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Bps, Pedranzini: «Il rilancio di Bper è positivo, ma serve almeno un altro mezzo euro»


Il ceo valtellinese ha sottolineato che un’operazione concordata con Bper sarebbe stata preferibile, anche in ottica di contenimento dei rischi

Il rilancio di un euro per azione annunciato da Bper Banca nell’ambito dell’Ops su Banca Popolare di Sondrio è stato accolto positivamente dal board valtellinese, ma non basta. A dirlo è consigliere delegato e direttore generale della Popolare di Sondrio, Alberto Pedranzini, che in un’intervista rilasciata a Class Cnbc ha espresso riserve sull’offerta, auspicando un incremento ulteriore del corrispettivo.

«Il rilancio di 1 euro è indubbiamente un miglioramento rispetto alla prima formulazione dell’ops», ha dichiarato Pedranzini, precisando che il ritocco è stato «valutato positivamente» dall’istituto. Tuttavia, ha aggiunto: «Ritengo però che sia a livello di mercato sia nostro, ci fosse un’aspettativa maggiore». A Sondrio, l’attesa era infatti «per un rilancio da 1 euro a 1 euro e mezzo, anche oltre». Sarà comunque il mercato a decidere: «Diciamo, però, che sarà ciascun azionista a decidere».

Il ceo valtellinese ha sottolineato che un’operazione concordata con Bper sarebbe stata preferibile, anche in ottica di contenimento dei rischi. «Se non ci limitiamo a valutare gli aspetti finanziari, noi abbiamo sottolineato i rischi di execution che ci sono per definizione in ogni operazione di M&A. Evidentemente se l’operazione fosse stata concordata avremmo valutato insieme i vari aspetti: un piano congiunto, che però non c’è».

Secondo Pedranzini, «i rischi di execution sono inevitabilmente accentuati» e influenzano negativamente la valutazione dell’offerta: «Questo non può che influenzare il giudizio sull’offerta. Cambia poco prima o dopo il rilancio».

Guardando al passato, l’ad rivendica il percorso della Popolare di Sondrio: «È cresciuta stand-alone e da piccola banca popolare è arrivata qui come banca di sistema. È questo un motivo di vanto: abbiamo tenuto botta anche in anni difficili e abbiamo sempre prodotto utili».

Pedranzini ha precisato di non essere contrario alle aggregazioni: «Non sono per definizione contrario a una aggregazione, ma la nostra storia e il confronto con altre realtà a noi più o meno vicine ci fa dire che possono esistere anche diseconomie e dissinergie». Infine, ha lasciato aperto un interrogativo: «Mi chiedo se Bps nell’entità combinata produrrà davvero più valore rispetto a quanto oggi non riesce a estrarre da sola».

Secondo i dati diffusi da Borsa Italiana, alla data del 10 luglio 2025 sono state portate in adesione all’offerta di Bper oltre 20,5 milioni di azioni, pari a circa il 4,5% dei titoli oggetto dell’offerta. Il totale dei titoli conferiti sale così al 26,84% circa del totale. A Piazza Affari il titolo ha chiuso in rialzo dell’1,22% a 12,06 euro.

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