquadramento pone in evidenza un’insensata inadeguatezza della nostra figura che viene ancora disciplinata da un regio decreto del 1928. Oggi i tempi sono notevolmente cambiati, il nuovo regolamento lo impone. I nostri contesti operativi devono prevedere l’esclusività nostra per la realizzazione dei dispositivi».
Grande attenzione, inoltre, all’innovazione digitale. «Il mondo digitale è una risorsa ancora troppo poco sfruttata dalle micro e piccole imprese – sottolinea Codenotti -. L’impegno di CNA Brescia è sempre stato di colmare questo gap. Continueremo a farlo, anche con nuovi strumenti, quali sportelli e formazione su strumenti digitali».
«La CNA non è solo un’associazione di categoria – ha concluso Apostoli – è una comunità economica e sociale. E come tale deve agire, mettendo insieme imprese, istituzioni e persone. Brescia ha tutte le carte in regola per affrontare il cambiamento. Ma serve visione, pragmatismo e soprattutto capacità di fare squadra: questo sarà il nostro impegno per i prossimi quattro anni».

 





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