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Al via Presidenza danese del Consiglio dell’UE


Nel secondo semestre del 2025, la Danimarca assume la Presidenza del Consiglio dell’Unione europea in una fase segnata da trasformazioni geopolitiche, competizione globale e crescente instabilità. La sfida sarà rafforzare la capacità dell’Unione di agire in modo coeso, autonomo e credibile, all’altezza delle proprie responsabilità internazionali.

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L’UE basa la sua forza sull’unità tra Stati membri, su un’economia solida, istituzioni democratiche stabili e società inclusive. La Presidenza danese punta a consolidare questi pilastri per difendere gli interessi europei e sostenere l’ordine giuridico internazionale, oggi sotto pressione per conflitti, tensioni strategiche e nuove forme di coercizione economica. L’agenda si concentrerà su due priorità: sicurezza e resilienza da un lato, crescita competitiva, innovativa e sostenibile dall’altro.

Sicurezza europea: difendere la stabilità

L’aggressione russa all’Ucraina ha reso urgente rafforzare la capacità europea di difesa, in stretta complementarità con la NATO. L’obiettivo è colmare lacune di capacità, sostenere l’industria europea della difesa e migliorare la resilienza contro minacce ibride e cyber. Centrale sarà il sostegno all’Ucraina con aiuti politici, economici e militari, e una più stretta cooperazione industriale.

Gestire i flussi migratori irregolari resta cruciale: la Presidenza punterà a rafforzare le frontiere esterne, applicare il Patto su Migrazione e Asilo, definire regole comuni sui Paesi terzi sicuri e combattere la tratta di esseri umani. Verranno rafforzati anche la difesa dello Stato di diritto e la resilienza democratica, con azioni contro disinformazione e ingerenze esterne, attraverso strumenti come lo European Democracy Shield.

L’allargamento dell’Unione è un imperativo strategico per la stabilità. La Presidenza intende far avanzare i negoziati di adesione con Ucraina, Moldova e Balcani occidentali, sostenendo parallelamente le riforme interne per un’UE pronta ad accogliere nuovi membri.

Competitività e transizione verde: basi per un’economia solida

In un contesto di forte competizione globale, la Presidenza danese punterà a rimuovere ostacoli burocratici, stimolare l’innovazione e attrarre investimenti strategici. Semplificazione normativa, rafforzamento del Mercato Unico e riforme strutturali saranno centrali. La transizione verde sarà un motore di crescita: l’obiettivo è potenziare le energie rinnovabili, ridurre la dipendenza dal gas russo e definire un obiettivo climatico UE per il 2040 per dare certezza a imprese e investitori.

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Tra le priorità: sostegno alle tecnologie pulite, decarbonizzazione dell’industria pesante e accesso rapido a finanziamenti. Chiudere il divario tecnologico in settori strategici come intelligenza artificiale, quantum, biotecnologie e spazio è essenziale. Si favorirà la cooperazione pubblico-privata, lo sviluppo di startup e scale-up, e si sosterrà un settore spaziale europeo competitivo per rafforzare l’autonomia strategica e la transizione verde.

Occupazione, coesione e innovazione

Competitività ed equità devono andare di pari passo. La Presidenza lavorerà per mercati del lavoro dinamici, con condizioni di lavoro dignitose e nuove competenze per rispondere alle sfide del futuro. Sarà rafforzata la resilienza sanitaria, promuovendo innovazione, accesso ai farmaci e sicurezza di approvvigionamento, anche tramite il negoziato sul pacchetto farmaceutico e sui medicinali critici.

La coesione sociale resterà una priorità: più inclusione, pari opportunità e lotta all’esclusione. Con il Competitiveness Compass, il Consiglio Competitività porterà avanti misure per rafforzare le fondamenta economiche, stabilizzare le catene di approvvigionamento, migliorare la sicurezza economica e stimolare la crescita attraverso ricerca e innovazione.

«L’Europa si trova in un momento decisivo. Il mondo che ci ha garantito libertà e prosperità non può più essere dato per scontato. Ora più che mai, l’Europa deve farsi avanti e restare unita. Dobbiamo essere pronti ad assumerci la responsabilità della nostra sicurezza e della nostra libertà. Dobbiamo mantenere le promesse fatte alle prossime generazioni. E dobbiamo restare saldi quando i nostri valori vengono messi in discussione. Se lo faremo, l’Europa resterà forte in un mondo in cambiamento» afferma Mette Frederiksen, Primo Ministro di Danimarca.





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