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Pnrr, a Bergamo chiusi il 42% dei progetti finanziati


Quattro anni di Pnrr e ancora uno per portare a termine i progetti finanziati. La data scolpita sulla pietra è quella del 30 giugno 2026. Era il 13 luglio 2021, quattro anni fa come oggi – quando il Consiglio dell’Unione europea ha dato esecuzione al maxi progetto di finanziamento attraverso il quale sono stati destinati all’Italia oltre 200 miliardi di euro (di cui 68,9 a fondo perduto).

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Bergamo è tra i comuni capoluogo che hanno ricevuto più finanziamenti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, grazie ai 257 milioni e 567.070,58 euro in arrivo dal Pnrr, ai quali si sommano altri 132 milioni e 846.089,56 euro stanziati da altri fondi e ulteriori 22 milioni e 860.900,52 euro del Comune, per una dote complessiva di 413 milioni e 274.060,66 euro. Senza contare le risorse stanziate per le grandi infrastrutture (treno per Orio, raddoppio Fs e nuova stazione), che sono in capo a Rfi.

In totale 57 progetti

A un anno dalla chiusura dei termini (salvo proroghe, che però al momento appaiono tutt’altro che scontate), l’amministrazione comunale ribadisce quanto già era stato affermato all’inizio dell’anno, ovvero tutti i 57 progetti in capo al Comune e finanziati con il Pnrr, saranno conclusi in tempo. Ad oggi sono 24, pari al 42%, quelli i cui lavori sono già terminati. Ad «abbassare» quella che oggi potrebbe sembrare una percentuale al di sotto della media nazionale, ci sono i maxi progetti sulla mobilità (Teb2 ed e-Brt) che da soli valgono oltre 300 milioni e i cui cantieri procedono nel rispetto dei cronoprogrammi. «Questi numeri dimostrano quanto siamo attenti al mantenimento delle tempistiche e al raggiungimento degli obiettivi che abbiamo nei confronti delle date del Pnrr – spiega la sindaca Elena Carnevali –. I Comuni, in generale, hanno avuto una grande capacità di attrarre e, dunque, di accedere a questi finanziamenti. Per questo, stiamo insistendo con la Commissione europea sul fatto che, essendoci dimostrati soggetti affidabili e credibili, vorremmo che anche nei prossimi anni venga mantenuto un rapporto diretto con i Comuni per poter accedere ai fondi». Risorse che al momento mancano, soprattutto per la gestione dei servizi che molte di queste opere andranno a generare, si pensi ad esempio, agli insegnanti per scuole e asili nido e agli autisti dei mezzi pubblici. «Quello della gestione è il tema centrale – prosegue la sindaca – insieme a quello di ricevere i finanziamenti in tempi congrui». Ad oggi, sui 257 milioni in arrivo dal Pnrr il Comune ha ricevuto il 59% dei finanziamenti. Nel frattempo l’Anci ha individuato anche altri settori, dall’abitare alla coesione, dalla transizione energetica alla questione idrica, fino all’edilizia scolastica, sui quali dal 2026 i fondi inizieranno a scarseggiare, anche se al momento «non ne sono previsti».

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Ma torniamo al peso dei finanziamenti Pnrr in città. Come detto, a fare la parte del leone è la mobilità con oltre 306 milioni (il 74,13% del totale), seguita dal comparto abitativo, per cui sono stati stanziati 28,6 milioni, e da quello di asili nido e scuole, per 27,5 milioni.

La nuova Gamec

Procede nei tempi il cantiere alla nuova Gamec nell’area dell’ex palazzetto dello sport (progetto finanziato dal Pnrr per 6 milioni sui 18 complessivi), dove lavorano una trentina di operai: «La parte più complicata di consolidamento delle fondazioni e del canale della roggia è terminata – spiega l’assessore alla Rigenerazione urbana Francesco Valesini –. Sono partiti i lavori in elevato ed entro agosto si chiuderà il tetto. In autunno partiranno i lavori della parte interna». Settimana prossima la Giunta sarà chiamata ad approvare il progetto esecutivo della piazza, «un passaggio importante –aggiuge Valesini –, per arrivare al conferimento dell’incarico all’azienda appaltatrice. Con Gamec è in corso anche un lavoro anche sulla definizione della gestione sia della parte culturale che di quella commerciale».

Il complesso di Sant’Agata

Il proseguimento dei lavori di ristrutturazione dell’ex monastero di Sant’Agata è possibile grazie al finanziamento di quasi 7,8 milioni di euro: verranno realizzati appartamenti a canone contenuto per l’insediamento di giovani e giovani coppie. «Soni conclusi gli interventi che hanno portato alla nuova riconfigurazione della distribuzione del carcere e si sta completando il rifacimento del tetto», ha detto Valesini. Dopodiché si proseguirà con impianti e finiture interne.

Asili nido e scuole

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«Entro settembre saranno attivi gli asili nido di Malpensata, Boccaleone e Valtesse», assicura l’assessore ai Lavori pubblici Ferruccio Rota. «I lavori alla scuola Mazzi-Calvi sono pressoché conclusi – aggiunge –, mentre alla Scuri, dove c’è stato un problema sulla bonifica del terreno, hanno avuto un’accelerazione significativa e ora si sta recuperando il tempo perduto. La ristrutturazione parziale della Donadoni è quasi completata, così come la mensa De Amicis alla Celadina».

Case popolari e impianti sportivi

Entro fine anno saranno terminati anche i lavori gli edifici di residenze popolari in piazzale Visconti, al Villaggio degli Sposi, per i quali il finanziamento del Pnrr ammonta a 12,9 milioni, «mentre gli interventi agli impianti sportivi sono tutti già terminati e anche la pista ciclabile da Stezzano a via San Bernardino in fase di conclusione», conclude Rota.



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