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Porto, via libera al maxi intervento da 38 milioni: il Tar respinge il ricorso delle imprese escluse


BARLETTA – Nessun ostacolo sul percorso che porterà al potenziamento del porto di Barletta. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia ha respinto in toto il ricorso presentato dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato da D’Oronzo Infrastrutture S.r.l., confermando la legittimità dell’aggiudicazione dell’appalto per il prolungamento dei moli foranei in favore del RTI capitanato da Fincosit S.r.l.. Una sentenza che sblocca definitivamente uno degli interventi infrastrutturali più rilevanti per la città e per l’intero sistema portuale regionale.

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Il TAR ha ritenuto infondate o inammissibili le contestazioni mosse dai ricorrenti, rigettando l’ipotesi che l’offerta presentata dagli aggiudicatari fosse incerta o inattendibile. La decisione del giudice amministrativo ha dunque validato le valutazioni della commissione di gara, accogliendo in pieno la linea difensiva dell’Autorità di Sistema Portuale, guidata sul piano legale dall’avvocato Fulvio Mezzina.

Con la sentenza pubblicata il 9 luglio, si apre la strada a un intervento atteso da anni e destinato a trasformare radicalmente la funzionalità dello scalo marittimo barlettano. I lavori partiranno dal Molo di Ponente, il cui prolungamento di circa 500 metri permetterà di raggiungere gli 805 metri complessivi previsti dal Piano Regolatore Portuale. In una fase successiva, la procedura prevede anche l’estensione al Molo di Levante, per un allungamento di altri 140 metri.

L’investimento iniziale stimato è di 38 milioni di euro, di cui 34 milioni destinati ai lavori e 4 milioni a disposizione dell’Amministrazione. Le risorse provengono da diverse fonti: quasi 20 milioni tramite il decreto ministeriale n. 332 del 17 agosto 2021, 5 milioni dal D.M. MIT n. 150 del 16 ottobre 2020 e 13 milioni aggiuntivi dall’Accordo di Coesione firmato nel novembre 2024 tra Governo e Regione Puglia.

Il progetto prevede non solo la realizzazione dell’opera, ma anche la redazione della progettazione esecutiva da parte dello stesso raggruppamento vincitore, che dovrà assicurare il rispetto di tutte le specifiche tecniche e garantire la continuità operativa del porto durante l’esecuzione dei lavori.

Secondo le stime, il cantiere dovrebbe rimanere attivo per circa 18 mesi. Si tratta di un tassello fondamentale nel quadro del più ampio programma di riqualificazione e potenziamento della portualità pugliese, che vale complessivamente 800 milioni di euro.

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L’intervento sul porto di Barletta ha un duplice valore: aumentare la sicurezza e la funzionalità dello scalo, rendendolo accessibile anche a navi di ultima generazione, e mitigare l’impatto ambientale riducendo il trasporto di materiale solido verso l’interno per effetto delle correnti costiere.

Per Barletta e per il territorio si apre dunque una nuova fase, con un’infrastruttura finalmente pronta a rispondere alle sfide del presente e del futuro.





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