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Ecco come il digitale può sbloccare donazioni di miliardi


Chi c’era e che cosa si è detto alla presentazione dell’”Indagine sulle raccolte fondi digitali”, promossa da Nexi in collaborazione con l’Osservatorio sul Dono dell’Istituto Italiano della Donazione (IID).

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La digitalizzazione può rilanciare la quarta economia italiana: il Terzo Settore. Circa 3.000 enti hanno già intrapreso la strada della transizione digitale e chiedono strumenti per sfruttare il potenziale di questa rivoluzione. La maggior parte sono grandi aziende, ma cresce l’interesse delle PMI. Il 59% degli enti utilizza già supporti digitali, ma il 41% non l’ha mai fatto. Sono alcuni dei dati dell’”Indagine sulle raccolte fondi digitali”, promossa da Nexi in collaborazione con l’Osservatorio sul Dono dell’Istituto Italiano della Donazione (IID). L’indagine è stata presentata nel corso di “Nexi al servizio del Paese e degli enti del Terzi Settore, durante il quale è stato presentato il QR-code Dona Italia, realizzato da Nexi, è uno degli strumenti per semplificare i processi di raccolta fondi, potenziando così la capacità operativa e valorizzando l’impatto sociale delle realtà del Terzo Settore.

LE DONAZIONI NON CRESCONO

Dopo il Covid-19 il Terzo Settore ha perso slancio. Dal 2008 al 2023 il numero di donatori in Italia è calato del 10%, segno che il Terzo Settore deve trovare modalità per la raccolta fondi più semplici e immediata. Per il 29% delle persone intervistate la risposta è il digitale. L’indagine di Nexi sottolinea che il 43% delle donazioni avviene in contanti, il 21% con POS e smartphone, il 17% via pagamento online. Il 53% degli intervistati ha utilizzato almeno una volta strumenti digitali per le proprie donazioni. Il 42%, in particolare, apprezza la tracciabilità delle donazioni. Tuttavia, gli oltre 126 mila Enti del Terzo Settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore è ancora indietro.

“ Il Terzo settore è uno dei protagonisti della tenuta sociale del Paese, determinante nel preservare la coesione della comunità. Oggi è chiamato alla sfida della managerializzazione delle donazioni”, ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze” nel corso dell’evento. “La trattativa per ridurre o eliminare i dazi americani sulle importazioni di prodotti europei ed italiani va avanti. Credo che si protrarrà fino a fine mese”, ha commentato il ministro a margine dell’evento, mantenendosi vago sul tema del Golden Power esercitato dal Governo italiano sull’ops di Unicredit su Banco Bpm: “Dobbiamo aspettare…sono cose che non so e di cui non posso parlare”.

GLI OSTACOLI AL DIGITALE

I principali ostacoli alla digitalizzazione delle PMI sono la scarsa conoscenza degli strumenti digitali a disposizione (il 73% degli ETS evidenzia il bisogno di ricevere formazione e supporto) e la complessità dei sistemi (il 22% manifesta la necessità di avere procedure digitali più semplici).

“Le piccole aziende spesso mancano di personale qualificato che si occupi della raccolta fondi. L’utilizzo del bollettino postale per le donazioni è sceso al 2%, l’SMS solidale è ormai marginalissimo. Il 36% dei donatori preferisce il bonifico”, ha detto Cinzia di Stasio, Direttrice Istituto Italiano della Donazione.

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I BENEFICI DEL DIGITALE

Da oggi gli enti del Terzo Settore potranno contare su Dona Italia, uno speciale QR-code a forma di cuore che permette di fare donazioni ovunque in piena trasparenza. Basterà inquadrare il QR-code con il proprio smartphone, accedere alla pagina dell’ETS sulle piattaforme di Nexi per effettuare in pochi secondi una donazione sicura. Lo strumento potrà essere associato a tutte le strategie di comunicazione degli enti, dalle campagne stampa e TV, alle iniziative fisiche di raccolta nelle piazze. Dona Italia può valorizzare l’impatto sociale degli enti del Terzo Settore e potenziarne la loro capacità operativa, secondo Marcello Sala, Presidente di Nexi. Sala ha sottolineato anche che in meno di 10 anni l’azienda ha ottenuto il titolo di campione europeo con 3 milioni di clienti e 1 milione e mezzo di transazioni gestite all’ora. Un primato che porta però oneri e onori. Una responsabilità che per Giorgetti Nexi ha rispettato con l’iniziativa Dona Italia. Il QR-code di Dona Italia è “un importante fattore abilitante per lo sviluppo futuro della digitalizzazione delle donazioni in tutte le 4.000 piazze dove siamo presenti con i nostri volontari”, secondo Daniele Finocchiaro, Consigliere Delegato di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro.

“Credo che dietro ogni donazione ci sia un richiamo al senso di responsabilità di ogni individuo verso determinate problematiche”, ha commentato Giorgio Righetti, Direttore Generale ACRI.
“Il QR code a forma di cuore, contribuirà a sostenere il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale pediatrico NPH Saint Damien in Haiti, che ogni anno salva la vita a oltre 80.000 piccoli pazienti Haiti”, ha commentato Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava.



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