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“Abbiamo scarso margine di manovra”


Genova. “A questo punto dell’operazione abbiamo scarso margine di manovra, ma promettiamo misure che possano compensarla”. A parlare è la sindaca Silvia Salis, che è intervenuta sul tema dell’apertura del nuovo polo commerciale al Palasport.

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Marchi internazionali e grandi catene: i nuovi negozi

Nei giorni scorsi è stata infatti diffusa la “mappa” dei negozi e degli esercizi commerciali che apriranno nella rinnovata arena sportiva, e tra le insegne spiccano nomi come Cisalfa, Levis, Marella, North Sails, Seaside, Piazza Italia, Legami, le hamburgherie Mc Donald’s e Burger King, la catena di cibo giapponese Teryaki e due pizzerie.

All’interno del Palasport dovrebbero dunque aprire negozi di marchi internazionali e grandi catene, anche alimentare, e un punto vendita Esselunga, il terzo in città dopo quello di via Piave (poco distante) e San Benigno.

Una notizia che ha colto di sorpresa i commercianti, preoccupati del fatto che questo nuovo polo commerciale possa ulteriormente mettere in difficoltà i negozi del centro, complice anche la presenza di centinaia di parcheggi a disposizione di chi arriva al Palasport.

L’attacco di Confcommercio

“Confcommercio Genova esprime forte preoccupazione per lo sviluppo del nuovo centro commerciale presso il Palasport, che appare non conforme alla tematicità obbligatoria prevista dalle autorizzazioni regionali – fanno sapere dall’associazione – Il progetto, così come attualmente delineato, non promuove l’identità sportiva o turistica annunciata ma si configura come una struttura generalista che rischia di drenare la clientela locale a discapito delle imprese storiche del centro città”. E la richiesta è stata quella di fermarlo al più presto, insieme con la promessa di avviare azioni legali a tutela dei commercianti.

Il punto però è che l’operazione della galleria commerciale è condotta da privati tra privati, e il Comune su questo poco fare, soprattutto la nuova giunta Salis, che si è insediata da poco più di un mese. La sindaca Salis lo ha ribadito parlando non solo del Palasport: “Il nostro concetto di rigenerazione urbana è molto diverso da quello che abbiamo visto in questi anni”, ha detto nel video diffuso sui social.

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Palasport, la sindaca Salis: “L’arena sportiva sarà sostenibile”

“Promettiamo è una continua co-programmazione e co-progettazione e ascolto, oltre a misure che riescano a compensare le attività del centro dall’apertura”, ha proseguito Salis, parlando poi dell’arena sportiva del Palasport.

“Un altro tema che mi sta molto a cuore è l’arena sportiva. Ho già incontrato il presidente della Porto Antico, Marco Ferrando, e insieme abbiamo messo a punto idee per poter rendere indipendente sia il Jean Nouvel sia il Palasport dal punto di vista energetico, così da rendere sostenibile l’operazione e la gestione e dedicare più tempo possibile allo sport per tutti. Noi vogliamo che le aree siano destinate a tutti e tutte le genovesi, e che possano usufruirne per il maggior numero di ore possibile”.

Le parole dell’assessora Beghin

Anche l’assessora  al commercio e turismo Tiziana Beghin, in un’intervista a Genova24, era intervenuta sul tema definendo la galleria commerciale del Palasport una delle priorità da analizzare.

“Il tema Waterfront è ancora tutto da dipanare e analizzare, anche se siamo già in una fase molto avanzata – aveva spiegato – Sto cercando di mettere un’attenzione particolare al tema. Voglio analizzarlo da tutti i punti di vista, perché comprendo perfettamente le proteste dei commercianti che ritengono che la galleria commerciale possa danneggiare il commercio di prossimità e del centro. Però siamo in una fase talmente avanzata che è difficile. Ci sono strumenti che sto analizzando per capire se in qualche modo siamo ancora in tempo per raddrizzare il tiro“.

Palasport, a Salis la richieta di un tavolo di confronto

Confcommercio – che a più riprese ha chiesto alla precedente amministrazione la lista dei negozi che avrebbero aperto nel Palasport, senza successo – ha invitato ad aprire un tavolo urgente di confronto tra Comune e categorie economiche e la realizzazione effettiva dei parcheggi deliberati, “condizione imprescindibile per garantire accessibilità.”

L’associazione ha annunciato inoltre che “in assenza di risposte e provvedimenti concreti da parte dell’Amministrazione, avvierà con i propri legali un approfondimento normativo, valutando ogni strada percorribile per la tutela del commercio cittadino e dei suoi lavoratori”.

Lo scontro a distanza tra Bucci e Cavo

Sulla galleria commerciale al Palasport il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, era stato tranchant: “Non è un centro commerciale, non è definito così ufficialmente . È un centro polifunzionale sportivo. E poi è roba del Comune, noi non c’entriamo più niente”. La dura posizione di Confcommercio? “Il presidente aprirà 13 ristoranti al Palasport, andate a chiederlo a lui. Significa che ha un interesse a farlo”.

A breve giro era arrivata la replica di Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio: “Ho acquisito insieme a due soci – Marco Pedrelli e Raffaele Timossi – 13 lotti di ristorazione nella marina del Waterfront – come già da me comunicato lo scorso anno a mezzo stampa – non già nel Palasport, cosa che Marco Bucci sa benissimo, ma cerca di strumentalizzare. Non intendo raccogliere: questione di stile”

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