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Terna: 3,5 miliardi di investimenti in dieci anni


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di Giuseppe Surace



Il Piano di sviluppo della rete elettrica nazionale 20252034 è stato al centro dell’incontro svoltosi oggi a Palermo tra Terna e la Regione siciliana. L’iniziativa ha rappresentato un primo momento di confronto istituzionale con il neo assessore regionale all’Energia, Francesco Colianni, focalizzato sugli interventi strategici previsti per il territorio siciliano. Terna ha illustrato i contenuti del Piano per la Sicilia, che prevede investimenti per circa 3,5 miliardi di euro nel prossimo decennio: il valore più alto tra tutte le Regioni italiane, “a conferma della centralità dell’Isola nello sviluppo del sistema elettrico del Paese”.

Tra i principali contenuti discussi

La Programmazione territoriale efficiente, “un modello innovativo che consente di gestire in modo coordinato e sostenibile le crescenti richieste di connessione, favorendo uno sviluppo sinergico e ottimizzato delle infrastrutture”. Accanto a questo approccio, il Piano prevede la realizzazione di opere strategiche destinate a incrementare la sicurezza del sistema e la capacità di trasporto all’interno della Regione, a vantaggio dell’integrazione delle fonti rinnovabili e della riduzione delle congestioni di rete.

In particolare, secondo gli obiettivi del Burden Sharing al 2030, rispetto alla capacità installata da fonte rinnovabile del 2021, in Sicilia sarà necessario un incremento di circa 10,48 GW. Secondo i dati di Terna, al 30 giugno 2025 risultano circa 81 GW richieste di connessione sulla rete di alta tensione per impianti rinnovabili, a cui si aggiungono ulteriori richieste per circa 53 GW relative a sistemi di accumulo. Tra le opere più rilevanti del Piano decennale c’è il Tyrrhenian Link che prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine in corrente continua a 500 kV, per un totale di 970 chilometri di cavo e una capacità di trasporto di 1.000 MW per ciascuna tratta.

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L’infrastruttura si compone di due rami: il ramo est, che si estende per circa 490 chilometri e collega la Sicilia alla Campania, e il ramo ovest, lungo circa 480 chilometri, che unisce la Sicilia alla Sardegna. Un altro progetto di rilievo, inserito nel Piano Mattei per l’Africa, è Elmed, la prima interconnessione elettrica in corrente continua tra Europa e Africa. L’opera prevede un cavo sottomarino di circa 200 chilometri tra Italia e Tunisia, realizzato congiuntamente da Terna e Steg, il gestore tunisino della rete elettrica, che favorirà l’integrazione delle energie rinnovabili e rafforzerà la sicurezza e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico.






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