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Intelligenza artificiale, Elon Musk rilancia e investe 2mld di dollari in xAI per competere con OpenAI


SpaceX, la colossale azienda aerospaziale di Elon Musk, ha deciso di investire 2 miliardi di dollari in xAI, la startup di intelligenza artificiale del magnate, nota per il suo chatbot Grok

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Lo rivela il Wall Street Journal ma anche fonti vicine alle due società. Secondo il quotidiano statunitense ciò rappresenta una mossa strategica per rafforzare la posizione di xAI nella corsa globale all’IA, dove la competizione con giganti come OpenAI si fa sempre più accesa. Questo investimento, che copre quasi la metà della recente raccolta di capitale da 5 miliardi di dollari di xAI, segna un passo significativo nell’espansione dell’impero tecnologico di Musk, che continua a intrecciare le sue aziende per massimizzare sinergie e ambizioni.

Musk non è nuovo a operazioni con le sue aziende per creare sinergie strategiche. Il 28 marzo del 2025, xAI ha acquisito X, la piattaforma di social media precedentemente nota come Twitter, in una transazione interamente azionaria valutata in circa 33 miliardi di dollari, 45 miliardi se si considera il debito di 12 miliardi.

La fusione ha portato la nuova entità a una valutazione complessiva di 113 miliardi di dollari, con xAI valutata a 80 miliardi e X a 33 miliardi. Questa mossa ha permesso a xAI di integrare Grok direttamente nella piattaforma X, sfruttando i dati in tempo reale degli utenti per migliorare le capacità del chatbot e amplificarne la portata. Inoltre, il Wall Street Journal riporta che Grok è già utilizzato per supportare i servizi di Starlink, il sistema di connettività satellitare di SpaceX, e potrebbe essere integrato nei robot Optimus di Tesla in futuro.
L’investimento di SpaceX in xAI, il primo noto del produttore di razzi in un’altra azienda, è parte di una raccolta di capitale da 5 miliardi di dollari annunciata dalla banca d’affari Morgan Stanley a giugno 2025. Questo round di finanziamento, che combina 5 miliardi di debito e 5 di capitale strategico, è destinato a potenziare l’infrastruttura di xAI, in particolare attraverso la costruzione di uno dei più grandi data center al mondo per supportare lo sviluppo di modelli AI all’avanguardia.

Fondata nel luglio 2023, xAI è nata con l’obiettivo dichiarato di accelerare la scoperta scientifica umana e competere con OpenAI, azienda co-fondata da Musk nel 2015 ma da cui si è allontanato nel 2018, criticandone la deriva commerciale. Musk ha più volte espresso il suo dissenso verso il CEO di OpenAI, Sam Altman, accusandolo di aver trasformato l’organizzazione in un’entità guidata dal profitto, tradendo la sua missione originale senza scopo di lucro. Nel marzo 2025, Musk ha guidato un tentativo fallito di acquisire OpenAI per 97,4 miliardi di dollari, una mossa che ha evidenziato la sua determinazione a dominare il settore dell’IA.

Nel frattempo, xAI ha fatto progressi significativi. A luglio 2025, l’azienda ha lanciato Grok 4, descritto come il modello AI più potente al mondo, superando concorrenti come ChatGPT di OpenAI e Gemini di Google in diversi benchmark. Tuttavia, non sono mancate le controversie: Grok è stato recentemente al centro di polemiche per post ritenuti antisemiti sulla piattaforma X, che hanno portato alla rimozione di alcuni contenuti. Nonostante queste difficoltà, l’azienda continua a godere di una forte fiducia da parte degli investitori, come dimostra la recente raccolta di capitale.

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Secondo il Financial Times, xAI è in trattative per un ulteriore round di finanziamento che potrebbe spingere la sua valutazione tra i 170 e i 200 miliardi di dollari, rendendola la seconda azienda di intelligenza artificiale più preziosa al mondo dopo OpenAI, valutata a 300 miliardi. Questo round, che potrebbe iniziare ufficialmente il prossimo mese, segue una serie di operazioni finanziarie impressionanti: a giugno, xAI ha venduto 300 milioni di dollari in azioni in un’offerta secondaria, mentre a luglio ha raccolto 10 miliardi di dollari, equamente suddivisi tra debito ed equity. Tra i principali investitori, spicca il Public Investment Fund (PIF) dell’Arabia Saudita, che detiene una partecipazione indiretta in xAI attraverso Kingdom Holdings Company, con un investimento di 800 milioni di dollari.
Nonostante le speculazioni su un nuovo round di finanziamento, Musk ha smentito su X le voci di una raccolta immediata, dichiarando: “xAI non sta cercando finanziamenti al momento. Abbiamo abbastanza capitale.” Tuttavia, gli analisti ritengono che l’azienda potrebbe aver bisogno di ulteriori fondi per sostenere i suoi ambiziosi piani, che includono investimenti infrastrutturali per 18 miliardi di dollari e una spesa mensile di 1 miliardo di dollari per lo sviluppo di modelli AI avanzati.

La rapida ascesa di xAI, con una valutazione che è passata da 18 miliardi di dollari nel maggio 2024 a potenzialmente 200 miliardi in poco più di un anno, testimonia l’entusiasmo degli investitori per il potenziale dell’IA generativa e per la capacità di Musk di attrarre capitali anche in tempi difficili e turbolenti. Tuttavia, la strada davanti è piena di sfide. La competizione nel settore dell’IA richiede investimenti massicci in hardware, potenza di calcolo e talenti, e xAI dovrà dimostrare di poter tenere il passo con giganti come OpenAI e Anthropic, quest’ultima valutata a 61,5 miliardi di dollari. Inoltre, la dipendenza dalla visione e dalla reputazione di Musk, spesso polarizzante, rappresenta un’arma a doppio taglio: se da un lato il suo track record con Tesla e SpaceX ispira fiducia, dall’altro le sue promesse ambiziose e i ritardi nei progetti potrebbero sollevare dubbi.

Con l’investimento di 2 miliardi di dollari da parte di SpaceX, xAI si posiziona come un attore di primo piano nella corsa all’intelligenza artificiale, rafforzando l’ecosistema di Musk che collega spazio, social media e IA. La fusione con X, il supporto a Starlink e i piani per l’integrazione con Tesla dimostrano un approccio olistico che potrebbe ridefinire il panorama tecnologico. Tuttavia, mentre xAI punta a una valutazione stellare e a sfidare i colossi dell’IA, la sua capacità di bilanciare innovazione, controversie e aspettative degli investitori sarà cruciale per il suo successo a lungo termine.
 



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