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in arrivo 7,5 miliardi di euro. Rendimento atteso in lieve flessione « LMF Lamiafinanza


BOT a 12 mesi, nuova asta il 10 luglio 

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha annunciato per mercoledì 10 luglio 2025 una nuova emissione di Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) a 12 mesi, con un importo complessivo offerto pari a 7,5 miliardi di euro. L’operazione si inserisce nel quadro della regolare gestione del debito pubblico e giunge in un contesto di mercato segnato da un progressivo rientro delle tensioni inflazionistiche e da attese prudenti su nuove mosse della BCE in materia di tassi.

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BOT a 12 mesi: caratteristiche dell’emissione

L’emissione riguarda un BOT con scadenza 14 luglio 2026, codice ISIN da assegnare al termine dell’asta. Si tratta, come da consuetudine, di un titolo zero coupon, privo di cedola, il cui rendimento è determinato dalla differenza tra il prezzo di emissione e il valore nominale di rimborso.

I soggetti interessati potevano prenotare i titoli entro martedì 8 luglio 2025, mentre le domande in asta dovranno essere presentate entro le ore 11:00 del 10 luglio. Seguirà, l’11 luglio entro le 15:30, il termine per il collocamento supplementare, riservato agli specialisti in titoli di Stato. La data di regolamento è fissata per lunedì 14 luglio.

BOT in scadenza e impatto sul saldo netto

L’asta del 10 luglio avviene in concomitanza con la scadenza di un precedente BOT annuale, che il 12 luglio 2025 comporterà un rimborso di circa 7 miliardi di euro, lasciando un impatto marginale sul saldo netto da finanziare. La nuova emissione, quindi, non appare destinata ad ampliare in modo significativo la quota di debito a breve termine, ma piuttosto a rinnovare posizioni in scadenza, in linea con il profilo di gestione prudente adottato dal Tesoro.

Con questa nuova operazione, lo stock complessivo dei BOT in circolazione rimane sostanzialmente stabile, con una composizione che vede prevalere le scadenze a 6 e 12 mesi. Negli ultimi dodici mesi il Tesoro ha mantenuto una politica di collocamento moderata sui titoli a breve, approfittando della buona domanda da parte di investitori istituzionali, banche e fondi monetari, interessati al rendimento realizzato su strumenti liquidi in un contesto di tassi ancora elevati.

Al 30 giugno 2025, secondo i dati di Bankitalia, l’ammontare dei BOT in essere risultava pari a 108 miliardi di euro, in leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2024, segnale di una ridotta dipendenza del Tesoro dalle scadenze brevi.

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Tendenze di rendimento e attese di mercato

L’ultimo BOT annuale, collocato il 12 giugno 2025, ha registrato un rendimento medio ponderato intorno al 3,35%, in calo rispetto ai picchi di inizio anno (oltre il 3,7%). Le attese per l’asta del 10 luglio puntano a un’ulteriore lieve flessione, sulla scia delle recenti indicazioni di politica monetaria della BCE, che ha lasciato intendere la possibilità di nuovi tagli dei tassi entro la fine dell’anno, dopo il primo intervento di allentamento registrato a giugno.

Il contesto macroeconomico appare favorevole al proseguimento di una fase di rendimenti gradualmente decrescenti sul tratto breve della curva, pur in presenza di un’inflazione core ancora sopra i target e con margini di incertezza legati alla congiuntura globale.

L’asta del 10 luglio si inserisce in un percorso di normalizzazione delle dinamiche dei tassi e di consolidamento del profilo di scadenza del debito pubblico italiano. Il buon esito dell’operazione sarà un indicatore utile per testare il sentiment degli investitori sul breve termine, anche alla luce delle prospettive economiche europee e delle prime manovre pre-legge di Bilancio che si profilano all’orizzonte per l’autunno.



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