Il consenso è in picchiata, le opposizioni invocano le dimissioni, mentre gli scandali corruzione hanno ormai accerchiato Pedro Sanchez coinvolgendo membri dei suoi esecutivi, con anche un collaboratore appena dimessosi dopo essere stato accusato di molestie sessuali. Così il capo dell’esecutivo spagnolo, dopo aver strizzato l’occhio all’elettorato femminile nominando una donna al vertice del Psoe, rilancia escludendo le dimissioni e presentando un piano anti-corruzione. Ecco tutti i punti del nuovo progetto dei Socialisti.
Il primo punto del paper, elaborato in collaborazione con il Dipartimento per la Lotta alla Corruzione, l’Integrità e la Governance dell’Ocse, con gruppi parlamentari ed esperti della società civile, oltre al GRECO (Gruppo di Stati contro la Corruzione del Consiglio d’Europa) e accogliendo le raccomandazioni della Commissione europea, prevede l’istituzione di un’agenzia indipendente per l’integrità pubblica. Questa agenzia avrà il compito di prevenire, monitorare ed eventualmente perseguire le pratiche corruttive e sarà un organo indipendente.
Ci sarà poi un aumento dei controlli già previsti per l’assegnazione dei Fondi di Nuova Generazione che verranno allargati a tutta l’amministrazione, compresi ministri e membri del governo. Il rispetto di questi standard verrà garantito anche dall’utilizzo di nuovi software basati sull’intelligenza artificiale che opera nel settore degli appalti pubblici. In questo modo, gli organi di controllo potranno automatizzare e ottimizzare l’identificazione di schemi anomali o segnali di frode.
I controlli, secondo il nuovo regolamento, saranno più stringenti anche per le aziende che vorranno partecipare a bandi per l’assegnazione di appalti pubblici. Verrà loro richiesto di rispettare e applicare i sistemi di conformità anticorruzione e attuare patti di integrità per determinati appalti pubblici, come già fanno altri Paesi europei. Ci sarà inoltre una nuova legge sull’amministrazione aperta che rafforzerà l’obbligo di trasparenza attiva, istituirà meccanismi di allerta precoce e aggiornerà il Portale della Trasparenza. In questo senso verranno svolti controlli patrimoniali casuali e annuali per i funzionari di alto livello durante tutto il loro mandato.
Non solo i tecnici, come detto, finiranno sotto la lente degli organi di controllo. Anche gli stessi politici lo saranno. I partiti e le fondazioni con finanziamenti pubblici superiori a 50mila euro dovranno sottoporsi a verifiche esterne e indipendenti, dovranno mostrare trasparenza sulle donazioni e sui finanziamenti privati, con la pubblicazione di tutti quelli oltre i 2.500 euro. Pubblicazione che dovrà avvenire entro un mese dal pagamento.
Per garantire la massima sicurezza a chiunque voglia denunciare irregolarità e garantire così la massima collaborazione possibile ai funzionari onesti, saranno implementate anche le garanzie per i whistleblower. Una modifica al Codice Penale permetterà a chiunque si rivolga direttamente alla Procura, alla Polizia o a un giudice per denunciare atti di corruzione di godere di piene garanzie di riservatezza, protezione e assistenza legale. Le aziende saranno tenute a disporre di canali di segnalazione interni, con le pubbliche amministrazioni che dovranno integrare tali canali in un sistema generale di integrità istituzionale.
I tribunali, inoltre, istituiranno sezioni specializzate per i reati contro la pubblica amministrazione, composte da giudici ad hoc che contribuiranno a snellire i processi giudiziari e ad aumentarne l’efficacia, grazie anche a uno status preferenziale per tali procedimenti. In parallelo si assisterà a un rafforzamento della Procura anticorruzione con risorse aggiuntive e con la presentazione al Parlamento del progetto di legge sulla procedura penale che includerà una riforma strutturale del modello di indagine.
Ci sarà anche un inasprimento delle pene, con un raddoppiamento dei tempi per la prescrizione, onde evitare che i procedimenti finiscano in un nulla di fatto. Anche le multe per le aziende corrotte saranno aumentate, calcolate non sui loro profitti ma sul loro reddito annuo. Le stesse aziende varranno inserite in una blacklist che le escluderà da qualsiasi bando pubblico.
Anche all’interno delle famiglie politiche dovrà esserci una presa di coscienza e l’applicazione di provvedimenti più duri. Le sanzioni per le violazioni contabili dovranno essere aumentate e saranno ritirati i sussidi pubblici a coloro che mantengono nelle loro liste, strutture o organi di governo individui condannati per corruzione.
Potenziamenti si registreranno anche tra i responsabili delle riscossioni. Risorse e personale saranno aumentati, ad esempio, nell’Ufficio per il recupero e la gestione dei beni, responsabile dell’individuazione e della gestione dei beni illeciti. Sarà ottimizzato anche il suo coordinamento con i tribunali, le procure e la Procura europea.
Questi uffici potranno ricorrere anche alla confisca amministrativa o preventiva che consentirà il sequestro di beni collegati ad attività criminali senza la necessità di una precedente condanna penale, impedendo ai responsabili di nascondere o disfarsi del denaro rubato prima che sia fatta giustizia.
L’ultimo punto è più focalizzato sulla prevenzione. Il governo ha intenzione di condurre studi demografici annuali sulla percezione e l’esperienza diretta della corruzione in Spagna, lanciando anche campagne per sensibilizzare l’opinione pubblica e rafforzare la formazione dei dipendenti pubblici in materia di integrità e prevenzione. Un progetto col quale Pedro Sanchez, che non è stato coinvolto in alcuna delle inchieste emerse, vuol dimostrare la propria integrità. Rimane però poco tempo per convincere l’elettorato.
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