Nei primi giorni di luglio, il Governo ha approvato una serie di misure economiche e fiscali che coinvolgono lavoratori dipendenti e autonomi, piccole imprese e famiglie. Ci troviamo in momento di grandi cambiamenti, con nuove sfide legate al clima e alla digitalizzazione: l’Esecutivo ha scelto di intervenire con una serie di provvedimenti concreti.
Alcuni entreranno in vigore già nelle prossime settimane, altri sono stati programmati per i primi mesi del 2026, ma tutti puntano a semplificare, tutelare e incentivare le categorie più esposte.
Non si tratta solo di nuove scadenze fiscali o di contributi da erogare, ma di un vero e proprio pacchetto di misure strutturali, pensato per modernizzare i meccanismi di accesso al welfare, per digitalizzare i processi e per garantire più sicurezza sul lavoro. Tra le novità più rilevanti: il nuovo regime per il bollo auto, il rinnovato bonus mamme, l’introduzione della cassa integrazione per le ondate di calore, le regole aggiornate per i bonus edilizi e i crediti aggiuntivi per la “patente a punti” nei cantieri.
Bollo auto, bonus mamme e caldo estremo: cosa cambia davvero
A partire dal 1° gennaio 2026 cambiano le regole per il bollo auto: il pagamento non potrà più essere suddiviso in rate, ma dovrà avvenire in un’unica soluzione annuale. La scadenza sarà fissata all’ultimo giorno del mese successivo all’immatricolazione del veicolo. Un esempio pratico: se un’auto viene immatricolata il 10 marzo, il bollo andrà pagato entro il 30 aprile. Alcune Regioni, tuttavia, potranno mantenere scadenze quadrimestrali per categorie specifiche di veicoli.
Sul fronte delle politiche familiari, il bonus mamme viene rivisto in ottica più mirata. Per il 2025, le lavoratrici con almeno due figli e un reddito annuo non superiore a 40.000 euro riceveranno un contributo esentasse di 480 euro, accreditato direttamente a dicembre. Chi ha tre o più figli potrà usufruire di un esonero totale dai contributi previdenziali fino a 3.000 euro all’anno, senza limiti di reddito, valido finché il figlio più piccolo non avrà compiuto 18 anni. A partire dal 2027, il sistema sarà uniformato, con regole comuni per tutte le madri lavoratrici.
In risposta all’ondata di caldo anomalo, il Governo ha introdotto una “cassa integrazione climatica” straordinaria. Le aziende che non riescono a garantire ambienti di lavoro sicuri per via delle temperature elevate potranno richiedere la cassa integrazione per un massimo di 10 giorni consecutivi. Il provvedimento rientra in un protocollo più ampio, firmato il 2 luglio 2025, che mira a tutelare i lavoratori più esposti (come quelli del settore edilizio o agricolo), con procedure semplificate e strumenti di prevenzione obbligatori.
Il 30 giugno 2025 è stato attivato inoltre il nuovo portale ENEA per la gestione dei bonus edilizi (come ecobonus e bonus casa). Chi ha concluso interventi tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2025, o nel 2024 ma con spese sostenute nel 2025, dovrà trasmettere i dati obbligatoriamente tramite il portale entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Accesso solo tramite SPID o carta d’identità elettronica.
Infine, una misura molto attesa riguarda la sicurezza nei cantieri: dal 10 luglio 2025, è possibile ottenere crediti aggiuntivi sulla cosiddetta “patente a punti” per le imprese che rispettano determinati requisiti. Ogni azienda parte con 30 crediti, che possono salire fino a 100 in base all’anzianità aziendale, agli investimenti in tecnologie e alla formazione del personale. Le domande vanno inviate online attraverso il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).
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