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Le proposte di Confartigianato per superare la monocultura dell’acciaio ex Ilva


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TARANTO – Sta per aprirsi la settimana cruciale – forse – per il destino del siderurgico di Taranto, ma Confartigianato Imprese prende posizione e invita l’amministrazione e la giunta comunale a una riflessione. 

“L’ex Ilva non è la madre di tutte le battaglie, migliaia di attività a Taranto soffocate dalla monocultura del’acciaio”, ha scritto in una lunga nota il segretario generale Fabio Paolillo. 

“Non è vero che con un ridimensionamento dell’acciaieria Taranto muore, per niente proprio, credeteci. C’è tutto un mondo, quello dell’artigianato, del commercio, dei servizi, del turismo vacanziero (balneare, culturale, enogastronomico ed esperienziale), della blue economy, della produzione agricola ed enogastronomica, con potenzialità economiche ed occupazionali eccezionali che viene trascurato, offuscato, frenato e soprattutto penalizzato da quel modello socio economico legato ancora alla monocultura dell’industria pesante, dal quale sembra nei fatti non ci si voglia staccare”, afferma Paolillo.

“Siccome si prospetta all’orizzonte un ennesimo autunno davvero complicato e pieno di incognite, come Confartigianato auspichiamo si possa procedere con decisione verso un impegno concreto a favore dello sviluppo e delle imprese, con una visione strategica che abbia come filo conduttore semplificazione, sostenibilità e rilancio dell’economia di vicinato, fissando però un cronoprogramma con delle priorità d’intervento, tra le tante, che vedano

nell’immediato: chiarezza sullo sviluppo urbanistico, con la necessità che il Pug sia flessibile ed orientato alla rigenerazione urbana e non al consumo di ulteriore suolo, vista la concreta possibilità che la città e gli interessi economici si spostino verso l’area del nuovo ospedale. Occorre invece procedere ad un piano complessivo di valorizzazione della Città Vecchia e del Borgo, gli strumenti ci sono, occorre procedere; un intervento costante sul decoro urbano, pulizia e sicurezza in tutte le strade della città, per riportare dignità e rispetto per coloro che vivono e popolano le nostre strade e per chi ci lavora; una revisione immediata della mobilità urbana e dei parcheggi che faciliti l’accesso e la circolazione in città riportando la cittadinanza, e non solo, a frequentare le nostre strade anche negli acquisiti; riduzione del peso e lentezza della burocrazia e revisione delle tariffe della fiscalità locale, TARI su tutte, ai massimi consentiti con un servizio assai approssimativo (non si offenda nessuno) nonostante l’introduzione (farsa?) della differenziata, sulla quale attendiamo tutti di capirci qualcosa; incentivazione reale e tangibile per le imprese già attive e per le nuove attività che intendono aprire nel tessuto urbano, attraverso una completa revisione del pessimo Piano strategico del commercio approvato dalla precedente amministrazione, che testimonia un completo disimpegno (basta leggerlo) nei confronti dei mercati e delle attività di vicinato; impegno vero sul contrasto alle attività svolte in modo abusivo ed illegale nei settori dell’artigianato e del commercio, per riportare alla legalità importanti settori economici che sono davvero stremati dalla concorrenza sleale. In questo anche i vigili urbani hanno dalla legge un importante ruolo di intervento che devono intensificare il più possibile; sviluppo del turismo: ci crediamo, la città deve crederci, ci sono tantissime altre realtà in Italia e nel mondo che hanno nemmeno un terzo delle risorse turistiche naturali e culturali di Taranto e si sostengono esclusivamente dal turismo”.

“Ed allora con il mare, le città d’arte, i nostri parchi e gravine, gli eventi culturali, quelli sportivi e le crociere, con una riqualificazione delle località marine, in sinergia con tutti gli altri comuni della provincia, perché – propone Paolillo – non provare a mettere a sistema le varie forme di turismo che possiamo offrire per dare ai nostri giovani ed ai nostri imprenditori una possibile alternativa economica su cui investire e lavorare”.

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“Noi come Confartigianato – conclude Paolillo – siamo pronti e disponibili, anche a luglio ad agosto, non c’è tempo da perdere, anzi occorre recuperare molta strada persa. Siamo disponibili al confronto con tutte le istituzioni, a dare una mano ed a metterci la faccia come sempre. Attendiamo quindi che il Sindaco Bitetti, che sappiamo essere uomo del fare, e la sua Giunta, coinvolga le maggiori organizzazioni di categoria (auspicando tavoli snelli e realmente rappresentativi) per avviare celermente il necessario confronto”.



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