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Imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi: così in 25 anni è cresciuto l’ecosistema dell’innovazione


Imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi: così in 25 anni è cresciuto l’ecosistema dell’innovazione

È stato presentato questa mattina il Rapporto annuale “Milano Produttiva”, realizzato dal Servizio Studi Statistica e Programmazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, giunto quest’anno alla sua 35esima edizione. QUI IL LINK AL REPORT INTEGRALE. 

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Nella prima parte del Rapporto dedicata all’economia dei territori della macroarea emerge che nel 2024 l’andamento economico della macroarea di Milano, Monza Brianza e Lodi segna ancora una pur contenuta crescita pari del 0,7%, in lieve rallentamento rispetto a 2023. Questo incremento è trainato soprattutto dal comparto dei servizi (+0,8%) e, in parte minore, dall’industria (+0,3%).

Milano si conferma terreno fertile per la nascita di nuove imprese (+7.795): in tutta la macroarea il saldo tra nuove iscrizioni (31.549) e cancellazioni (23.121) dell’anno 2024 è di 8.428 imprese in più, corrispondente a una crescita del 1,78%, in rallentamento, però, se paragonato all’anno precedente.

Negli ultimi anni si è registrato un contributo sempre più significativo delle imprese straniere a questo trend. Nella macroarea la quota di imprese a controllo o proprietà di persone nate all’estero è, infatti, superiore alla media nazionale (11% al 31 marzo 2025): a Milano (17%), Monza-Brianza (13,2%) e Lodi (15,6%).

Dati positivi anche sul fronte dell’occupazione: nel 2024 a Milano, Monza Brianza e Lodi gli occupati crescono del 1,2%, raggiungendo oltre 2 milioni, pari al 44,9% del totale in Lombardia e all’8,5% dei lavoratori in Italia. Andamenti discordanti per quanto riguarda la disoccupazione, con le province di Milano e Monza Brianza che hanno visto allargarsi la platea delle persone in cerca di lavoro (rispettivamente del +0,7% e +13,8%); Lodi al contrario si è distinta per un calo molto deciso dei disoccupati (-39%).

Sangalli: “Cresce il commercio estero nonostante le tensioni internazionali”

“L’economia dei nostri territori si mantiene in terreno positivo e cresce, anche se moderatamente, rispetto allo scorso anno. In particolare, il commercio estero, nonostante le tensioni internazionali, registra un aumento del 2,5%.” ha dichiarato Carlo Sangalli, Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

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“Anche le start up innovative, dopo un 2024 in rallentamento, hanno ripreso a crescere confermando la forza dinamica del nostro sistema imprenditoriale. In questo contesto la Camera di commercio ha intensificato le iniziative a sostegno dell’innovazione delle imprese nel quadro di progetti legati alla sostenibilità, ai giovani talenti e all’integrazione”.

Il Rapporto 2025 fa luce anche sull’evoluzione dei sistemi economici di Milano, Monza Brianza e Lodi nell’ultimo quarto di secolo (2000 – 2024), restituendo l’immagine di uno scenario imprenditoriale solido, che ha visto crescere la propria competitività, grazie ad asset quali lo spirito resiliente delle imprese, l’eccellenza della produzione e l’ecosistema dell’innovazione, fatto di comparti ad alto tasso di sviluppo tecnologico e di capitale umano qualificato, oltre alla forte apertura e attrattività internazionale. Una crescita che ha saputo tenere fronte a grandi criticità globali, quali la crisi dei mutui subprime (2007 – 2009), dei debiti sovrani dei Paesi europei (2011 – 2012) e il Coronavirus (2020).

La virata delle imprese verso la terziarizzazione

Di particolare interesse è la virata delle imprese verso la terziarizzazione, un fenomeno evidente in tutta la macroarea, che dal 2000 ha sperimentato elevati ritmi di sviluppo, con un incremento del 60% di aziende operanti nel settore dei servizi negli ultimi 25 anni, pari oggi a oltre la metà del totale delle imprese (52,4%), rispetto a un’incidenza del 39,4% nel 2000. Una tendenza che è stata riscontrata anche in altre grandi città a livello europeo, in cui il terziario sempre più avanzato e orientato a supportare le imprese diventa complementare al settore industriale, mentre la manifattura lascia spazio a nuove funzioni (headquarter, laboratori, uffici) a servizio del sistema produttivo. Una crescita che è stata spinta fortemente dall’avvento di nuove tecnologie e dalla digitalizzazione – dalla diffusione capillare di internet all’intelligenza artificiale.

Vasco: “Negli ultimi 25 anni dimostrata dal territorio una straordinaria capacità di resilienza”

“Negli ultimi venticinque anni il nostro territorio ha dimostrato una straordinaria capacità di resilienza, affrontando con determinazione le sfide economiche e sociali, confermando la propria solidità e capacità di adattamento” ha dichiarato Elena Vasco, Segretario Generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. “Milano, in particolare, si è distinta per la sua competitività, affermandosi come punto di riferimento per le multinazionali e polo di attrazione per giovani talenti. Il capoluogo lombardo si conferma motore di innovazione, grazie a un ecosistema vivace e interconnesso, dove imprese, università, centri di ricerca e capitale umano qualificato collaborano per generare valore e progresso”. 

Innovazione e sostenibilità, il cambiamento necessario

Nella seconda parte del Rapporto, intitolata “Innovazione e sostenibilità, il cambiamento necessario”, si analizza la doppia transizione digitale ed ecologica che sta interessando le imprese dei tre territori. Milano si distingue per uno sviluppo accentuato dell’ecosistema dell’innovazione, grazie a una collaborazione virtuosa tra eccellenze accademiche, supporto istituzionale e capacità produttiva. Il capoluogo meneghino risulta, inoltre, particolarmente attrattivo per le multinazionali, motori della spinta tecnologica e sostenibile anche a livello nazionale. In particolare, il Rapporto presenta un focus sulla logistica green, pilastro imprescindibile della crescita economica sostenibile: le aziende che operano nella cosiddetta “Regione Logistica Milanese” (RLM) sono tra le più attive nell’implementazione di strategie green, con una particolare attenzione alla misurazione dei risultati tramite indicatori di performance ambientale. Anche i magazzini contribuiscono all’impatto ambientale generato dal settore della logistica e nella zona milanese degli oltre 1.400 magazzini, il 28% sono dotati di impianti fotovoltaici.

L’economia globale

Coerentemente allo scenario italiano, l’area di Milano, Monza Brianza e Lodi ha espresso nel 2024 un aumento contenuto del valore aggiunto (+0,7%), pari a un incremento di 1,5 miliardi di euro, leggermente inferiore alla crescita registrata del PIL in Lombardia (+0,8%).

Il comparto dei servizi (+0,8%) ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo dell’economia locale, bilanciando le flessioni delle costruzioni (-1,3%) e dell’agricoltura (-7,9%) e il modesto apporto dell’industria (+0,3%).

Locomotore della ricchezza prodotta nei tre territori è la città metropolitana Milano, con una crescita del valore aggiunto di +0,8%, supportato dal +1% del settore dei servizi; seguita dalla provincia di Monza Brianza (+0,4%), a cui hanno contribuito il comparto delle costruzioni (+3%) e dell’industria (+1,4%); infine Lodi con +0,1% grazie al sostegno dell’industria (+2,3%) e dei servizi (+0,4). L’apporto rilevante della città metropolitana di Milano alla crescita dei tre territori si traduce in 187,8 miliardi di euro sul totale di 220,7 miliardi di euro prodotti dall’intera macroarea.

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Il sistema imprenditoriale

Nel contesto della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi si registra un saldo positivo tra aperture e chiusure di imprese pari a 8.428 unità nel 2024. Milano fa da capofila con un incremento di 7.795 unità, seguita da Monza Brianza con 580 unità e Lodi con 53 unità, confermando la tendenza positiva registrata anche lo scorso anno.

Il commercio con l’estero

Le provincie di Milano, Monza Brianza e Lodi hanno movimentato complessivamente 79,4 miliardi di euro di merci esportate (+2,5% rispetto al 2023) e 106,6 miliardi di euro per le importazioni (+0,9%) nel 2024, rappresentando rispettivamente il 12,7% e il 18,7% del totale italiano. Milano rimane sul gradino più alto del podio, confermandosi prima provincia in Italia per esportazioni e importazioni, nonostante nel 2024 abbia registrato un lieve calo dell’export (-0,2%) e dell’import (-1,4%). Al contrario, Monza Brianza ha visto una crescita significativa delle esportazioni (+5,8%) e delle importazioni (+9,6%), così come la provincia di Lodi che ha avuto l’incremento più rilevante, pari al +21% per l’export, grazie al settore dell’elettronica, e +10,6% dell’import.

Il mercato del lavoro

Sebbene nell’intera macroarea il tasso di occupazione sia aumentato, nelle singole province si registrano andamenti discordanti. Milano ha visto aumentare il numero degli occupati del 1,9% (+28mila unità) su base annua, attestando il tasso di occupazione della classe d’età 15-64 anni a 71,7%. Monza Brianza e Lodi, invece, presentano un quadro difforme. Nella provincia brianzola l’occupazione, dopo tre anni di espansione, ha subìto una contrazione dello 0,6% (-2.400 unità), portando il tasso di occupazione totale a 70,8%. Nel Lodigiano prosegue per il terzo anno consecutivo lo stop alla crescita dell’occupazione (-1,2%, pari a -1.100 unità), facendo scendere il numero dei lavoratori nella provincia sotto la soglia dei 100mila, con un tasso di occupazione del 65,8%. Un quadro discordante anche quello relativo alla disoccupazione. A Milano e Monza Brianza aumenta la quota di persone in cerca di lavoro, rispettivamente +0,7% e +13,8%, mentre la provincia di Lodi si distacca dagli altri due territori per un calo significativo dei disoccupati (-39%). In generale, il tasso di disoccupazione si attesta a 4,6% a Milano, 3,3% in Monza Brianza e 2,5% a Lodi.

L’infrastruttura dell’innovazione

Con l’avanzamento di nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale e il nuovo orientamento verso la neutralità climatica, la competitività non si esaurisce più in parametri quali il costo e la produttività, ma si misura anche attraverso la capacità di un territorio di generare innovazione diffusa, attrarre e valorizzare talenti, favorire l’integrazione tra sistemi e promuovere strategie multilivello. In questo contesto, Milano si afferma come esempio evolutivo di trasformazione urbana e laboratorio avanzato di competitività territoriale, che si contraddistingue grazie alla combinazione virtuosa tra eccellenze accademiche, la vivacità produttiva, la densità istituzionale e la propensione alla collaborazione. Tra le realtà innovative che caratterizzano la città, la Tech Europe Foundation (TEF) si configura come un’infrastruttura ad alto impatto sistemico, orientata a trasformare Milano in un nodo nevralgico della geografia dell’innovazione europea, attraverso il fondamentale sostegno alla ricerca, l’incubazione d’impresa, l’apertura internazionale di una cultura imprenditoriale responsabile.

Le multinazionali come motori per la doppia transizione

Secondo la banca dati Reprint, all’inizio del 2024 erano attive oltre 6.500 imprese partecipate da investitori esteri con sede principale nelle province di Milano, Monza Brianza e Lodi. Queste realtà occupavano poco meno di 703.500 dipendenti e registravano un fatturato aggregato di 413 miliardi di euro. Nella macroarea, Milano si conferma la provincia più attrattiva per le imprese estere, soprattutto per quelle operanti nei settori industriali a più elevato contenuto tecnologico e in quelli terziari a maggiore contenuto di conoscenza. In un contesto caratterizzato dall’attenzione all’ambiente e alla digitalizzazione, le multinazionali giocano un ruolo di rilievo, in quanto sono le prime a prendere coscienza dell’importanza della sostenibilità e del proprio ruolo nella promozione di pratiche con impatto a livello sociale, contribuendo a far diventare i temi della transizione energetica, dell’innovazione e della sostenibilità rilevanti per gli investimenti internazionali. 





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