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Veneto, 344 milioni per il credito alle imprese: attesi 1,7 miliardi di investimenti


Un intervento senza precedenti per sostenere la liquidità e la competitività delle imprese venete. Con il nuovo Piano del Credito, la Regione mette in campo 344 milioni di euro per favorire l’accesso al credito e stimolare investimenti per 1,7 miliardi di euro.

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«In questo momento in Veneto abbiamo attivato strumenti per il credito pari a 344 milioni di euro, da cui si prevedono di generare investimenti per un miliardo e 700 milioni. È l’operazione più robusta in termini di credito mai messa in campo nella storia della Regione: la nostra parte l’abbiamo fatta, ciò che manca ora è una banca veneta in grado di dialogare con i nostri piccoli, medi e micro imprenditori con quella sensibilità che solo una banca locale può avere», ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato durante la presentazione a Venezia. «Credito che serve particolarmente adesso, in una congiuntura economica che alla crisi internazionale e all’aumento dei costi energetici unisce una politica di dazi, ma di fronte alla quale – sono certo – i nostri straordinari imprenditori reagiranno come sempre con slancio e passione. La Regione è con loro, e i numeri lo dimostrano ancora una volta».

L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti del sistema bancario, camerale e delle categorie economiche, tra cui Fabrizio Spagna e Mauro Trapani di Veneto Sviluppo, Guido Beghetto di Veneto Innovazione, e Renato Mason, segretario di CGIA Mestre. Proprio Mason ha evidenziato le criticità: «Dopo un triennio in cui cala il credito verso le PMI, anche con l’intervento dello Stato per potenziare la garanzia pubblica, manca una banca veneta; le BCC svolgono un ruolo meritorio ma con limiti, se pensiamo a quanto fanno Unipol e Bper in Emilia. Le imprese venete non riescono ad ottenere credito e, sotto determinate soglie, le banche rifiutano addirittura di discuterne l’erogazione. Inoltre, la finanza innovativa, la cosiddetta fintech, spesso propone prodotti inadeguati per il nostro tessuto produttivo».

Il nuovo Piano eredita un decennio di misure regionali che hanno messo in campo 1,2 miliardi di euro, generando oltre 6 miliardi di investimenti e supportando più di 100.000 imprese. Solo per il credito, dal 2015 ad oggi sono stati stanziati 513 milioni, attivando oltre 5 miliardi di investimenti.

Tra i nuovi strumenti del Piano spiccano:

  • Fondo Liquidità FESR: 30 milioni per prestiti agevolati fino a 150.000 euro (200.000 per moda e automotive); attesi 800 beneficiari.
  • Fondo di Garanzia – Sezione Speciale Veneto: 36,2 milioni per la riassicurazione fino al 90% dell’importo garantito, coinvolgendo 8.500 imprese e attivando 1,3 miliardi di investimenti.
  • Basket Bond Veneto: 10 milioni per consentire a più imprese di emettere obbligazioni congiunte, con investimenti stimati in 50 milioni.

Marcato ha sottolineato come questo Piano rappresenti una visione integrata: «Oggi abbiamo presentato una strategia che mette al centro il bisogno reale delle imprese: liquidità, investimenti e competitività. Con questo Piano rafforziamo il presidio pubblico e apriamo la strada a una finanza evoluta e sostenibile, al servizio dell’economia reale. Serviva una visione organica, non solo una leva tecnica: da qui una vera e propria politica industriale».

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Tra gli obiettivi, anche il rafforzamento di strumenti alternativi al credito tradizionale per le PMI solide, come il Fondo Veneto Minibond da 48,5 milioni e i fondi chiusi Fondo Sviluppo PMI 1 e 2, pensati per sostenere la crescita e l’internazionalizzazione.



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