AGI – È in corso la missione imprenditoriale organizzata ad Algeri dall’ICE – Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane – in collaborazione con Confapi (Confederazione Italiana delle Piccole e Medie Imprese). L’evento si concentra sul settore della subfornitura, con particolare attenzione alla componentistica per la costruzione di veicoli. L’obiettivo delle “Giornate della Tecnologia in Algeria” è rafforzare i partenariati tecnologici e industriali tra l’Italia e il Paese nordafricano. L’evento è stato inaugurato ieri dall’Ambasciatore d’Italia in Algeria, Alberto Cutillo, che ha sottolineato la solidità delle relazioni tra i due Paesi, soprattutto in vista del prossimo Forum Economico Italia-Algeria, in programma a Roma il 23 luglio.
Diverse aziende italiane hanno aderito all’iniziativa, tra cui Frap, azienda specializzata nella progettazione e produzione di componenti per l’automotive; At Metalli, azienda attiva nella produzione di strutture metalliche su misura; General Fluidi, azienda specializzata nella progettazione e produzione di sistemi e componenti idraulici personalizzati; e Gnecchi, azienda produttrice di elementi di fissaggio metallici. Il 2023 ha segnato il ritorno dell’assemblaggio di automobili in Algeria, con gli investimenti esteri in questo settore e l’integrazione locale ora tra le priorità fondamentali delle autorità algerine al fine di sviluppare il settore automobilistico a livello locale attraverso diversi progetti industriali.
Nel dicembre 2023, Fiat-Stellantis ha inaugurato il suo sito produttivo a Tafraoui (vicino a Orano), con l’obiettivo di produrre 90.000 unità all’anno entro il 2026. Anche Opel e JAC hanno ottenuto le autorizzazioni per produrre veicoli in Algeria. Secondo i dati del Ministero dell’Industria algerino, il Paese conta attualmente tra 300 e 350 subfornitori nel settore della componentistica automobilistica, principalmente nella produzione di cablaggi elettrici, pneumatici, componenti in plastica e sedili. Il mercato algerino rimane fortemente dipendente dai ricambi importati, dove i prodotti Made in Italy sono ampiamente rappresentati.
Maurizio Motta, direttore dell’ufficio ICE in Algeria, ha sottolineato che le piccole e medie imprese rappresentano più che mai “il cuore pulsante dell’economia italiana”. Costituiscono il 99% del tessuto imprenditoriale italiano e impiegano il 70% della forza lavoro del settore privato, incarnando l’eccellenza del Made in Italy. Motta ha affermato che le PMI italiane “possono svolgere un ruolo importante nel processo di modernizzazione industriale dell’Algeria grazie alla loro capacità innovativa, flessibilità e competenza nella produzione di soluzioni tecnologiche personalizzate, in particolare nella meccanica di precisione, nell’automazione industriale, nei sistemi idraulici e nelle soluzioni metalliche per le infrastrutture”. “Oggi ad Algeri si è aperto un percorso di cooperazione industriale sostenibile e reciprocamente vantaggioso”, ha dichiarato Andrea Tiburli, delegato per l’internazionalizzazione di Confapi.
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