Può partire la fase di rilancio di Coin, storico brand italiano dei department store che conta 34 negozi diretti e oltre 130 store a insegna Coincasa in Italia e all’estero. La società ha infatti incassato l’ok del tribunale di Venezia con l’emanazione del provvedimento di omologa dell’accordo di ristrutturazione del debito ad efficacia estesa.
Ricordiamo che lo scorso febbraio si erano accordati per ricapitalizzare la società per 23,2 milioni di euro, da un lato, il fondo UTP Restructuring Corporate gestito da Sagitta sgr (gruppo Arrow Global), unico sottoscrittore delle note di cartolarizzazione emesse da SPV Project 2402, e MIA srl (holding del gruppo Exelite, di proprietà di Marco Marchi, fondatore di Liu Jo) e, dall’altro in via residuale, gli attuali soci Red Navy srl, Joral Investment srl e Hi-Dec Edizioni srl, che fanno capo rispettivamente all’amministratore delegato di OVS, Stefano Beraldo, al titolare della catena alberghiera di lusso fiorentina JK Place, Jonathan Kafri, e al fondatore dell’omonimo marchio di complementi d’arredo, Enzo De Gasperi (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso aprile, poi, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva annunciato che all’operazione avrebbe partecipato, per ulteriori 10 milioni di euro, anche Invitalia, attraverso il Fondo Salvaguardia per le Imprese (si veda qui il comunicato stampa).
Il tutto quindi per una ricapitalizzazione complessiva di 33,2 milioni, a cui si aggiunge ora la concessione da parte di Generalfinance di 15 milioni di euro di nuova finanza a sostegno delle esigenze del capitale circolante.
Si mette così fine a un lungo e sofferto percorso iniziato nel giugno 2024 con laccesso alla procedura di composizione negoziata della crisi e che ha portato lo scorso aprile alla firma di oltre 380 accordi di ristrutturazione del debito con creditori rappresentanti oltre il 70% dell’esposizione debitoria, pari, complessivamente, d oltre euro 300 milioni) ai sensi degli artt. 57 e 61 CCI, a cui si aggiunge un accordo dedicato di ristrutturazione con gli istituti di credito e una transazione fiscale e previdenziale ai sensi dell’art. 63 CCI con Agenzia delle Entrate e INPS.
Per la strutturazione dell’intero processo, tanto nella fase di composizione negoziata che nelle fasi di negoziazione e di omologa degli accordi di ristrutturazione , Coin si è avvalsa di GA-Grimaldi A lliance quale advisor legale. KPMG Advisory ha agito quale advisor finanziario. Alvarez & Marsa l’ è stata incaricata della redazione di una independent business review. Sagitta sgr e SPV Project 2402 sono stati assistiti da Cappelli Riolo Calderaro Crisostomo Del Din & Partners. Invitalia è stata assistita da BonelliErede. I creditori finanziari sono stati affiancati da Linklaters. I profili antitrust e golden power dell’operazione di investimento sono stati seguiti da DLA Piper Studio Legale Tributario Associato. Lo studio Ranalli & Associati ha assistito Coin nella transazione fiscale e contributiva con adesione dell’Agenzia delle Entrate e dell’INPS , nonché nella formulazione dello scenario liquidatorio . Il ruolo di esperto nella composizione negoziata è stato svolto da Alessandro Solidoro, commercialista e revisore legale con studio in Milano. Infine, l’attestazione del piano di risanamento è stata rilasciata dal professionista indipendente Luigi de Anna, senior partner di Adacta Tax & Legal.
Gli accordi conclusi poggiano su un piano industriale ed economico-finanziario quinquennale , che prevede una serie di interventi per il rilancio del business e l’ottimizzazione dei costi operativi, con l’obiettivo di ristabilire i volumi di affari ei livelli di marginalità coerenti con le potenzialità della piattaforma.
A BeBeez risulta che, dopo aver generato 280 milioni di euro di ricavi nel 2024 e dopo la fase di riassetto aziendale che avverrà nel corso di quest’anno, Coin dovrebbe tornare a rivedere l’utile alla fine del 2026. Inoltre, potrebbero entrare anche ulteriori azionisti.
“Siamo soddisfatti del risultato raggiunto con l’omologa definitiva dell’accordo di ristrutturazione del debito. Questo traguardo rappresenta un momento cruciale per Coin, frutto dello straordinario lavoro di un team coeso e determinato. L’omologa rappresenta il riconoscimento della solidità delle relazioni in essere con tutti gli stakeholder che ci consente di dare avvio ad una nuova fase nella traiettoria di consolidamento e sviluppo della società”, hanno commentato Andrea Gabola, presidente di Coin e Matteo Cosmi, amministratore delegato del brand. E hanno aggiunto: “Con il supporto della nuova compagine azionaria, Coin potrà ora concentrarsi sull’attuazione del piano industriale, ponendo così le basi per una crescita solida, duratura e capace di intercettare e valorizzare le evoluzioni di un mercato in continuo divenire”.
Coin, il cui controllo è tornato in mani italiane nel 2018, quando Beraldo e soci l’hanno rilevata dal private equity britannico BC Partners (si veda altro articolo di BeBeez), è in difficoltà finanziarie dal periodo post-Covid e l’estate scorsa ha appunto avviato la procedura di composizione negoziata per poi approdare al tavolo di crisi presso il MIMIT a dicembre (si veda qui il comunicato stampa di allora).
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link