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Ok al bando “Incentivi Imprese Artigiane”


Per sostenere gli investimenti delle imprese artigiane finalizzati a migliorarne il posizionamento sui mercati internazionali ed aumentarne la competitività, attraverso interventi di ammodernamento tecnologico, di innovazioni tecnologiche di prodotto, di processo e organizzative e promuovere processi di transizione digitale e ambientale nella logica di artigianato digitale, la giunta regionale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo, ha approvato l’Avviso pubblico “Incentivi alle Imprese Artigiane”. La dotazione finanziaria complessiva dell’avviso è pari a 6 milioni di euro a valere sull’Azione 1.1.3.C del Programma Regionale FESR FSE+ Basilicata 2021-2027. Possono accedere alle agevolazioni le micro, piccole e medie imprese secondo la definizione (di cui all’Allegato I al Regolamento (CE) n. 651/2014), che alla data di inoltro della candidatura telematica siano in possesso di specifici requisiti indicati nell’A.P. Sono ammissibili i programmi di investimento, che riguardano le spese indicate nell’A.P., con un importo candidato uguale o superiore a 10.000 euro e con un contributo concedibile massimo di 200.000 euro. Possono essere candidati e selezionati progetti di investimento coerenti con le finalità: Innovazioni di processo/prodotto/servizio ovvero la realizzazione di un novo metodo di produzione o di distribuzione, o significativo miglioramento di quello esistente, ottenuto attraverso cambiamenti delle tecniche e/o delle attrezzature; Innovazioni organizzative tramite l’utilizzo delle TIC ovvero l’adozione di nuovi metodi che hanno lo scopo di aumentare le prestazioni dell’impresa, migliorandone la produttività e/o riducendone i costi di gestione, tramite lo sviluppo e la realizzazione di tecniche derivanti da applicazioni ICT anche attraverso le nuove soluzioni cloud computing (insieme di tecnologie informatiche che permettono, tipicamente sotto forma di un servizio offerto da un provider di memorizzare/archiviare e/o elaborare dati grazie all’utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in Rete), destinate a rendere migliore e più efficiente la gestione dei dati; Innovazione di marketing ovvero l’implementazione di nuove metodologie di marketing che comportano significativi cambiamenti nella promozione dei prodotti o nelle politiche di prezzo soprattutto ai fini della individuazione di nuovi mercati, anche mediante l’e-commerce, con esclusione delle spese di pubblicità; Accrescimento dimensionale: allargamento degli spazi dedicati alla produzione, realizzazione di ulteriori laboratori – in aggiunta a quelli esistenti – in altre parti del medesimo comune o della Regione destinati all’attività artigianale e/o alla commercializzazione purché tali investimenti non diano luogo a delocalizzazioni; Safety-innovazione ovvero investimenti volti a migliorare i livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’intensità di aiuto in equivalente sovvenzione lordo non può superare: per il regime “de minimis” di cui al Regolamento (UE) 2023/2831 il 65% per un valore massimo non superiore a euro 200.000,00 di contributo; per il regime di esenzione di cui del Regolamento UE 651/2014 l’intensità massima di aiuto stabilita nella Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia (1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2027) – Aiuti di Stato SA.100380(2021) entrata in vigore il 1° gennaio 2022 che fissa i seguenti massimali: 40% per le medie imprese e comunque non superiore a euro 200.000,00 di contributo; 50% per le micro e piccole imprese e comunque non superiore a euro 200.000,00 di contributo.
I programmi di investimento ammissibili ad agevolazione devono essere ultimati entro e non oltre 24 mesi dalla data di consegna della pec di notifica del provvedimento di concessione.
Per l’Assessore Cupparo è una Misura, già presentata e discussa con le associazioni di categoria, che consentirà il rilancio di un comparto strategico che con le sue circa 10mila microimprese è vitale per l’economia e l’occupazione e che vive una fase convulsa di grandi trasformazioni, accompagnandolo nello sforzo di innovazione senza per questo tralasciare gli aspetti specifici dell’artigianato tradizionale, artistico e degli antichi mestieri che stanno scomparendo.
In proposito, il ricambio generazionale nelle botteghe e nei laboratori e la formazione sono elementi fondamentali per trasferire nel futuro l’artigianato. L’impegno della massima istituzione regionale è pertanto finalizzato a sostenere la ‘resilienza’ di botteghe, laboratori, piccoli opifici

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