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La Spezia si conferma capitale regionale della Blue Economy: record di occupati e imprese


LA SPEZIA – La Spezia consolida il proprio ruolo di punto di riferimento regionale per la Blue Economy, secondo i dati emersi dal recente studio del The European House Ambrosetti.

Il 2024 registra per il territorio spezzino risultati di assoluto rilievo, sia in termini di incidenza imprenditoriale sia occupazionale nel comparto, rafforzando ulteriormente il primato già detenuto a livello regionale e nazionale.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

L’occupazione cresce significativamente nel settore: oltre un quarto degli addetti spezzini (26,2%) opera oggi nella Blue Economy, con un’incidenza superiore del +36% rispetto alla media ligure e più che doppia rispetto al dato nazionale (10,1%). In controtendenza rispetto al calo registrato nel resto della Liguria (-0,3 p.p.), La Spezia continua a crescere anche sotto il profilo occupazionale, segnando un aumento di +0,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara: “I dati emersi dallo studio di The European House-Ambrosetti evidenziano una straordinaria crescita del comparto della Blue Economy, confermando che La Spezia è non solo un polo di sviluppo, ma anche un territorio sempre più attrattivo per chi desidera investire in questo settore, generando nuova ricchezza, ricadute positive e occupazione. L’Amministrazione continua a sostenere questo ambito strategico attraverso il progetto Miglio Blu, che si conferma una scelta vincente e porta risultati concreti, con l’obiettivo di creare un distretto nautico sempre più competitivo a livello internazionale. Un progetto che punta a integrare tutti gli attori della Blue Economy, coniugando crescita e sostenibilità. È fondamentale proseguire negli investimenti lungo tutta la filiera della nautica, che rappresenta un asset chiave per la nostra città e per l’intera provincia, costituendo un autentico motore per il sistema economico locale”.

Nel dettaglio, le imprese della Blue Economy rappresentano oggi il 17,6% del totale provinciale, un dato superiore del +68% rispetto alla media ligure (10,5%) e più che doppio rispetto a quella nazionale (7,2%). Un trend in crescita che migliora ulteriormente rispetto al 2023, con un incremento di +1,0 punti percentuali, a fronte di variazioni minime nel resto della regione (+0,2 p.p.) e del Paese (+0,1 p.p.).

Ancora più evidente la dinamicità del tessuto imprenditoriale locale: il numero di imprese attive nel comparto è aumentato del +5,3% in un solo anno, una crescita pari a tre volte la media regionale (1,8%).

L’articolazione della Blue Economy spezzina conferma una struttura produttiva diversificata ma fortemente ancorata alla vocazione portuale del territorio. Delle 3.027 imprese attive nel settore marittimo, il 16,0% è impegnato nella cantieristica e l’8,6% nella movimentazione di merci e passeggeri via mare. Questi dati riflettono chiaramente il ruolo strategico della Spezia nei traffici marittimi e nella logistica portuale, settori trainanti per lo sviluppo economico e occupazionale del territorio.

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per le imprese

 

Il quadro delineato dal Forum Ambrosetti evidenzia in maniera netta la centralità di La Spezia nella Blue Economy italiana, premiando una visione di sviluppo che coniuga identità marittima, innovazione e sostenibilità. Un primato da consolidare attraverso politiche pubbliche mirate, investimenti nelle infrastrutture portuali e nella formazione professionale, per mantenere alta la competitività del territorio anche nel medio e lungo periodo.

 



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