Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

5 domande strategiche che ogni imprenditore dovrebbe porsi oggi


Ci sono domande che il ritmo quotidiano spesso mette da parte. Nei primi sette mesi del 2025 cosa è emerso e cosa dobbiamo comprendere di noi, del nostro mercato, della nostra impresa?

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

I segnali da leggere con attenzione

Alcuni numeri aiutano a mettere ordine tra intuizioni e percezioni.

A giugno, l’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona si è stabilizzato a 49,5, Il PMI manifatturiero (Purchasing Managers’ Index) è un indicatore economico calcolato sulla base di un sondaggio mensile tra i responsabili acquisti delle aziende manifatturiere. Se il PMI index è sopra 50, segnala che il settore è in espansione (più ordini, produzione, occupazione). Se è sotto 50, segnala che il settore è in contrazione (meno ordini, meno produzione). Se è 50, indica stabilità: il settore non cresce e non decresce.

Un PMI dell’Eurozona a 49,5 significa che il settore è in lieve contrazione, ma meno marcata rispetto ai mesi precedenti. È un segnale di possibile stabilizzazione, ma ancora non si parla di crescita.

Il PMI è un indice molto seguito perché anticipa l’andamento dell’economia reale meglio di molti altri indicatori. Rappresenta un “termometro” dell’umore delle imprese. Viene rilasciato ogni mese, quindi è tempestivo.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

In Italia, l’industria metalmeccanica continua a faticare: +0,7% la produzione metalmeccanica italiana nel primo quadrimestre 2025 rispetto ai tre mesi precedenti, mentre il comparto dei servizi è in movimento (53,2).

C’è un altro segnale importante da cogliere: le fusioni e le acquisizioni sono in forte crescita, con oltre 15 miliardi di euro di operazioni nei primi tre mesi dell’anno, trainate dai fondi di investimento e sempre più rivolte alle PMI.

Non è solo un dato finanziario. È un messaggio.

Le piccole e medie imprese italiane sono sotto la lente dei fondi di investimento. 

Ma sono pronte? La nostra PMI è attraente per il mercato?

Chi ci sceglie – clienti, partner, potenziali investitori – lo fa per prezzo o per valore? In un mercato in cui il prezzo torna a essere un criterio dominante, serve domandarsi se abbiamo un posizionamento riconoscibile. E se il valore che ci caratterizza è ancora percepito. Questo è il momento per valutare se ciò che ci ha reso forti fino a oggi è ancora attuale o va rinnovato.

La nostra organizzazione regge l’assenza del fondatore o dell’attuale capo azienda?
Se ci assentassimo per due mesi, l’azienda funzionerebbe?

Nelle PMI italiane, troppo spesso il sapere è concentrato nelle teste di pochi. Anche se sappiamo che la vera solidità avviene quando i processi sono codificati, le competenze sono trasferibili, le relazioni strategiche sono mappate e presidiate, la leadership è diffusa. Solo allora l’organizzazione è davvero stabile e scalabile.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Siamo finanziariamente a posto e interessanti?

Il primo indicatore osservato dai fondi, ma anche dai partner più evoluti, è la capacità di generare cassa. Non basta fatturare: servono margini e flussi stabili.

E poi ci sono gli asset intangibili: Il brand, i prodotti e servizi distintivi, le relazioni, il CRM, i sistemi gestionali, le persone, la reputazione.

In questo scenario,

5 domande da porsi da soli, in team o in consiglio di amministrazione:

  1. Qual è stato il nostro vero punto di forza nei primi 7 mesi del 2025?
    Innovazione, adattamento del team, crescita commerciale, solidità finanziaria, comunicazione efficace…
  2. Quale area interna ci ha messo più in difficoltà?
    Ruoli poco chiari, processi lenti, smart working faticoso, pressione commerciale, digitalizzazione in ritardo…
  3. Abbiamo ricevuto segnali chiari dal mercato?
    Conferme del nostro valore, partnership nuove, oppure, al contrario, perdita di occasioni di business, concorrenza più veloce…
  4. In cosa siamo diventati più autonomi come organizzazione?
    Decisioni prese a differenti livelli dell’organizzazione, digitalizzazione, crescita del middle management…
  5. Su quale leva vogliamo puntare da settembre?
    Commerciale, produttiva, finanziaria, organizzativa, strategica?

Queste domande non richiedono risposte immediate. Ma chi se le pone oggi, tornerà a settembre con più prospettiva, più consapevolezza e forza per il proprio business.

L’azienda non controlla il mercato, ma può governare la propria traiettoria.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La frase si cui riflettere

“Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele”, Seneca.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

Source link

Richiedi prestito online

Procedura celere