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«Sinergia con le imprese, ma il piano Bagnoli non si cambia»


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Napoli al centro dell’Assemblea nazionale degli industriali napoletani alla Mostra d’Oltremare quale modello di sviluppo del Sud. E nelle strategie del Governo visto che erano presenti tre ministri e c’è stato pure l’intervento della premier Giorgia Meloni proprio sulla centralità del Mezzogiorno. Il padrone di casa è il sindaco e presidente dell’Anci Gaetano Manfredi che naturalmente è soddisfatto. Che ha aperto i lavori dando la sua visione di Napoli e del Sud almeno in questo momento storico. «Nel complesso quadro geopolitico – dice Manfredi – si inseriscono un Sud e una Napoli che stanno dando segnali positivi dimostrando un principio molto importante: il Sud non è sicuramente un problema, ma è un’opportunità non solo per l’Italia ma per l’Europa in un momento in cui c’è uno spostamento dell’asse geopolitico da Est-Ovest a Nord-Sud. Il punto è sfruttare bene e al massimo questa opportunità che è il Sud».

Il sindaco vede una città che deve allargarsi e guardare anche oltre i confini visto che «l’Italia è la naturale piattaforma di relazioni con tutto il Mediterraneo allargato e con l’Africa». Il sindaco poi si rivolge alla politica e ammonisce: «Il grande dibattito sulla transizione ambientale deve essere in grado di coniugare la difesa del pianeta con la sostenibilità sociale ed economica rispetto a questa transizione che deve tenere conto di quelle che sono le potenzialità industriali del nostro Paese, che è il secondo Paese manifatturiero in Europa, e dell’Europa tutta». E Napoli è dentro questo contesto e non può vivere solo di turismo. Perché non dimentica che la città in un contesto di rilancio ha ancora problemi seri da affrontare, dunque servono le imprese e l’industria anche dalle nostre parti: «Credo che ci sia un problema salariale, della casa, di aumentare le politiche di contrasto alla povertà. Però è chiaro che la precondizione per avere investimenti pubblici è la crescita economica e il valore di questa crescita ridistribuito per ridurre i divari, ma senza crescita non si va avanti».

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I nodi

C’è feeling con il mondo delle imprese «che non significa – racconta Costanzo Jannotti Pecci, il presidente degli industriali napoletani – che non si possano avere idee diverse. Noi al sindaco senza fare proclami abbiamo presentato un piano per Napoli e la sua area metropolitana». Basato sul principale asse di sviluppo – a oggi – che è Bagnoli, l’area ex Italsider, sulla quale il Governo ha investito 1,3 miliardi per la rigenerazione urbana e le bonifiche. «La grande opportunità dell’America’s Cup – spiega Jannotti Pecci – deve contribuire ad accelerare la rinascita di Bagnoli, anche rivedendo scelte non sostenibili sotto il profilo economico, finanziario e ambientale. Va governato il fenomeno della crescita esponenziale del turismo, nell’ottica di una sempre maggiore industrializzazione del comparto. Va sviluppata l’impresa culturale, in termini di produzione e innovazione».

Il numero uno degli industriali napoletani, nella sostanza, vorrebbe che il Comune cambiasse il progetto Bagnoli. Manfredi però chiude a questa eventualità: «Credo che oggi dobbiamo andare avanti a fare quello che è previsto all’interno del piano perché siamo in una fase importante sia di realizzazione delle infrastrutture che della bonifica. Poi se c’è la necessità di valutare revisioni vedremo, ma oggi non è il momento di intervenire sulla programmazione urbanistica, altrimenti torniamo alla discussione come è stato fatto per 30 anni dove non si è fatto nulla». Manfredi entra nel dettaglio: «Il Piano noi lo abbiamo già cambiato perché non solo sono previsti gli alberghi, ma la colmata non verrà rimossa che è il vero cambiamento rispetto al passato. Colmata che in funzione della Coppa America metteremo in sicurezza, i lavori partiranno ad agosto». Un Manfredi che non si sottrae alla domanda sulla sua riconferma a commissario dell’area ex Italsider – il mandato scade a dicembre – e rilancia. «Entro fine anno penso che ci sarà il rinnovo. Io sono commissario in qualità di sindaco della città».





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