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Sono in arrivo delle novità sul fronte fiscale. Cambiano, in parte, le regole per il calcolo delle detrazioni Irpef e di altri benefici. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri che, nella seduta di ieri 14 luglio, ha dato il via libera a una serie di provvedimenti: in prima lettura c’è stato l’ok al sesto testo unico della riforma fiscale ed è arrivato l’ok anche al terzo correttivo Irpef-Ires. Vediamo insieme meglio di cosa si tratta e cosa cambia in concreto per il contribuente.

I benefici fiscale per i parenti a carico, cosa cambia

La novità riguarda alcuni benefici fiscali che si possono ottenere quando il contribuente si fa carico di altre persone che vivono con lui. La norma, viene spiegato, fa rientrare all’interno dei benefici fiscali anche soggetti per i quali, in taluni casi, non è più prevista una detrazione. Lo scopo dichiarato, nel lungo termine, è non solo fare ordine in materia fiscale ma anche ridurre gradualmente il carico dell’Irpef sul ceto medio e sui redditi più bassi.  

Sappiamo che alcune detrazioni sono state abolite negli ultimi anni, come quelle per i figli fino a 21 anni che sono state sostituite dall’assegno unico. La legge di Bilancio poi ha posto alcuni limiti alle cosiddette detrazioni per familiari a carico. Per esempio i familiari conviventi diversi dal coniuge e dai figli devono essere “ascendenti”, quindi soltanto genitori, nonni e bisnonni, escludendo fratelli e sorelle. Adesso il decreto estende la platea dei familiari considerati beneficiari di agevolazioni fiscali e alcune detrazioni come quelle per le spese sanitarie. Il concetto di famiglia torna quindi a essere più ampio. Secondo le nuove regole, rientrano tra i beneficiari il coniuge non separato e i figli, ma anche figli adottivi, minori in affidamento, i figli del coniuge defunto e altri parenti indicati nel codice civile (genitori, nonni, fratelli, sorelle, generi, nuore). L’unica condizione è che vivano nella stessa casa o che “siano percettori di assegni alimentari informali”.

Resta invece il vincolo del reddito per essere considerati fiscalmente a carico: non dovranno superare i 2.840,51 euro di reddito complessivo annuo (4.000 euro per i figli fino a 24 anni).  

Fisco, più tempo per “difendersi” in caso di accertamento

Con le nuove regole, ai contribuenti viene concesso più tempo per “difendersi” in caso di problemi con il fisco. Ad esempio, se si riceve un avviso di accertamento, ci saranno almeno 60 giorni di tempo per presentare eventuali controdeduzioni o chiedere l’accesso agli atti.

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Taglio dell’Iva sulle opere d’arte

Il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato il nuovo Testo Unico sull’Iva che, tra gli aggiornamenti, recepisce la novità della riduzione dell’imposta al 5% sulle opere d’arte, in linea con altri Paesi Ue.

Il viceministro Leo: “Riforma epocale”

Per il viceministro all’Economia, Maurizio Leo, il governo Meloni sta realizzando “una riforma epocale, che metterà l’Italia nelle condizioni di competere con le maggiori economie mondiali”. In particolar modo, spiega Leo, il nuovo decreto legislativo introduce “norme di semplificazione per le persone fisiche e le imprese in un’ottica di maggiore trasparenza ed equità. Il governo si è poi concentrato anche sul miglioramento dello Statuto dei diritti del contribuente, che viene modificato con l’obiettivo di perfezionare il procedimento accertativo e rafforzare le garanzie nei confronti di cittadini e imprese”.

Fonte: Today.it

 



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