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Molti genitori si stanno chiedendo se, nel 2025, sia previsto un bonus baby sitter per il quale presentare la domanda online, come avviene per altre agevolazioni alle famiglie. Scorrendo le pagine dell’Inps, si può accertare che, al momento, non vi siano incentivi attivi alla natalità del 2025, intesi come sostegni del governo per l’acquisto di servizi all’infanzia forniti da specialisti o centri abilitati. 

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Tuttavia, appena pochi mesi fa era stato presentato l’emendamento alla legge di Bilancio 2025 di introduzione di un sostegno alle spese per i neonati. E non mancano gli aiuti alternativi, provenienti da alcune regioni. Ecco, dunque, quali sono le opportunità da sfruttare in alternativa al bonus baby sitter 2025.

Come funziona il bonus baby sitter 2025

Il bonus baby sitter è un sostegno economico, già introdotto nei periodi di pandemia da Covid-19 dal decreto “Cura Italia” (D.l. 18/2020) e poi riproposto da misure successive (D.l. 34/2020 e  41/2021), al fine di supportare economicamente i genitori nella gestione dei figli durante le fasi del lockdown. L’agevolazione comprendeva una pluralità di servizi, anche inerenti la didattica a distanza. L’utilizzo dell’incentivo non imponeva, dunque, l’acquisto di servizi per la sola infanzia.  

La misura consisteva in un sostegno dell’importo di 600 euro, poi aumentato a 1.200 euro, che i genitori potevano richiedere durante i periodi di impossibilità di accesso fisico alle scuole a causa della pandemia. 

Domanda online bonus baby sitter: chi può presentarla

La modalità di erogazione del bonus baby sitter avveniva per mezzo del Libretto di Famiglia Inps dopo presentazione della domanda online sul portale dell’istituto. Una circolare operativa dell’Inps ammetteva alla richiesta del bonus baby sitter anche i nonni, gli zii e gli altri parenti dei minori in questione, purché non conviventi. Tuttavia, dopo i pagamenti degli anni 2020 e 2021, l’aiuto non è stato più riproposto.

Di recente, un nuovo bonus baby sitter è stato suggerito come emendamento alla legge di Bilancio 2025 da Elena Bonetti, già ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia e attualmente deputata alla Camera per Azione. Di questa proposta, tuttavia, non se n’è fatto nulla. In ambito di genitorialità e maternità, infatti, la legge di Bilancio 2025 ha puntato a potenziare gli incentivi già esistenti e a introdurre un bonus bebè di 1.000 euro per i nuovi nati

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Chi può usufruire del bonus baby sitter 2025

Nelle previsioni dell’emendamento alla legge di Bilancio di quest’anno, il bonus baby sitter 2025 avrebbe dovuto funzionare come un sostegno economico destinato alle famiglie con bambini fino a 12 mesi di età. Inoltre, la misura prevedeva l’erogazione di un contributo di 200 euro al mese al fine di coprire le spese per i figli per una durata massima di 12 mesi. 

La modalità di erogazione del beneficio avrebbe dovuto ricalcare la procedura, già sperimentata nella prima versione del bonus baby sitter, dei voucher elettronici accreditati nel Libretto di Famiglia Inps

In un’ottica di trasparenza delle spese effettuate, i genitori avrebbero dovuto pagare le baby sitter e gli erogatori di servizi educativi integrativi, come nidi familiari e spazi gioco per neonati, proprio con i voucher. I buoni, a loro volta, avrebbero assicurato anche la regolarità retributiva e contributiva dei fornitori dei servizi per l’infanzia. 

Requisiti da possedere per il bonus baby sitter 2025

La proposta del sostegno a copertura delle spese per i neonati delineava anche i requisiti richiesti per la domanda. Le famiglie con neonati entro i 12 mesi – al momento della richiesta o della fruizione dell’agevolazione – avrebbero potuto richiedere il bonus baby sitter se in possesso di un ISEE 2025 entro i 40.000 euro. L’emendamento, inoltre, richiedeva che entrambi i genitori fossero lavoratori alle dipendenze (anche come collaboratori) o autonomi, purché attivi. 

L’eventuale stato di disoccupazione o inoccupazione di almeno uno dei due genitori avrebbe comportato la decadenza dal beneficio. Infine, la proposta inseriva tra i requisiti quello della residenza in Italia del genitore richiedente e del figlio. I cittadini extracomunitari avrebbero potuto fare domanda del sostegno se in possesso di un permesso di soggiorno valido.

Dove verificare sul portale Inps l’esistenza del bonus baby sitter 2025

Nel caso in cui fosse stato istituito un nuovo sostegno alla natalità, la richiesta sarebbe stata presentata in modalità telematica, utilizzando il sistema già sperimentato nel periodo di pandemia. Sul portale dell’Inps è possibile prendere visione di come inviare la domanda online del bonus baby sitter, accedendo con: 

  • Spid;
  • Carta di Identità Elettronica (CIE);
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS), 

Eventuali aggiornamenti circa la possibilità di presentare la domanda del bonus baby sitter 2025 sono presenti nelle sezioni “Inps Comunica” e “Notizie”. Dell’eventuale istituzione di un nuovo aiuto per l’infanzia se ne parlerebbe in queste pagine, all’interno delle quali è possibile: 

  • leggere tutte le informazioni relative alla misura e ai requisiti richiesti;
  • verificare il funzionamento del Libretto Famiglia Inps;
  • reperire il link della piattaforma online utile all’invio della domanda. 

Come presentare domanda online del bonus baby sitter 2025

Per le precedenti misure di sostegno, l’Inps ha pubblicato una guida che fornisce tutte le informazioni, passo passo, sulla presentazione della domanda online del bonus. Entrando nello specifico, dopo aver fatto l’accesso occorre entrare nella sezione “Bonus baby Sitting” dal Menu del portale dedicato alle “Domande di prestazione a sostegno del reddito” e cliccare sul tasto “Nuova domanda”. 

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Di seguito, la piattaforma chiede di scegliere per quale tipologia di servizio si presenti la richiesta (Bonus baby sitter o Servizi integrativi per l’infanzia), prima dell’immissione dei dati anagrafici e dei recapiti del genitore richiedente. In caso di genitore unico, è necessario spuntare la relativa casella. Il sistema, successivamente, passa al form dei dati del figlio, ovvero del soggetto a favore del quale si richiede il bonus baby sitter. 

Eventuali situazioni di affido preadottivo o disabilità sono da indicare successivamente. Dopo l’inserimento dei dati anche dell’altro genitore, la piattaforma chiede di immettere le informazioni sulla situazione lavorativa di entrambi i genitori, l’importo del voucher per il quale si fa richiesta e le informazioni sulla struttura che fornisce i servizi integrativi per l’infanzia. 

Come verificare l’esistenza di bonus baby sitter 2025

Si può notare che le risorse stanziate dalle Regioni coprono, anche adeguatamente, l’assenza di un vero e proprio bonus baby sitter a livello nazionale. La risposta a bandi o ad avvisi che prevedono la possibilità di richiedere un voucher a copertura dei servizi di baby sitting o per partecipare a centri estivi dei bimbi da zero a tre anni, rappresenta la strada più agevole per ottenere un sostegno. 

È utile, pertanto, controllare periodicamente sul portale della propria Regione o su quello del Comune di residenza, l’esistenza o l’uscita di bandi per l’assegnazione di voucher per l’infanzia. Molte amministrazioni offrono anche la possibilità di iscriversi a delle newsletter per rimanere sempre aggiornati sulle ultime novità in tema di aiuti alle famiglie. 

Bonus baby sitter 2025, il sostegno residenti nel Lazio

A prescindere delle istituzioni di bonus per le famiglie in vigore nel 2025, disciplinati dalla stessa legge di Bilancio a favore della natalità – quali, ad esempio, il bonus 1.000 euro per i nuovi nati nel 2025, il bonus asilo nido, l’Assegno Unico Universale e il congedo parentale – anche le Regioni sono scese in capo con aiuti propri, da destinare alle famiglie nel sostenimento delle spese per i bambini. 

La Regione Lazio prevede la possibilità di richiedere, sulla propria piattaforma “E-Family”, un Buono baby sitting per i figli fino a 12 anni di età. Il sostegno è modellato sul primo incentivo statale del decreto “Cura Italia” e si concretizza in un voucher da utilizzare per l’acquisto di servizi a favore dell’infanzia.

Ciascuna famiglia può richiedere fino a 3.000 euro all’anno di sostegno, da usare per la copertura di 300 ore di servizi di baby sitting domestici attivati nel rispetto della normativa sul lavoro. Tra i requisiti elencati dal bando regionale, figura l’ISEE minorenni entro i 20.000 euro. 

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Bonus 2025, in Lombardia il rimborso per la baby sitter

A settembre 2024, la Regione Lombardia ha attivato il programma “Lombardia per le donne”, all’interno del quale figurano misure e incentivi per le donne che vogliano rientrare nel mondo del lavoro ma risultino penalizzate da carichi di cura, quali la nascita di un figlio. 

Il bonus si concretizza in un rimborso fino a 400 euro al mese, per la durata di 12 mesi (4.800 euro totali), da utilizzare a copertura delle spese sostenute per assumere una baby sitter, un educatore o un assistente familiare, tutti con contratti regolari. Il bonus baby sitter Lombardia richiede il rispetto di determinati requisiti reperibili all’interno del bando. Infatti, nell’avviso si legge che il sostegno è destinato alle donne: 

  • residenti o domiciliate nel territorio della regione;
  • occupate, con contratto a tempo pieno o part time, a tempo indeterminato o comunque con un rapporto di lavoro parasubordinato, con partita Iva o titolari di impresa individuale;
  • con figli fino a 14 anni di età o fino a 18 anni con disabilità;
  • che utilizzino il Libretto di famiglia per acquistare prestazioni di baby sitting, educazione, assistenza e cura. 

Per presentare la domanda è necessario entrare nella piattaforma del portale istituzionale della Regione Lombardia, seguendo il percorso Bandi > Istruzione, Formazione e Lavoro > Lavoro e Occupazione > Lombardia per le donne – Voucher servizi di cura e cliccare sul tasto “Fai domanda”. 

Bonus baby sitter 2025 Veneto, fino a 1.300 euro per minore

Anche la Regione Veneto ha attivato, con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1312 del 14 novembre 2024, il Voucher Servizi Prima Infanzia. La misura assicura un contributo a copertura delle spese per l’acquisto di servizi di assistenza per i figli da zero a tre anni di età.

Il sostegno varia da un minimo di 900 a un massimo di 1.300 euro per ciascun figlio, a seconda dell’ISEE della famiglia, da rideterminare nel “Fattore famiglia” tenendo conto anche della specifica situazione familiare. Pertanto, nel calcolo del valore reddituale devono essere compresi anche altri fattori, quali ad esempio il numero componenti a carico, la presenza di disabili, anziani o di un solo genitore.

Per inviare la domanda è necessario rivolgersi al proprio Comune di residenza oppure consultare la Direzione Servizi Sociali della Regione Veneto. 

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Bonus baby sitter 2025, l’esperienza della Liguria

Un anno fa, la Giunta della Regione Liguria aveva stanziato 7 milioni di euro per sostenere le famiglie nell’assunzione di baby sitter. La misura è ancora attiva e assegna voucher del valore di 350 euro al mese per un massimo di 12 mesi. Si può fare domanda fino al 31 dicembre 2025 o entro la fine delle risorse.

Il rimborso delle spese può avvenire anche retroattivamente, a partire da quelle sostenute dal 1° gennaio 2024. Per la presentazione della domanda occorre accedere con Spid o Carta di Identità Elettronica (CIE) alla piattaforma della Regione (Bandi Filse Regione Liguria), seguendo poi il percorso per l’”Avviso pubblico rivolto alle famiglie liguri per l’erogazione di bonus badanti V edizione e Baby sitter IV edizione”. 

Domande FVG bonus baby sitter 2025, cosa c’è da sapere

Anche la Regione Friuli Venezia Giulia ha attivato tutta una serie di sostegni per le famiglie al fine di coprire le spese per la prima infanzia e abbattere le rette. Il periodo al quale far riferimento nella domanda è l’anno educativo 2025-2026. Si tratta di una dote, da destinare alle famiglie per la frequenza dei figli da 3 mesi a tre anni a nidi, servizi educativi domiciliari, spazi gioco, centri per bambini e genitori e servizi sperimentali. 

La domanda del nuovo anno educativo è già partita il 31 marzo 2025 e si è conclusa il 31 maggio 2025. Le istanze presentate in questo arco di tempo risultano già accettate purché rispettino i requisiti richiesti nel bando. 

Le domande presentate dal 1° giugno 2025 vengono inserite in un elenco di attesa e accolte in base alla disponibilità delle risorse. Per la domanda online è necessario accedere alla sezione “Servizi per la prima infanzia: abbattimento rette anno educativo 2025/2026” del sito della Regione FVG.



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