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Agricoltura

 

nuovo strumento digitale per i Comuni


Il Ministero del Turismo lancia un’arma in più per i Comuni nella battaglia contro gli affitti irregolari.

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Prestiti immediati

 


Gli enti locali disporranno del Cruscotto Operatori Comunali, una piattaforma digitale pensata per mappare, controllare e incrociare dati in tempo reale su tutte le strutture ricettive presenti sul territorio. L’obiettivo è rafforzare il monitoraggio, contrastare l’evasione fiscale e garantire più trasparenza nel settore.

Il Cruscotto funziona come una mappa dinamica che consente agli uffici comunali di accedere a una panoramica dettagliata degli affitti brevi attivi. Grazie ai dati della Banca Dati Nazionale delle Strutture Ricettive (BDSR), ogni struttura è geolocalizzata, permettendo di visualizzare informazioni cruciali come la presenza (o assenza) del Codice Identificativo Nazionale (CIN), eventuali anomalie, segnalazioni ricevute e lo storico dei controlli svolti in precedenza.

Perché è importante questo nuovo strumento?

Il Cruscotto non è un’iniziativa estemporanea, ma un tassello fondamentale nel percorso di adeguamento alle regole europee. Il riferimento è al Regolamento UE 2024/1028, che dal 2026 obbligherà tutti i Paesi membri a raccogliere e condividere dati sugli affitti a breve termine. Con questa piattaforma, l’Italia si porta avanti, dotando i Comuni di un sistema che semplifica i controlli e rende più efficiente la gestione delle strutture turistiche locali.

Le quattro funzioni chiave per i Comuni

Il cuore del Cruscotto è costituito da quattro strumenti operativi pensati per rendere più efficace e produttivo il lavoro degli uffici comunali:

  • individuazione degli alloggi privi di CIN: un filtro che segnala immediatamente tutte le strutture prive del codice identificativo obbligatorio. Il CIN non è solo un obbligo formale: la sua assenza può costare cara. Le sanzioni previste vanno infatti da 500 a 5.000 euro per ciascuna unità abitativa non registrata. Questo significa, ad esempio, che chi possiede quattro appartamenti privi del codice può rischiare fino a 20.000 euro di multa. Oltre a essere obbligatorio, il CIN deve essere visibile dall’esterno dell’edificio dove si trovano gli immobili o le strutture ricettive. Ma non solo: va anche inserito in ogni annuncio pubblicitario, senza eccezioni, sia online che offline. Dalle inserzioni sui portali immobiliari ai post sui social, ogni canale deve riportare correttamente il codice per evitare sanzioni;
  • gestione delle segnalazioni: il sistema integra le comunicazioni ricevute da cittadini o da altre fonti su affitti non registrati;
  • verifica dei CIN incompleti o non validati: per identificare situazioni dubbie o da approfondire, facilitando interventi tempestivi;
  • registro digitale delle verifiche: ogni controllo effettuato viene tracciato con data, esito e nome dell’operatore, per una cronologia chiara e accessibile.

Quali ricadute avrà sul territorio?

Oltre a rafforzare la legalità nel mercato turistico, il Cruscotto si prefigge come obiettivo un miglioramento della concorrenza, riducendo le possibilità, per i “furbetti” di operare senza rispetto delle regole.

Contabilità

Buste paga

 

I Comuni potranno contare su un maggior gettito derivante dalla tassa di soggiorno e su dati più affidabili per pianificare servizi, trasporti e infrastrutture turistiche in modo equilibrato e sostenibile.

Allo stesso tempo, si prevede un riassetto dell’offerta, con l’uscita dal mercato di strutture irregolari e un progressivo miglioramento della qualità complessiva del comparto extralberghiero.



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