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Intelligenza artificiale? Più intelligente spesso delle banche nel credito. Parola di Bankitalia


Che cosa ha detto a sorpresa il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento all’assemblea dell’Abi a proposito dell’intelligenza artificiale applicata in ambito bancario

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Le banche italiane sono in ritardo nell’attuazione del regolamento europeo Dora, che disciplina la resilienza tecnologica del settore finanziario. Il rilievo arriva dal governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel corso del suo intervento all’assemblea dell’Abi.

“Le nuove tecnologie offrono opportunità significative, ma comportano rischi che, se non gestiti con attenzione, possono renderle inefficaci o persino dannose – ha spiegato -. In Italia, come in altri paesi, il numero e la gravità degli incidenti operativi e cibernetici sono in aumento”.

IL REGOLAMENTO DORA

“Un passaggio decisivo è ora rappresentato dall’attuazione del regolamento Dora, che disciplina la resilienza operativa digitale del settore finanziario – ha aggiunto Panetta -. Il nuovo quadro normativo richiede agli operatori una piena conoscenza della propria filiera produttiva e l’adozione di misure efficaci per prevenire e gestire gli incidenti”.

Su questo fronte, tuttavia, “le evidenze derivanti dall’attività di vigilanza rivelano carenze diffuse: scarso coinvolgimento degli organi sociali, inventari informatici incompleti, controlli insufficienti sugli accessi a dati sensibili”.

“Le stesse banche – ha proseguito Panetta – confermano queste criticità: circa il 40% di esse prevede di riuscire a garantire la conformità a Dora solo da settembre”. Le aree più problematiche, ha concluso, “riguardano la gestione dei rischi informatici e di quelli derivanti dai fornitori esterni”.

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L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Secondo Panetta, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale facilita l’acceso al credito alle imprese meritevoli. “Questi strumenti – ha avvertito il governatore – non devono tuttavia essere impiegati in modo automatico”.

Si tratta infatti di “tecnologie complesse, che richiedono una valutazione su orizzonti temporali lunghi e attraverso diverse fasi del ciclo economico”.

“La loro integrazione nei processi decisionali”, secondo Panetta, esige quindi “una profonda comprensione da parte degli intermediari per evitare effetti distorsivi, in particolare nell’accesso al credito da parte delle famiglie”.

“Sono aspetti presi in considerazione nel regolamento europeo sull’intelligenza artificiale”, ha concluso.

IL RITARDO DELLE BANCHE ITALIANE NELLA CONFORMITÀ A DORA

Le banche italiane sono in ritardo nell’attuazione del regolamento europeo Dora, che disciplina la resilienza tecnologica del settore finanziario. “Le nuove tecnologie offrono opportunità significative, ma comportano rischi che, se non gestiti con attenzione, possono renderle inefficaci o persino dannose – ha spiegato Panetta -. In Italia, come in altri paesi, il numero e la gravità degli incidenti operativi e cibernetici sono in aumento”.

“Un passaggio decisivo è ora rappresentato dall’attuazione del regolamento Dora, che disciplina la resilienza operativa digitale del settore finanziario – ha aggiunto Panetta -. Il nuovo quadro normativo richiede agli operatori una piena conoscenza della propria filiera produttiva e l’adozione di misure efficaci per prevenire e gestire gli incidenti”.

Su questo fronte, tuttavia, “le evidenze derivanti dall’attività di vigilanza rivelano carenze diffuse: scarso coinvolgimento degli organi sociali, inventari informatici incompleti, controlli insufficienti sugli accessi a dati sensibili”. “Le stesse banche – ha proseguito Panetta – confermano queste criticità: circa il 40% di esse prevede di riuscire a garantire la conformità a Dora solo da settembre”. Le aree più problematiche, ha concluso, “riguardano la gestione dei rischi informatici e di quelli derivanti dai fornitori esterni”.

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