Pronto il decreto attuativo dei bonus dedicati ai giovani imprenditori. Si possono ottenere contributi a fondo perduto e voucher
A più di un anno dalla loro introduzione con il Decreto Coesione, i nuovi bonus per i giovani imprenditori sono pronti a partire.
L’atteso decreto attuativo, firmato dai Ministeri competenti e atteso in Gazzetta Ufficiale, definisce le prime istruzioni operative e i criteri d’accesso agli incentivi.
Il bonus punta ad agevolare la creazione di nuove imprese e attività, in maniera differenziata per il Centro Nord e per il Mezzogiorno.
In entrambi i casi è possibile ottenere contributi a fondo perduto e voucher.
Partite IVA: contributi a fondo perduto per le nuove attività
I bonus per l’autoimprenditorialità, rinominati “Auto impiego Centro Nord-Italia” e “Resto al Sud 2.0”, sono quasi pronti a partire.
L’obiettivo è quello di promuovere l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani, in particolare sostenendo l’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero professionali.
Le iniziative, infatti, sono rivolte ai giovani con meno di 35 anni d’età in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
- si trovano in condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro 2021 – 2027;
- sono inoccupati, inattivi e disoccupati;
- sono disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Programma GOL).
Le agevolazioni possono essere richieste per l’avvio di attività economiche:
- di lavoro autonomo mediante apertura di partita IVA;
- di impresa individuale regolarmente iscritta al Registro delle imprese;
- di impresa in forma societaria, regolarmente iscritta al Registro delle imprese, nelle seguenti forme giuridiche:
- società in nome collettivo;
- società in accomandita semplice;
- società a responsabilità limitata;
- società cooperativa.
- libero-professionali anche nella forma di società tra professionisti.
Le attività devono essere avviate nel mese precedente la data di presentazione della domanda di agevolazione e risultare inattive alla medesima data.
Le agevolazioni sono concesse con procedura valutativa a sportello. Termini e modalità di domanda saranno definiti da un apposito decreto del Ministero del Lavoro di prossima emanazione. In entrambi i casi, le agevolazioni sono concesse nell’ambito del Regolamento de minimis.
Come detto, gli incentivi si differenziano in base all’area geografica: Centro-Nord Italia e Mezzogiorno. Vediamo in cosa si differenziano e quali sono le agevolazioni previste.
- Bonus giovani imprenditori e professionisti
- Scarica il decreto in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
Autoimpiego Centro-Nord: tutti gli importi del bonus
La misura “Autoimpiego Centro-Nord” è dedicata ai giovani imprenditori e professionisti che avviano attività con sede operativa nei territori delle regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche.
Per l’avvio delle attività, i giovani imprenditori e imprenditrici possono ottenere:
- un voucher di avvio del valore massimo di 30.000 euro che può essere utilizzato per l’acquisto di beni, strumenti e servizi utili all’avvio delle attività. Il massimale sale a 40.000 euro per l’acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.
- un contributo a fondo perduto per programmi di spesa per l’avvio delle attività non superiori a 120.000 euro. Il contributo copre fino al 65 per cento delle spese.
- un contributo a fondo perduto per programmi di spesa per l’avvio delle attività dal valore compreso tra i 120.000 e i 200.000 euro. Il contributo copre fino al 60 per cento delle spese.
I contributi non sono cumulabili con i crediti di imposta e con nessun’altra agevolazione. Fanno eccezione la garanzia del Fondo di garanzia (legge n. 662/1996), i disoccupati GOL beneficiari Naspi che chiedono l’anticipo e i percettori del supporto per la formazione e il lavoro (SFL).
Resto al Sud 2.0: contributi e voucher per le nuove attività
L’agevolazione “Resto al Sud 2.0” è dedicata ai giovani imprenditori e professionisti che avviano attività con sede operativa in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
I beneficiari possono ottenere:
- un voucher di avvio del valore massimo di 40.000 euro, che può essere utilizzato per l’acquisto di beni, strumenti e servizi utili all’avvio delle attività. Il massimale sale a 50.000 euro per l’acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.
- un contributo a fondo perduto per programmi di spesa per l’avvio delle attività non superiori a 120.000 euro. Il contributo copre fino al 75 per cento delle spese.
- un contributo a fondo perduto per programmi di spesa per l’avvio delle attività dal valore compreso tra i 120.000 e i 200.000 euro. Il contributo copre fino al 70 per cento delle spese.
Per Resto al Sud valgono le stesse regole di cumulo previste per l’altra agevolazione, per cui i contributi non sono cumulabili con i crediti di imposta e con altre agevolazioni, ad esclusione dei casi citati in precedenza (Fondo di garanzia, beneficiari di Naspi che chiedono l’anticipo e i percettori del SFL).
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