Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

multe da 20mila euro per una ciglista 35enne e un meccanico 50enne


ROVIGO – Prosegue con determinazione la campagna del comando provinciale della guardia di finanza di Rovigo per contrastare l’economia sommersa. Grazie anche alla collaborazione con diverse associazioni di categoria, le Fiamme gialle hanno individuato e colpito due attività che operavano completamente al di fuori della legalità, rappresentando una forma di concorrenza sleale nei confronti delle imprese oneste del Polesine. Due distinti interventi, eseguiti dal Gruppo di Rovigo e dalla Tenenza di Occhiobello, hanno portato alla luce un’attività abusiva di servizi di bellezza e un’officina meccanica irregolare.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Nel capoluogo

Nel primo caso, al centro del capoluogo, i finanzieri hanno scoperto una fiorente attività di “lashmaker” o “ciglista” gestita da una donna ucraina di 35 anni. L’attività, priva delle necessarie autorizzazioni comunali e sanitarie, operava senza essere iscritta nel registro delle imprese. Per sviare eventuali controlli, la titolare utilizzava un codice Ateco generico (“altri servizi per la persona nca”), diverso da quello previsto per gli estetisti. La cura delle ciglia è infatti un trattamento di competenza dell’estetista, già normato per legge, ma da qualche anno si è venuta a creare una vera e propria nuova figura professionale non specificamente regolamentata e che sottrae loro competenze e clientela agli estetisti. Le Fiamme gialle hanno proceduto al sequestro amministrativo di tutte le attrezzature presenti nel salone (materiale di consumo, varie attrezzature quali lettini, pennelli, palette, brush, stick, aghi per la laminazione delle ciglia) e hanno comminato una multa che può arrivare fino a 5.000 euro, con conseguente segnalazione al Comune e alla Camera di commercio di Rovigo.

Microcredito

per le aziende

 

In Alto Polesine

Contemporaneamente, a Occhiobello, i finanzieri hanno individuato un’officina completamente abusiva. Il titolare, un cinquantenne italiano, esercitava l’attività di meccanico senza possedere i requisiti tecnico-professionali e senza essere iscritto all’albo degli autoriparatori. Anche in questo caso, l’uomo aveva dichiarato una partita Iva con codici non pertinenti (“altri servizi di sostegno alle imprese nca” e “commercio al dettaglio via internet”), nel tentativo di celare l’attività irregolare. La guardia di finanza ha sequestrato l’intera autofficina, inclusa tutta l’attrezzatura professionale come ponti, banchi da lavoro e compressori, e ha contestato una sanzione pecuniaria che può arrivare fino a 15.500 euro, con segnalazione agli organi competenti. Sono in corso ulteriori approfondimenti per ricostruire il volume d’affari conseguito negli ultimi anni e determinare i relativi recuperi d’imposta. Le operazioni confermano l’impegno della guardia di finanza nel contrastare il “sommerso d’azienda”, un fenomeno che non solo danneggia gli equilibri economici del Paese e le imprese oneste, ma espone anche i consumatori a servizi resi da soggetti privi delle qualifiche necessarie. L’azione delle Fiamme gialle non si ferma, ma continua con l’obiettivo di tutelare il mercato e la concorrenza leale.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Assistenza e consulenza

per acquisto in asta