Berlino: l’Ue negozi pragmaticamente con gli Usa
Il ministro dell’Economia tedesco ha invitato l’Ue a negoziare «pragmaticamente» con gli Stati Uniti in seguito all’annuncio di Donald Trump sui dazi del 30% sui prodotti europei a partire dal 1° agosto. «Spetta ora all’Ue, nel tempo che le rimane, negoziare pragmaticamente una soluzione con gli Stati Uniti che si concentri sui principali punti di conflitto», ha dichiarato Katherina Reiche in una dichiarazione.
Macron: contro dazi mobilitare meccanismo anticoercizione
«La Francia condivide la ferma disapprovazione della presidente della Commissione Ue» Ursula von der Leyen sui dazi Usa al 30%. «Nell’unità europea, spetta più che mai alla Commissione affermare la determinazione dell’Unione a difendere con risolutezza gli interessi europei. Ciò include l’accelerazione della preparazione di contromisure credibili, mobilitando tutti gli strumenti a disposizione, compreso il meccanismo anticoercizione, qualora non si raggiunga un accordo entro il 1° agosto». Lo dichiara su X il presidente francese Emmanuel Macron.
Messico: accordo ingiusto con gli Usa sui dazi
Il Messico ha criticato l’annuncio da parte di Donald Trump di dazi del 30% per il paese centroamericano, definendolo un «accordo ingiusto». Il Messico è stato informato dei nuovi dazi – che Trump ha dichiarato sarebbero entrati in vigore entro il 1° agosto – durante i colloqui negli Stati Uniti di venerdì. «Abbiamo detto al tavolo che si trattava di un accordo ingiusto e che non eravamo d’accordo», hanno dichiarato i ministeri dell’Economia e degli Esteri messicani in una dichiarazione congiunta.
Lega: sui dazi paghiamo un’Europa a trazione tedesca
«Le relazioni commerciali tra Usa e Italia sono ottime e – come giustamente sottolineato dal governo – lo scontro è insensato. Trump non ha motivi per prendersela col nostro Paese, ma ancora una volta paghiamo il prezzo di un’Europa a trazione tedesca». Così una nota della Lega. Secondo il partito di Matteo Salvini, «anziché minacciare ritorsioni che Oltreoceano potrebbero solo far sorridere, la tedesca Von der Leyen azzeri l’eccesso di burocrazia Ue che è il vero dazio che pagano le nostre imprese come dimostrano i danni dell’ideologia green deal. Le follie di Bruxelles hanno danneggiato imprese e famiglie europee ben prima dei possibili dazi di Trump».
Ambasciatori dei 27 convocati domani pomeriggio sui dazi
Dopo l’annuncio Usa sull’imposizione all’Ue di dazi al 30% è stata convocata per domani pomeriggio una riunione dei rappresentanti permanenti dei 27 Stati Ue, il Coreper. E’ quanto si apprende a Bruxelles.
Ue: informati in anticipo sulla decisione Usa sui dazi
La Commissione europea era a conoscenza della decisione Usa di annunciare dazi al 30% all’Ue a partire dal primo agosto. E’ quanto si apprende da una portavoce dell’esecutivo comunitario a cui è stato chiesto in particolare se Bruxelles lo abbia appreso dalla lettera pubblicata da Donald Trump sul social Truth. «Sì, siamo stati informati in anticipo», ha affermato.
Confindustria: lettera Trump una sgradevole volontà di trattare
Sull’imposizione di dazi del 30% sulle esportazioni dell’Ue verso gli Usa «serve mantenere la calma e avere i nervi saldi. Non possiamo compromettere i nostri mercati finanziari. E’ ovvio che la lettera arrivata dagli Stati Uniti è una sgradevole volontà di trattare», commenta il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
Commissione Europea: pronti per lavorare ad accordo ma adotteremo misure necessarie
«Rimaniamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il 1 agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per tutelare gli interessi dell’Ue, inclusa l’adozione di contromisure proporzionate se necessario». Lo dichiara la Commissione europea in un comunicato in cui «prende nota» della lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in cui quest’ultimo annuncia l’imposizione di dazi al 30% a partire dal 1 agosto. Quel livello di aliquota tariffaria «interromperebbe catene di approvvigionamento transatlantiche essenziali, a scapito di imprese, consumatori e pazienti su entrambe le sponde dell’Atlantico», puntualizza l’esecutivo Ue. «Poche economie al mondo possono eguagliare il livello di apertura e il rispetto delle pratiche commerciali leali dell’Ue», prosegue il comunicato, sottolineando che il blocco ha «costantemente dato priorità a una soluzione negoziata con gli Stati Uniti, a testimonianza del nostro impegno verso il dialogo, la stabilità e una partnership transatlantica costruttiva». «Nel frattempo, continuiamo ad approfondire le nostre partnership globali, saldamente ancorate ai principi di un commercio internazionale basato sulle regole», conclude il documento.
Trump a Ue: possibili modifiche se aprite i mercati a Usa
La lettera di Donald Trump alla Ue contiene uno spiraglio di trattativa: «Se desiderate aprire i vostri mercati commerciali, finora chiusi, agli Stati Uniti ed eliminare le vostre politiche tariffarie e non tariffarie e le barriere commerciali, potremmo valutare una modifica a questa lettera.
Queste tariffe potrebbero essere modificate, al rialzo o al ribasso, a seconda del nostro rapporto con il vostro Paese».
Von der Leyen: dazi 30% sconvolgenti, pronte contromisure
«Prendiamo atto della lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti Trump». «L’imposizione di dazi del 30 percento sulle esportazioni dell’Ue sconvolgerebbe le principali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito delle imprese, dei consumatori e dei pazienti su entrambe le sponde dell’Atlantico». «Restiamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il primo agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi dell’Ue, inclusa l’adozione di contromisure proporzionate, se necessario». Lo dichiara la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Palazzo Chigi: pieno sostegno a sforzi Ue nel negoziato sui dazi
«Il governo italiano continua a seguire con grande attenzione lo sviluppo dei negoziati in corso tra Unione Europea e Stati Uniti, sostenendo pienamente gli sforzi della Commissione Europea che verranno intensificati ulteriormente nei prossimi giorni». Lo afferma una nota di Palazzo Chigi dopo l’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di dazi al 30% contro l’Ue.
Palazzo Chigi: non ha senso innescare scontro commerciale Usa-Ue
«Confidiamo nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa rafforzare l’Occidente nel suo complesso, atteso che – particolarmente nello scenario attuale – non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell’Atlantico». Lo afferma una nota di Palazzo Chigi dopo l’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di dazi al 30% contro l’Ue
Federalimentare: 30% intollerabile, urgente Ue riduca tariffe interne
“Ogni dazio fa male al commercio e avremmo preferito un’area di libero scambio euroatlantica, a dazi zero: l’imposizione di un dazio al 30% supera ogni soglia di tollerabilità per le imprese, aumentando il rischio di un calo significativo delle esportazioni, anche alla luce dell’attuale svalutazione del dollaro”. Così il presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino, sulla decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di dazi al 30% su tutti i prodotti europei in entrata negli Stati Uniti dal primo agosto.
“Il combinato disposto dell’impatto dei dazi USA e della svalutazione del dollaro non sarà sostenibile per diversi settori – continua Mascarino – e a tutela delle imprese chiediamo alla Ue un intervento della mano pubblica: così come gli Stati Uniti hanno fatto con i dazi, che di fatto è un intervento pubblico per proteggere la loro industria, anche noi lo chiediamo. Non pensiamo però a sussidi, ma ad urgenti interventi strutturali per rafforzare la nostra capacità competitiva riducendo i dazi interni alla Ue: snellire il carico burocratico sulle imprese, riformare i mercati dell’energia per garantire una riduzione dei prezzi, facilitare l’accesso al credito. In tal senso, proseguire con maggior decisione sulla strada del taglio dei tassi di interesse nell’area euro potrebbe aiutare la crescita economica”.
Schlein: aspettiamo una presa di posizione forte di Meloni
«Ci aspettiamo una presa di posizione netta e forte, che fin qui non c’è stata, da parte del governo e di Giorgia Meloni. Perché non è che per le loro amicizie politiche possono danneggiare l’interesse nazionale e l’interesse europeo. Adesso c’è da rafforzare ogni tentativo negoziale che possa evitare questi dazi al 30%”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a margine della Conferenza nazionale del Pd sulle Politiche, a Roma.
La lettera di Trump sui dazi indirizzata a Ursula von der Leyen
La lettera, indirizzata alla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, invoca come motivo per i dazi al 30% la disparità del deficit commerciale dovuta a barriere commerciali, tariffarie e non tariffarie. La percentuale è ben al di sopra di quella che la Ue si aspettava, soprattutto dopo che Trump aveva detto che recentemente Bruxelles ha trattato bene gli Usa.
Dazi al 30% anche per il Messico
Donald Trump ha postato su Truth la lettera inviata al Messico, dove annuncia dazi dal primo agosto al 30%, minacciando di raddoppiarli in caso di ritorsioni. E’ la stessa misura preannunciata per Bruxelles.
Trump a Ue: se reagite ogni contromisura si somma a 30%
«L’Unione Europea consentirà un accesso completo e aperto al mercato degli Stati Uniti, senza che ci vengano addebitate tariffe doganali, nel tentativo di ridurre l’elevato deficit commerciale. Se per qualsiasi motivo decidete di aumentare le vostre tariffe e di reagire, l’importo, qualunque sia l’aumento scelto, verrà aggiunto al 30% che applichiamo». Lo scrive il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella sua lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
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