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Prima Industrie (Alpha Private Equity e Peninsula Capital) incassa finanziamento di 90 mln per fronteggiare i  debiti e servire le esigenze di cassa


Ammonta a 90 milioni di euro il finanziamento a medio-lungo termine erogato in pool da Banca Nazionale del Lavoro, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, UniCredit, Banca Monte dei Paschi di Siena e BPER Banca (in qualità, inter alia, di mandated lead arrangers e original lenders) a favore di  Prima Industrie, società delistata da Piazza Affari nel 2023 a valle dell’opa lanciata da Alpha Private Equity e Peninsula Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo specializzato in innovazione industriale utilizzerà le risorse per la riqualificazione delle fonti dell’indebitamento finanziario esistente, nonché per servire le sue generali esigenze di cassa (si veda qui il comunicato stampa).

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Prima Industrie è stata assistita nell’operazione dallo studio Chiomenti, mentre le banche sono state affincate da PedersoliGattai. Essentia Advisory ha agito in qualità di advisor finanziario.

Come detto, Prima Industrie è stata delistata nel febbraio 2023  a valle di un’opa lanciata da Alpha Private Equity 7 e Peninsula Investments (anche attraverso i fondi Azimut Eltif Peninsula Tactical Opportunities e AZ RAIF II) per il tramite del veicolo Femto Technologies, nel quale hanno reinvestito World Leader Limited del cinese Joseph Lee Sou Leung, DP-Cube srl di Davide Peiretti e Gianfranco Carbonato (fondatore, presidente e ceo di Prima Industrie).

Stando a quanto si evince dal bilancio 2023 (l’ultimo disponibile), nell’ambito dell’operazione FEMTO erano stati stipulati dal  gruppo diversi contratti di finanziamento con Intesa Sanpaolo, Banca Nazionale del Lavoro, Banco BPM, Cassa Depositi e Prestiti e Deutsche Bank per un ammontare di 69 milioni di euro, al fine per supportare le esigenze generali di cassa, per un ammontare di 41 milioni di euro per rifinanziare in parte l’indebitamento esistente, ed una linea revolving di 20 milioni di euro finalizzata sia a supportare le esigenze generali di cassa sia a rifinanziare eventualmente parte dell’indebitamento esistente.

Prima Industrie  ha chiuso il 2023 con ricavi pari a 568,6 milioni di euro, un ebitda di 47,5 milioni di euro, indebitamento finanziario netto di 93,7 milioni di euro e patrimonio netto di 191,9 milioni di euro.

Con headquarter a Collegno (Torino), da oltre 40 anni progetta e realizza per le aziende soluzioni innovative per le loro produzioni in un’ampia gamma di settori. Le attività del gruppo si focalizzano oggi, in particolare, su due settori: macchinari laser e di lavorazione lamiera, con Prima Power, ed elettronica industriale embedded, con Prima Electro. Fino alla scorsa primavera l’azienda operava anche nella stampa 3D del metallo (metal additive manufacturing) con la controllata Prima Additive. A marzo ha infatti ceduto la sua maggioranza alla giapponese Sodick (si veda altro articolo di BeBeez), società quotata alla Borsa di Tokyo e leader nella produzione di macchine utensili di alta precisione per il settore EDM (Electrical Discharge Machining), che nell’aprile 2024 aveva già acquisito in aumento di capitale un primo 9,5% della controllata (si veda altro articolo di BeBeez).

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