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Dimissioni Commissione UE respinte. Falcone: «Ora governare su priorità»


Marco Falcone, eurodeputato siciliano, dopo il voto che ha respinto la mozione di censura: «Noi FI europeisti senza riserve, chiediamo di rispettare le aspettative di famiglie e imprese: taglio della burocrazia, sostegno e rilancio della produttività».

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La mozione di censura della destra che ha chiesto le dimissioni della presidente della Commissione Von der Leyen, presentata dall’eurodeputato rumeno dell’Aur Gheorghe Piperea, è stata respinta dall’assemblea plenaria del Parlamento Europeo, a Strasburgo.

Il voto degli eurodeputati italiani ha spaccato sia maggioranza che opposizione. Il centrodestra si è diviso in tre: la Lega ha votato a favore della mozione, Forza Italia, che fa parte del gruppo Ppe, ha votato contro. Gli eurodeputati di Fratelli d’Italia non hanno partecipato al voto, considerando la mozione un errore politico.
I Cinquestelle hanno votato a favore della mozione, insieme ai gruppi della destra. Il Partito Democratico, prima delegazione del gruppo S&D con 21 eurodeputati, ha espresso 14 voti contrari.

Tra le accuse rivolte a Von der Leyen la scarsa trasparenza nelle trattative per l’acquisto dei vaccini contro la COVID-19, l’uso improprio dei trattati europei per promuovere il piano di riarmo europeo e l’interferenza nei processi elettorali di Stati membri, tra cui Romania e Germania.

La mozione, firmata anche dal copresidente del gruppo Ecr, Patryk Jaki del Pis polacco, ha raccolto 175 voti favorevoli, 360 contrari e 18 astenuti, su 553 votanti. I componenti del Parlamento Europeo sono 720: 166 eurodeputati non hanno partecipato al voto, una gran parte dei quali con ogni probabilità per mandare un segnale politico. La Left aveva annunciato che avrebbe lasciato l’Aula, per non trovarsi a dover votare a favore di una mozione presentata dalle destre. Per essere approvata, la mozione avrebbe avuto bisogno di un numero di voti pari almeno alla maggioranza degli eletti (361).

«In questa fase storica l’Europa non può permettersi passi falsi o vuoti di guida. I cittadini ci hanno chiesto di rimboccarci le maniche per rimodernare l’UE. Per questo Forza Italia ha scelto con coerenza di respingere la mozione di censura alla Commissione, stoppando strumentalizzazioni e tatticismi. Adesso tocca alla presidente Ursula Von der Leyen e ai commissari dimostrare capacità di governo e d’ascolto, lavorando sulle priorità per l’Ue: taglio della burocrazia, sostegno alle imprese e rilancio della produttività, stop a derive ideologiche sull’ambiente». Così l’eurodeputato Marco Falcone, vice capo delegazione di Forza Italia nel Gruppo PPE al Parlamento Europeo, all’indomani della bocciatura della mozione di censura alla Commissione UE.
«Noi di Forza Italia, europeisti senza se e senza ma – ha aggiunto Falcone – continueremo a fare la nostra parte, fuori da ogni equivoco, con la forza delle idee e la determinazione a riformare l’Europa rispettando le aspettative di famiglie e imprese, per dare a questa legislatura una sempre maggiore impronta popolare».

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