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Economia della montagna: Sci, nuovo assetto competenze per piste e impianti di risalita


15 Luglio 2025

Licenziata a maggioranza, in commissione Sviluppo economico, la proposta di legge “Norme in materia di piste da sci e impianti di risalita per la fruizione invernale ed estiva della montagna toscana”. La nuova ratio della legge comporta l’utilizzo degli strumenti ordinari della pianificazione territoriale per veicolare i contenuti degli indirizzi regionali

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Comunicato stampa n. 824

di

Firenze – Sì a maggioranza con voto favorevole del Pd e l’astensione del M5S, in commissione Sviluppo economico e agricoltura presieduta da Gianni Anselmi (Pd), alla proposta di legge “Norme in materia di piste da sci e impianti di risalita per la fruizione invernale ed estiva della montagna toscana”.

L’atto abroga le “Norme in materia di piste da sci e impianti a fune ad esse collegati”, che disciplina le competenze amministrative degli enti territoriali coinvolti (Regione, Province e Comuni) nonché i procedimenti amministrativi per la realizzazione e l’esercizio delle piste da sci e degli impianti a fune. La revisione della legge regionale si rende necessaria per aggiornare la disciplina della materia alle sopravvenute disposizioni relative alle competenze amministrative (Legge del Rio n. 56/2014) ) al governo del territorio (l.r. 65/2015), alla sicurezza sulle piste da sci (d.lgs. 40/2021) nonché alla sentenza Corte Costituzionale (103 del 2020) in cui è stata chiarita la natura giuridica dei provvedimenti con cui un soggetto pubblico consente a un soggetto privato la realizzazione e l’esercizio di un impianto a fune a uso turistico – sportivo nell’ambito dei comprensori sciistici.

Occorre, poi tener conto delle esigenze di una montagna che persegue un modello di sviluppo non più limitato al periodo invernale ma esteso a tutto l’anno; promuovere un migliore sviluppo montano dei quattro comprensori sciistici toscani (Amiata, Garfagnana, Montagna pistoiese, Zeri) con misure di sostegno regionale agli investimenti e al funzionamento delle piste e degli impianti per gli anni 2025-2027, sia a favore di enti pubblici che di soggetti privati.

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Tra le novità della proposta c’è il nuovo assetto delle competenze della Regione. La nuova ratio della legge comporta l’utilizzo degli strumenti ordinari della pianificazione territoriale per veicolare i contenuti degli indirizzi regionali. Così, la pianificazione delle aree sciabili attrezzate si sviluppa nel quadro dei principi, degli strumenti e dei procedimenti dettati della “Norme per il governo del territorio”. La Regione, quindi indica nel piano di indirizzo territoriale con valore di piano paesaggistico regionale (PIT-PPR) gli obiettivi, gli orientamenti, gli indirizzi, le direttive e le prescrizioni d’uso per la promozione e la realizzazione di uno sviluppo socio-economico sostenibile e durevole delle aree montane e di un uso consapevole del territorio regionale. Definisce inoltre le regole di conservazione, di tutela e di trasformazione, sostenibile e compatibile con i valori paesaggistici riconosciuti del territorio, nonché per la conservazione e valorizzazione dei beni paesaggistici del territorio.

La Provincia esercita le funzioni ad essa attribuite dalla regione ed ha il compito di accertare la compatibilità di detti strumenti con le previsioni del piano territoriale di coordinamento provinciale (PTC) indirizzi specifici per lo sviluppo, la ristrutturazione, il potenziamento delle piste esistenti e delle relative infrastrutture e per l’individuazione di nuove aree sciabili.

Il Comune, nel rispetto del PIT-PPR e del PTC di riferimento, disciplina, individua e definisce le aree sciabili attrezzate all’interno del piano strutturale e del piano operativo (PO), in attuazione del quale approva quanto attiene alle aree sciabili attrezzate. Inoltre, negli strumenti urbanistici di competenza del comune afferenti le aree sciabili attrezzate è disciplinato anche quanto attiene ai connessi impianti ludico-sportivi e ricreativi, percorsi turistici e altri impianti aventi utilizzo invernale ed estivo. In caso di aree che interessano più territori comunali, lo strumento di pianificazione è il POC intercomunale.

Riguardo alla sicurezza sulle piste da sci la proposta di legge recepisce la normativa statale sulle misure in materia di sicurezza delle discipline sportive invernali al fine di garantire livelli di sicurezza più elevati e la più ampia partecipazione da parte delle persone con disabilità.

Per la realizzazione e l’esercizio di impianti funiviari a servizio di un’area sciistica, è sufficiente il rilascio di un titolo autorizzatorio, adottato dall’amministrazione competente all’esito di un’istruttoria tecnica, che consenta di garantire la tutela di tutti gli interessi pubblici coinvolti, quali l’ambiente, la salute, la sicurezza e l’incolumità pubblica, come attualmente previsto da molte leggi regionali.

La proposta inoltre prevede che per il sostegno dei comprensori sciistici della Toscana quali attrattori turistici e motore di sviluppo economico non solo invernale della montagna toscana, la Regione intervenga negli anni 2025, 2026 e 2027 con misure specifiche, in coerenza con gli obiettivi della programmazione regionale. In particolare, possono essere oggetto di sostegno, grazie alla concessione di contributi a favore di soggetti pubblici o privati, sia gli investimenti che gli oneri connessi al funzionamento degli impianti e delle piste, nel rispetto della normativa sugli aiuti di stato, anche considerando che le aree rientrano nella definizione di interesse prettamente locale.

Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana

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