Le Banche di Credito Cooperativo di Lazio, Umbria e Sardegna continuano a crescere e a investire nei territori di riferimento, rafforzando il proprio ruolo come partner creditizio e mutualistico per lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali.
I numeri confermano questa solidità: al 31 dicembre 2024, le 13 BCC federate in FederLUS contano 327 sportelli, 2.440 dipendenti (+2,5%) e 96.760 soci (+1,8%). La crescita dei finanziamenti a famiglie e imprese ha raggiunto i 14,8 miliardi di euro (+2%), mentre la raccolta allargata si è attestata a 24,1 miliardi (+7%). Il margine di intermediazione è salito del 9%, portando a un utile d’esercizio complessivo di 367 milioni di euro (+105%), destinato principalmente al rafforzamento patrimoniale e alle attività sociali e benefiche. Il patrimonio netto è aumentato a 2 miliardi di euro (+23,6%), con un CET1 ratio medio salito dal 22,2% al 26,1% e un Total Capital Ratio dal 23,3% al 27,7%, valori ampiamente superiori ai requisiti prudenziali.
“Come dimostrano i numeri approvati oggi, pur in un contesto generale sempre più instabile e complesso, il credito cooperativo di Lazio, Umbria e Sardegna, facendo leva sui suoi valori e sulle capacità di sana e corretta gestione, è riuscito a ben operare e a raggiungere risultati significativi, che hanno permesso da una parte di sostenere il territorio, anche dal punto di vista solidaristico, contribuendo allo sviluppo socio-economico, e dall’altra di rafforzare la stabilità delle banche e degli assetti patrimoniali”, ha commentato Maurizio Longhi, presidente della FederLUS.
“Il 2024 è stato un anno particolarmente intenso anche per la Federazione delle BCC del Lazio, Umbria, Sardegna, con un’importante attività di presidio mutualistico, elaborazione progettuale e rafforzamento identitario; un percorso, avviato già da qualche anno, che ha portato FederLUS a essere sempre più percepita come fulcro associativo di dialogo, ascolto e confronto, ed elemento centrale per riportare in sede nazionale le istanze territoriali, in un rapporto costante con Federcasse e le altre Federazioni locali”, ha aggiunto Longhi.
Al termine dell’assemblea, il focus si è spostato sul contrasto all’usura, tema che vede coinvolti soggetti pubblici e privati, tra cui le stesse BCC. Il Prefetto di Cagliari, Giuseppe Castaldo, ha annunciato l’istituzione di un Osservatorio permanente provinciale contro l’usura nella sede di Palazzo Viceregio: “All’Osservatorio parteciperanno tra gli altri anche Abi, Camera di Commercio e Fondazione antiusura Sant’Ignazio da Laconi. Si tratta di un organismo aperto alla partecipazione anche delle associazioni e di chi è operativo in questa lotta, come anche dei dirigenti scolastici, con i programmi formativi nelle scuole; è mio intendimento promuovere la realizzazione di un vademecum regionale. Sarà il primo atto, anche per fare capire in maniera molto chiara, come sfuggire a questa morsa sommersa. I numeri delle richieste di intervento non sono altissimi. Ma sono tanti quelli che per paura e vergogna non si rivolgono alle forze dell’ordine”.
Nel 2022 le richieste di aiuto nella provincia di Cagliari sono state 3; stessa cifra per il 2023, sei nel 2024 e solo una nel 2025. “Ma sono tanti quelli che per paura e vergogna non si rivolgono alle forze dell’ordine. Le denunce sono poche e tardive, ma questo non significa che il fenomeno non esista. Nei giorni scorsi abbiamo firmato un protocollo che prevede una serie di interventi con iniziative nelle scuole. Anche perché i ragazzi, anche a causa del vizio del gioco, possono essere potenziali vittime”, ha spiegato Castaldo.
Le BCC, nate per supportare le fasce più fragili della popolazione, confermano così la loro missione storica contro l’usura, favorendo l’accesso al credito legale, sostenendo le famiglie e i piccoli imprenditori spesso esclusi dal sistema bancario tradizionale. In coerenza con la Legge 108/1996, le BCC partecipano a fondi pubblici per la prevenzione dell’usura, stipulano convenzioni con Fondazioni Caritas e Confidi, erogano finanziamenti agevolati e promuovono programmi di educazione finanziaria per sensibilizzare i cittadini sui rischi del sovraindebitamento.
“Le BCC, per loro natura e statuto, operano secondo i principi mutualistici e di responsabilità sociale, dedicando una particolare attenzione alle fasce della popolazione più vulnerabili. Per questo, sono degli attori utili nel contrasto all’usura, nel supporto alla legalità e alla tenuta sociale, svolgendo un’azione complementare a quella delle istituzioni pubbliche e delle organizzazioni antiusura”, ha commentato Longhi.
“Proprio per la gravità e diffusione di questo fenomeno, FederLUS in collaborazione con la BCC di Cagliari, ha deciso di dedicare un focus di aggiornamento, con l’obiettivo di sottolineare l’importanza dell’attività preventiva e di contrasto. Oggi più che mai, alla luce dell’aumento della povertà e degli squilibri economici, è necessario investire di più, promuovere e progettare percorsi di informazione e di educazione finanziaria per i cittadini, e dialogare costantemente con istituzioni pubbliche e soggetti privati”, ha concluso Longhi.
Il convegno ha visto, oltre agli interventi istituzionali, le testimonianze di don Marco Lai, presidente della Fondazione antiusura Sant’Ignazio da Laconi, Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, Luciano Gualzetti, presidente della Consulta Nazionale Antiusura e don Antonio Coluccia. Ha chiuso i lavori il presidente della BCC di Cagliari, Aldo Pavan.
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