Coin, società alla guida della più estesa catena di department store in Italia, al termine di un articolato percorso negoziale con le diverse parti interessate al processo di risanamento, ha ottenuto l’omologazione di accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa, pronunciata con sentenza del Tribunale di Venezia.
Contestualmente, Coin effettuerà un aumento di capitale per 33,2 milioni di euro, sottoscritto dai seguenti investitori; Mia (holding del gruppo Exelite); Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, attraverso il Fondo Salvaguardia Imprese promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy; Sagitta sgr in qualità di società di gestione del Fondo Utp Restructuring Corporate e di sole noteholder di SPV Project 2402, Joral Investments e Hi-Dec Edizioni. A ciò si aggiunge la concessione da parte di Generalfinance di nuova finanza a sostegno delle esigenze del capitale circolante per un importo di 15 milioni.
GLI ADVISOR
KPMG Advisory ha agito quale advisor finanziario di Coin, con un team composto da Alessandro Bellia, partner, Mirella Mori, senior manager, Massimo Tognon, manager e dal senior consultant Nicola Ferretti.
Alvarez & Marsal è stata incarica della redazione di una independent business review, mediante un team composto dai managing director Italo Soncini, Alessandro Ranzoli e Jacopo Barontini (in foto), nonché dagli analyst Alvise Portinari ed Edoardo Celli.
Coin si è avvalsa di Grimaldi Alliance quale advisor legale. Lo studio Ranalli & Associati, con un team composto da Elena Vaudano e Alessandro Pasquini, ha affiancato la società nella transazione fiscale e contributiva con adesione dell’Agenzia delle Entrate e dell’Inps, nonché nella formulazione dello scenario liquidatorio.
L’investitore Sagitta sgr e il veicolo SPV Project 2402 sono stati assistiti da Cappelli Riolo Calderaro Crisostomo Del Din & Partners (CRCCD).
I creditori finanziari sono stati seguiti da Linklaters.
I profili antitrust e golden power dell’operazione di investimento sono stati seguiti da Dla Piper.
Il ruolo di esperto nella composizione negoziata è stato svolto da Alessandro Solidoro, dottore commercialista e revisore legale con studio in Milano.
L’attestazione del piano di risanamento è stata rilasciata dal professionista indipendente Luigi de Anna, senior partner di Adacta Tax & Legal.
I DETTAGLI DELLA RISTRUTTURAZIONE
Dall’avvio, nel mese di giugno 2024, della composizione della crisi, la società ha coltivato un percorso di trattative con i propri creditori, proseguito e conclusosi, nel mese di aprile 2025, con la sottoscrizione di oltre 380 accordi di ristrutturazione dell’esposizione debitoria (pari, complessivamente, a oltre euro 300 milioni) ai sensi degli artt. art. 57 e 61 CCI, a cui si aggiungono un dedicato accordo di ristrutturazione con gli istituti di credito e una transazione fiscale e previdenziale ai sensi dell’art. 63 CCI con Agenzia delle Entrate ed Inps. Gli accordi conclusi poggiano su un piano industriale ed economico-finanziario quinquennale, che prevede una serie di interventi peril rilancio del business e l’ottimizzazione dei costi operativi, con l’obiettivo di ristabilire i volumi di affari e i livelli di marginalità coerenti con le potenzialità della piattaforma.
Il provvedimento di omologa e l’estensione degli effetti degli accordi di ristrutturazione conclusi con la maggioranza qualificata dei creditori permetteranno a Coin di conseguire il risanamento dell’esposizione debitoria, il riequilibrio della situazione finanziaria e il rafforzamento patrimoniale.
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