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Europa e Ucraina uniscono le forze per potenziare l’industria della difesa


Tre anni e mezzo di invasione su vasta scala hanno insegnato molte cose all’Ucraina e all’Europa. C’è innanzitutto la consapevolezza che gli ucraini non si arrenderanno, non lasceranno campo libero a Vladimir Putin, e lo respingeranno finché le forze glielo permetteranno. C’è anche bisogno che l’Europa sia un alleato affidabile per Kyjiv, con un sostegno costante sul piano politico, economico, militare. E poi c’è ormai la certezza che l’Ucraina non sta difendendo solo il suo territorio, ma tutta l’Europa e il mondo libero. Per questo gli interessi di Europa e Ucraina sono più che mai sovrapposti.

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Su queste basi poggia la nuova iniziativa congiunta di Unione europea e Ucraina nel settore della difesa. BraveTech Eu nasce proprio accelerare l’innovazione nel settore della difesa, facendo leva sul know how e la tecnologia di Kyjiv con le risorse e i programmi di Bruxelles.

Presentata durante la Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina, BraveTech Ee rappresenta un passo in avanti fondamentale per rafforzare la capacità di resistenza europea e per integrare l’ecosistema ucraino all’interno delle principali piattaforme dell’Unione.

La nuova alleanza accorpa le competenze del Fondo Europeo per la Difesa (Edf), lo Eu Defence Innovation Scheme (Eudis) e la piattaforma ucraina Brave1, creando un quadro condiviso per lo sviluppo, il test e l’adozione di soluzioni tecnologiche d’avanguardia.

Grazie alla piattaforma Brave1, che ha messo a sistema l’intera filiera della difesa ucraina, Kyjiv è riuscita a moltiplicare per trentacinque la propria capacità produttiva nel settore bellico, creando un ecosistema reattivo e altamente innovativo.

Più che un’iniziativa tecnologica, BraveTech Eu è un’alleanza per il futuro. L’obiettivo è duplice: da un lato viene valorizzata l’esperienza ucraina in innovazione bellica maturata in questi anni, dall’altro si promuove la collaborazione tra startup, Pmi e industrie della difesa europee e ucraine. È un modo per accelerare lo sviluppo di tecnologie già in parte testate sul campo, per favorire il matchmaking tra imprese europee e ucraine, e anche per armonizzare le pratiche regolatorie per favorire un’innovazione agile.

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Il piano firmato durante la Conferenza si compone di due fasi. La prima, “Seed Phase” (da autunno 2025), è quella di semina e crescita, in cui si terranno hackathon tematici sulla difesa, incontri tra aziende e investitori europei e ucraini, ci saranno finanziamenti per R&S e test in Ucraina per startup europee e altre iniziative.

Dal 2026 inizierà la “Scale-Up Phase”, con la piena integrazione delle aziende ucraine nell’Eudis Business Accelerator, con l’accesso a grant europei, strumenti di equity e percorsi di procurement, con l’aiuto indiretto all’Ucraina tramite la Defence Equity Facility, e altre attività congiunte di sviluppo tecnologico su scala più ampia. Il coordinamento sarà affidato all’European Union Defence Innovation Office (Eudio) di Kyjiv, che garantirà l’allineamento operativo tra le iniziative europee e ucraine.

Le attività iniziali saranno finanziate tramite Edf e Eudis, con un budget proposto di cinquanta milioni di euro da parte dell’Unione europea e altri cinquanta del governo ucraino, per un totale di cento milioni di euro in investimenti congiunti.



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