Una risposta dura, diretta, ma anche aperta al dialogo, quella che nella serata di ieri il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha rivolto a Confartigianato, dopo il secondo comunicato dell’associazione di categoria sul caso dell’affidamento al massimo ribasso dell’appalto per la manutenzione dei cimiteri comunali, assegnato a una ditta campana. A essere messo in discussione da Confartigianato non era soltanto il criterio dell’aggiudicazione, ma anche l’assenza, secondo l’associazione, di un’adeguata tutela del tessuto imprenditoriale locale. Da qui l’invito rivolto direttamente al primo cittadino a intervenire. Una polemica che era andata avanti anche ieri, con un altro botta e risposta tra l’associazione datoriale di via Casale e l’assessore alle manutenzioni Marco Iapadre.
Il sindaco ha scelto di replicare attraverso un comunicato stampa diffuso nella tarda serata dall’ufficio stampa del Comune, intorno alle 22. Confartigianato lo aveva chiamato in causa in prima persona. Chiedendogli di impegnarsi in prima persona per trovare un punto di incontro. Ma Bandecchi, pur aprendo al confronto, non è stato tenero nei confronti di Confartigianato. Il tono è netto sin dall’incipit: “Non voglio aprire una guerra con nessuno, ma chiedo rispetto. Lo chiedo soprattutto quando noi, come Comune, applichiamo le norme. Lo facciamo perché, altrimenti, ci rompono le scatole in tutti i modi”.
“Confartigianato – ha proseguito Bandecchi – l’ha fatta fuori dal vasetto. Ci ha attaccato a testa bassa sull’assegnazione degli appalti, che peraltro non è una questione politica, ma gestionale. Se ne occupano i dirigenti e i funzionari comunali, che sono pagati per questo. Non spetta né al sindaco né agli assessori decidere chi si aggiudica una gara”.
Il sindaco Bandecchi: “Rilanciamo Terni con fatti concreti. Meno tasse, più servizi, attenzione al sociale”
Nel suo intervento, Bandecchi ha rivendicato con forza l’azione dell’amministrazione sul fronte dello sviluppo economico e della valorizzazione del territorio. “La nostra attenzione verso le imprese locali è nei fatti. Abbiamo diminuito la pressione fiscale, abbassato il costo dei servizi, rilanciato Terni e il suo territorio. Ci stiamo facendo il mazzo per rendere questa città più bella, attrattiva, funzionale e conveniente per chi vuole investire”, ha sottolineato.
Sul fronte del terzo settore, il primo cittadino ha difeso con determinazione la scelta di coinvolgere le cooperative sociali di tipo B, al centro di altre polemiche sollevate nei giorni scorsi. “Su questo punto trovo Confartigianato solo cattiva. Ritengo giusto che le istituzioni aiutino chi è in difficoltà. Le persone svantaggiate non vanno solo assistite, ma inserite nel mondo del lavoro, affinché possano sentirsi utili, socializzare ed essere produttive”.
Il sindaco ha anche difeso l’operato dell’assessore ai lavori pubblici Marco Iapadre, destinatario delle critiche di Confartigianato nel primo comunicato: “Trovo assurdo prendere di petto l’assessore Iapadre, che ha fatto bene a ricordare quanto questa amministrazione stia facendo anche sul piano sociale. La sua è una posizione che condivido e che rappresenta tutta la giunta”.
Il capogruppo di AP Verdecchia: “Massimo ribasso non è sempre sinonimo di risparmio. Servono linee guida condivise”
Nel corso della giornata di ieri era intervenuto anche Guido Verdecchia, capogruppo di Alternativa Popolare in Consiglio comunale, che ha cercato di riportare il confronto su binari istituzionali, avanzando una proposta di metodo.
“La gestione degli appalti pubblici è una delle sfide più delicate per un’amministrazione. Comprendo perfettamente le ragioni di chi, all’interno della giunta, pone l’accento sul contenimento della spesa. Tuttavia, dobbiamo chiederci: il risparmio garantito dal prezzo più basso è sempre un vantaggio per la collettività?”, ha affermato Verdecchia.
“L’esperienza ci insegna che spesso interventi realizzati con materiali scadenti o tecniche sbrigative comportano costose manutenzioni future. E un sistema che premia solo il ribasso rischia di penalizzare le imprese locali che puntano sulla qualità”. Il consigliere ha richiamato l’utilizzo del criterio dell’Offerta Economicamente Più Vantaggiosa previsto dal Codice dei Contratti Pubblici, che consente di bilanciare prezzo e qualità.
“Il mio è un invito formale al sindaco, alla giunta e alle forze politiche presenti in consiglio: lavoriamo insieme a delle linee guida chiare. Stabiliamo quando è opportuno dare priorità al miglior rapporto qualità/prezzo. Troviamo un equilibrio virtuoso che tuteli le finanze pubbliche e le nostre imprese”, ha concluso Verdecchia.
Apertura al confronto, ma fermezza sulle regole: la linea del sindaco
Bandecchi, pur mantenendo una linea ferma e rivendicando l’autonomia tecnica degli uffici, ha lasciato aperto uno spiraglio per il dialogo: “Se tutti stiamo al nostro posto, io non chiudo mai le porte al confronto. Non rinuncio a dire quello che penso, ma resto disponibile a dialogare”.
“Con gli assessori Iapadre e Maggi – ha annunciato – siamo pronti ad aprire un tavolo di confronto con le associazioni delle categorie produttive. Possiamo discutere di atti di indirizzo sugli appalti, ma sempre nel rispetto delle regole. Perché Bandecchi, come si sta dimostrando, le regole le rispetta”.
In un clima politico ancora teso, la posizione del sindaco segna un punto fermo nella vicenda: rispetto del quadro normativo, tutela dell’interesse pubblico, ma anche disponibilità al confronto con chi rappresenta il tessuto economico cittadino. Sarà ora il mondo produttivo a valutare se raccogliere l’invito o mantenere il braccio di ferro.
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