Il mondo del lavoro negli ultimi anni non è più stato lo stesso. Abbiamo assistito a un’evoluzione molto rapida in tantissimi settori, e il motivo va ricercato in diversi fattori esterni. Lo sviluppo tecnologico, ad esempio, ha portato molte attività a doversi confrontare con nuove sfide. Anche la pandemia ha influenzato il nostro modo di lavorare, portandoci a ripensare ai concetti di smart working e di telelavoro.
Il Varesotto, una zona della Lombardia che è storicamente legata a doppio filo con il tessuto produttivo regionale e nazionale, non è rimasto immune rispetto a questi cambiamenti. Ciò vale anche per le opportunità per i giovani, che oggi possono trovare la loro strada sia proseguendo lungo un percorso fatto di innovazione, sia cercando di conservare, quanto possibili, alcuni aspetti della tradizione imprenditoriale locale.
Le sfide sorte dopo la pandemia
Nella nostra introduzione abbiamo già citato la pandemia. Quanto accaduto tra il 2020 e il 2021 ha avuto un notevole peso sullo sviluppo delle imprese, e chi oggi volesse fare un’analisi del settore business non può esimersi dal considerare quel periodo che oggi inizia a sembrare lontano, ma è molto più vicino di quello che si può pensare.
La pandemia ha portato a una vera e propria riorganizzazione del lavoro, in favore di modelli nuovi, con al centro sia la digitalizzazione che la flessibilità. Tutto ciò ha da un lato aperto nuove opportunità a livello occupazionale, soprattutto per quei giovani che con il digitale sono cresciuti, ma dall’altro ha portato a una maggiore difficoltà nell’inserirsi in ambiti lavorativi più tradizionali.
La Camera di Commercio di Varese offre dei dati molto utili da questo punto di vista. Secondo le ultime stime l’occupazione giovanile è sì in ripresa, ma si registra anche una prevalenza di contratti a tempo determinato o in somministrazione tra gli under 30.
L’arrivo di nuove figure professionali potrebbe essere la risposta a un mercato del lavoro il cui andamento oggi sembra davvero molto difficile da prevedere. Digital Strategist, Sviluppatori Web e Content Creator sono solo alcune delle nuove professioni richieste dalle imprese del Varesotto, un territorio dove non mancano le PMI alla ricerca di nuove opportunità di sviluppo.
Dalle start-up alle criptovalute
Un modo per rispondere al mercato del lavoro e alla sua precarietà è quello di diventare imprenditori a propria volta. Per questo motivo molti giovani scelgono di entrare nel mondo delle imprese in un ruolo da protagonisti. Si tratta sicuramente di un grande rischio, ma con i giusti strumenti e tanto impegno è possibile raggiungere ottimi risultati. Bisogna ovviamente fare molta attenzione, cercando di mettere in piedi un progetto che sia credibile e che abbia delle reali opportunità di crescita. Facendo riferimento al Varesotto possiamo notare che molte start-up sorte negli ultimi anni sono attive in settori come l’ICT e la green economy. Non mancano inoltre imprenditori che hanno scelto di offrire servizi legati alle nuove esigenze dei lavoratori, come ad esempio gli spazi dedicati al coworking, perfetti per chi lavora da remoto e ha bisogno di uno spazio privo di distrazioni in cui lavorare.
Dare il via a una start-up non è l’unica opzione per i giovani del Varesotto. Le criptovalute negli ultimi anni hanno avuto un notevole peso sul mercato finanziario. Non si tratta di una terra dell’oro, ma per chi è abituato a muoversi in ambiti digitali può essere un’opportunità da non sottovalutare. Oggi ci sono strumenti come quotazione bitcoin che possono essere molto utili per chi vuole tenere sotto controllo il mercato delle criptovalute.
Una buona idea è quella di affrontare dei corsi di formazione, in modo da avere tutte le migliori competenze per muoversi nel mondo del trading online. In più ci sono aziende che spesso cercano specialisti in questi ambiti da assumere.
Il futuro dei giovani
Per i giovani il futuro sembra una grande sfida, e per certi versi hanno ragione. C’è chi si ritrova a decidere di lavorare come libero professionista non solo per avere una maggiore libertà, ma anche e soprattutto per necessità. In questo i benefici del regime forfettario possono essere un aiuto, almeno nei periodi iniziali.
La speranza è che il Varesotto, con la sua lunga tradizione imprenditoriale alle spalle, riesca a diventare una sorta di “laboratorio”, un’area in cui nuove idee e business già avviati possano lavorare fianco a fianco. L’innovazione tecnologica, da questo punto di vista, potrebbe diventare il reale collante in grado di unire necessità differenti.
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