La nuova TAC installata a Cavalese – un tomografo a 128 strati dotato di tecnologie avanzate e funzionalità innovative – sostituisce un’apparecchiatura del 2012 ed è dotata di telecamera 3D per la centratura automatica del paziente, oltre a sofisticati pacchetti software per esami cardiovascolari, polmonari, cerebrali, addominali e odontoiatrici. È inoltre integrata con il sistema di refertazione centralizzata che consente la lettura e l’analisi delle immagini anche da altre sedi della rete radiologica aziendale. Il costo complessivo per l’acquisto dell’apparecchiatura è stato di oltre 445mila euro, interamente finanziato con fondi PNRR. A questi si aggiungono circa 20mila euro per i lavori di adeguamento dei locali, anch’essi coperti dal finanziamento. Il totale dell’investimento è pari a 465mila euro.
Oltre alla nuova TAC l’ospedale ha acquisito anche una nuova apparecchiatura per radiologia convenzionale digitale che ha sostituito un impianto attivo fin dai primi anni 2000. Il sistema, dotato di due detettori digitali e software dedicati, consente l’esecuzione di esami toraco-scheletrici e in ortostasi, migliorando la qualità dell’immagine e l’efficienza del servizio. L’apparecchiatura è integrata con il sistema aziendale che garantisce la refertazione anche da sedi diverse rispetto a quella di esecuzione. Il costo dell’impianto è stato di 157mila euro a cui cui si aggiungono 20mila euro per i lavori di adeguamento dei locali. Anche in questo caso l’intera spesa di 177mila euro è stata coperta dai fondi PNRR.
«Grazie a questi importanti investimenti tecnologici – ha evidenziato la direttrice della radiologia Francesca Paganelli – potrà migliorare in modo significativo il lavoro quotidiano dei medici e dei tecnici, con ricadute dirette sulla qualità dell’assistenza ai pazienti. La nuova TAC ci consente di effettuare diagnosi più rapide, più accurate e più sicure. L’innovazione tecnologica migliora non solo la qualità delle immagini, ma anche l’efficienza complessiva del percorso diagnostico, con benefici concreti per i cittadini».
«L’installazione della nuova TAC e della nuova apparecchiatura radiologica – ha dichiarato il direttore generale Ferro – rientra in un piano più ampio di potenziamento tecnologico della rete ospedaliera territoriale. Cavalese è un presidio strategico non solo per il territorio e i turisti che qui gravitano, ma anche in prospettiva futura, in vista delle Olimpiadi 2026, che richiederanno capacità di risposta sia in ambito emergenziale sia di prevenzione. In questi mesi stiamo lavorando su più fronti, non solo dal punto di vista tecnologico e infrastrutturale, ma anche sul piano delle risorse umane. Oggi possiamo contare su quattro nuovi tecnici di radiologia, un risultato importante che ci permette di rilanciare anche la risonanza magnetica, che contiamo di riattivare da settembre. Un altro elemento fondamentale – ha concluso Ferro – è il rapporto di grande collaborazione con le autorità locali. Grazie alla sinergia con la Provincia e il Comune di Cavalese oggi abbiamo a disposizione una struttura nel centro del paese per ospitare temporaneamente il personale, in aggiunta alla nostra foresteria aziendale. Stiamo lavorando anche per attrarre i giovani della valle verso le professioni sanitarie, perché è da qui che passa il futuro della nostra sanità».
«La presenza dei sindaci oggi qui, insieme al Procurador e ai consiglieri provinciali della zona – ha dichiarato l’assessore Mario Tonina – è un segnale forte del legame della comunità locale con l’ospedale di Cavalese. Li ringrazio per questo sostegno e dico grazie anche ai primari, ai medici e a tutto il personale per il grande lavoro che svolgono quotidianamente; desidero ribadire con forza che per la Provincia gli ospedali territoriali sono una risorsa fondamentale perché garantiscono servizi sanitari di qualità, rappresentano eccellenze cliniche e sono un punto di riferimento per cittadini e turisti. L’inaugurazione della nuova TAC, resa possibile grazie ai fondi del PNRR, è un segnale concreto di attenzione verso il territorio e della volontà di mettere a disposizione dei professionisti strumenti diagnostici all’avanguardia. Questo ci consente di essere competitivi, di rispondere in modo tempestivo ai bisogni di salute e di dare piena attuazione alla nostra Autonomia speciale, con senso di responsabilità e visione». Infine, da parte dell’assessore, la conferma che «anche in questo assestamento di bilancio saranno stanziate risorse dedicate al personale delle professioni sanitarie: presenteremo un emendamento specifico per sostenere e valorizzare il lavoro di chi opera nella sanità trentina. È sempre più difficile trovare professionisti, ma dobbiamo essere noi, come istituzioni, a trasmettere motivazione e senso di vocazione, soprattutto ai giovani».
Service video a cura dell’Ufficio stampa Pat disponibile qui.
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