La Guardia di Finanza di Isernia ha messo a segno un altro colpo nella lotta contro le frodi sui fondi pubblici. I finanzieri pentri hanno condotto infatti una vera e propria operazione di controllo capillare che ha portato alla scoperta di irregolarità per oltre mezzo milione di euro nell’ambito delle frodi legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il bilancio dell’attività ispettiva condotta nell’arco del primo semestre di quest’anno parla chiaro: 20 verifiche mirate su altrettante imprese della provincia hanno fatto emergere indebite compensazioni di crediti d’imposta per circa 550mila euro, tutti risultati non spettanti o addirittura inesistenti secondo i parametri previsti dalla normativa di riferimento.
L’operazione rientra nel più ampio piano di prevenzione e repressione delle frodi legate al Pnrr, con particolare attenzione ai crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 e non 4.0, oltre alla formazione 4.0. Si tratta della Misura 1, Componente 2, Investimento 1: uno dei pilastri del programma governativo per la digitalizzazione e l’innovazione del Paese.
Le Fiamme gialle hanno concentrato la loro attività investigativa sui programmi di investimento adottati dall’Autorità di governo per sostenere il processo di digitalizzazione, innovazione e competitività nazionale. Un lavoro certosino che ha richiesto un’accurata selezione degli obiettivi attraverso analisi di intelligence e controllo economico del territorio.
Tutte le irregolarità emerse sono state prontamente segnalate all’Agenzia delle Entrate per i conseguenti provvedimenti. Il Comando provinciale sottolinea come questa operazione rappresenti «un’ulteriore testimonianza del costante presidio e dell’impegno del Corpo a tutela della corretta attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza».
L’azione della Guardia di Finanza si distingue per l’approccio metodico e scientifico: ogni intervento viene preceduto da una fase di analisi approfondita, valorizzando le analisi di rischio e le iniziative progettuali dei Reparti speciali del Corpo. Un modus operandi che garantisce l’efficacia dei controlli e la massima precisione nell’individuazione delle irregolarità.
I risultati ottenuti a Isernia si inseriscono in un contesto nazionale di rafforzamento dei controlli sui fondi europei. La GdF ha infatti intensificato i controlli sul Pnrr, con particolare attenzione alle frodi che potrebbero compromettere l’utilizzo delle risorse destinate alla ripresa economica del Paese. La complessità del sistema di controlli anti-frode richiede un coordinamento costante tra agenzie nazionali e locali, rendendo ancora più prezioso il lavoro svolto dai comandi territoriali come quello di Isernia.
L’obiettivo finale rimane quello di garantire il corretto impiego dei fondi pubblici per sostenere la crescita produttiva e occupazionale dell’Italia, in un momento cruciale per il rilancio economico post-pandemia. In tal senso, i controlli continueranno con la stessa intensità: la tutela delle risorse pubbliche rappresenta una priorità assoluta per il futuro del Paese.
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