Le BCC di Lazio, Umbria e Sardegna continuano a crescere e investire nei territori
Anche nel 2024 salgono impieghi, raccolta, patrimonio, grazie a una più che positiva redditività, a conferma del solido radicamento territoriale esercitato dalle 13 BCC FederLUS.
Tutto ciò è stato evidenziato oggi a Cagliari nel corso dell’Assemblea di FederLUS, la Federazione delle BCC del Lazio, Umbria, Sardegna.
Dopo l’Assemblea, focus sul contrasto all’usura, con la partecipazione delle autorità istituzionali locali e dei soggetti pubblici e privati attivi in questo campo, confermando come il credito cooperativo rimanga attore impegnato a tutela dei più vulnerabili.
Il credito cooperativo rafforza sempre più il suo ruolo di partner creditizio e mutualistico a sostegno del territorio, con un’azione mirata per lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali di riferimento.
È quanto emerge dai numeri relativi al bilancio d’esercizio 2024, approvati dall’Assemblea annuale della FederLUS, la Federazione delle Banche di Credito Cooperativo del Lazio Umbria Sardegna, tenutasi oggi a Cagliari, che ha visto la presenza dei Presidenti e dei Direttori Generali delle 13 BCC associate.
Al 31 dicembre 2024, le 13 BCC FederLUS contano 327 sportelli, a presidio del territorio e contrasto della desertificazione bancaria, 2.440 dipendenti, saliti del 2,5% e 96.760 soci, cresciuti dell’1,8% a testimonianza del radicamento territoriale delle banche cooperative e del loro ruolo di prossimità alla cittadinanza.
L’andamento economico-patrimoniale ha mostrato una performance solida e più che positiva. Il sostegno all’economia locale è confermato dalla crescita dei finanziamenti a famiglie e imprese, che hanno raggiunto i 14,8 miliardi di euro (+2%). È aumentata anche la raccolta allargata, che ha toccato i 24,1 miliardi (+7%).
Con un margine di intermediazione salito del 9%, la dinamica della redditività e dei costi ha prodotto un utile di esercizio complessivo di 367 milioni di euro (+105%) destinato, come da statuto delle banche di credito cooperativo, principalmente al rafforzamento del patrimonio e a sostenere le attività sociali e di beneficenza del territorio. Il patrimonio netto delle 13 BCC FederLUS è salito a 2 miliardi, facendo registrare una crescita del 23,6%.
Di conseguenza, le BCC FederLUS hanno potuto rafforzare la propria solidità patrimoniale: il CET1 ratio medio è salito dal 22,2% al 26,1%, il Total Capital Ratio dal 23,3% al 27,7%, risultando tutti largamente superiori ai requisiti prudenziali minimi richiesti.
Nell’esercizio delle loro funzioni, le BCC hanno potuto contare sul supporto della Federazione BCC Lazio Umbria Sardegna, che ha proseguito la sua missione al servizio delle BCC stesse, a seguito della costituzione, nel 2019, dei gruppi bancari cooperativi, Gruppo BCC ICCREA e Cassa Centrale: la mutualità, a presidio e sviluppo dei requisiti cooperativi delle BCC socie; la sfera tecnico-identitaria, attraverso specifiche attività di formazione e promozione dei valori storici del credito cooperativo, di produzione di studi, ricerche e convegni e attività di supporto comunicazionale. In quest’ultimo ambito, FederLUS ha sviluppato molteplici progetti volti alla crescita cooperativa delle BCC socie, dal campo dell’educazione finanziaria per giovani e anziani, alla managerialità femminile e parità di genere, sino alla promozione della sostenibilità e al supporto per lo sviluppo delle associazioni mutualistiche ETS in campo socio-sanitario per i soci delle BCC.
“Come dimostrano i numeri approvati oggi, pur in un contesto generale sempre più instabile e complesso, il credito cooperativo di Lazio, Umbria e Sardegna, facendo leva sui suoi valori e sulle capacità di sana e corretta gestione, è riuscito a ben operare e a raggiungere risultati significativi, che hanno permesso da una parte di sostenere il territorio, anche dal punto di vista solidaristico, contribuendo allo sviluppo socio-economico, e dall’altra di rafforzare la stabilità delle banche e degli assetti patrimoniali”, ha commentato Maurizio Longhi, Presidente della FederLUS.
“Il 2024 è stato un anno particolarmente intenso anche per la Federazione delle BCC del Lazio, Umbria, Sardegna, con un’importante attività di presidio mutualistico, elaborazione progettuale e rafforzamento identitario; un percorso, avviato già da qualche anno, che ha portato FederLUS a essere sempre più percepita come fulcro associativo di dialogo, ascolto e confronto, ed elemento centrale per riportare in sede nazionale le istanze territoriali, in un rapporto costante con Federcasse e le altre Federazioni locali”, ha aggiunto Longhi.
Il convegno contro l’usura
Al termine dell’Assemblea FederLUS, si è tenuto un focus sulle azioni di contrasto dell’usura, con il coinvolgimento dei soggetti pubblici e privati impegnati in questo campo, tra cui le BCC.
Il reato dell’usura, perseguito dal Codice penale, è ancora molto diffuso sul territorio, con rilevanti impatti su famiglie, imprese ed economia in generale. La criminalità utilizza l’usura come strumento per riciclare denaro, controllare il territorio e soggiogare gli imprenditori. In questo contesto, un’efficace azione di contrasto prevede un approccio integrato tra forze dell’ordine, fondi di solidarietà, associazioni e centri antiusura per il supporto legale e psicologico. Tuttavia, nonostante gli interventi legislativi e i progressi effettuati, oggi permangono criticità legate alla paura di denunciare, alla lentezza dei procedimenti giudiziari e alla difficoltà di accesso al credito, specie per le piccole imprese.
Per questo, occorre rafforzare la prevenzione, promuovere un sistema bancario più inclusivo e accrescere la tutela delle vittime.
In questo ambito, le banche di credito cooperativo, in collegamento con le Fondazioni Caritas e i Confidi, svolgono un ruolo utile nel contrasto all’usura, specie nelle aree economicamente e socialmente più fragili sia in una logica preventiva sia a supporto concreto alle vittime.
Nate oltre 140 anni fa, in un’Italia povera e arretrata, proprio per supportare la popolazione più debole e per contrastare l’usura dilagante, le BCC sono aperte alle famiglie in difficoltà economica, ai piccoli imprenditori, agli artigiani e a tutti coloro che sono stati esclusi dal sistema bancario tradizionale, e quindi più vulnerabili. In particolare, le BCC sono impegnate a offrire accesso al credito legale ai soggetti deboli e più a rischio usura, nonché a promuovere l’educazione finanziaria, aiutando le persone a gestire meglio il denaro, evitare il sovraindebitamento e comprendere i pericoli dell’usura, operare con Fondazioni antiusura e associazioni del territorio, per individuare situazioni a rischio.
In coerenza alla loro mission, infatti, le BCC partecipano attivamente alle iniziative previste dalla Legge 108/1996 contro l’usura, attraverso convenzioni con le Fondazioni Caritas e i Confidi, che forniscono garanzie per l’accesso al credito a soggetti non bancabili, erogazione di finanziamenti a tasso agevolato, destinati a persone segnalate da enti antiusura o a rischio di esclusione finanziaria, partecipazione a fondi pubblici di prevenzione, come il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze .
Il convegno, dopo l’apertura dei lavori da parte del Presidente FederLUS, Maurizio Longhi, ha visto i saluti istituzionali di Emanuele Cani, Assessore regionale dell’Industria, poi l’intervento del Prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, del Maggiore del Comando Provinciale Carabinieri Cagliari Simone Anelli.
La parte centrale del convegno è stata dedicata al ruolo delle Fondazioni, con gli interventi di don Marco Lai, Presidente Fondazione antiusura Sant’Ignazio da Laconi di Cagliari, Giustino Trincia, Direttore della Caritas Diocesana di Roma, Luciano Gualzetti, Presidente Consulta Nazionale Antiusura. Al termine ha preso la parola don Antonio Coluccia, sacerdote impegnato nelle periferie romane nel contrasto alla criminalità.
È seguita una tavola rotonda, coordinata da Sergio Gatti, Direttore Generale Federcasse, sull’esperienza del credito cooperativo contro l’usura, con l’intervento di Giuseppe Murgia, Direttore Generale della BCC di Cagliari, Francesco Manganaro, Direttore Generale della BCC dei Castelli Romani e Tuscolo, Rocco Masullo, Direttore Generale della BCC di Nettuno.
Ha chiuso i lavori il Presidente della BCC di Cagliari, Aldo Pavan.
“Le BCC, per loro natura e statuto, operano secondo i principi mutualistici e di responsabilità sociale, dedicando una particolare attenzione alle fasce della popolazione più vulnerabili. Per questo, sono degli attori utili nel contrasto all’usura, nel supporto alla legalità e alla tenuta sociale, svolgendo un’azione complementare a quella delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni antiusura”, ha commentato il Presidente Longhi.
“Proprio per la gravità e diffusione di questo fenomeno, FederLUS in collaborazione con la BCC di Cagliari, ha deciso di dedicare un focus di aggiornamento, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza dell’attività preventiva e di contrasto. Oggi più che mai, alla luce dell’aumento della povertà e degli squilibri economici, è necessario investire di più, promuovere e progettare percorsi di informazione e di educazione finanziaria per i cittadini, e dialogare costantemente con istituzioni pubbliche e soggetti privati., ha concluso Longhi.
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