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Il ministro Pichetto: l’energy release partirà a giorni. Stiamo lavorando ad un intervento per le imprese gasivore


Intervenendo al Sustainable Future Energy Summit 2025, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha parlato di diversi temi: dalla guerra dei dazi tra Ue e USA alle energie rinnovabili, dall’energy release al nucleare

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“Per il PNIEC, che prevede di aggiungere 80 GW di rinnovabili entro il 2030, c’è una progressione sia nell’autorizzazione, sia nell’installazione. È una sfida di decarbonizzazione, ma anche di aumentare la nostra capacità di produzione energivora. Sul fronte elettrico non siamo ancora autosufficienti: importiamo ancora dall’estero circa 40-50 TW all’anno, a seconda di come va la produzione dell’idroelettrico. In una realtà che continua a vedere un aumento della domanda e una proiezione nel medio-lungo periodo di esplosione della domanda di energia, noi dobbiamo continuare”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Sustainable Future Energy Summit 2025 organizzato da Class CNBC.

PICHETTO SUI DAZI: “L’INTERESSE È PIÙ QUELLO DEGLI STATI UNITI DI VENDERE ALL’EUROPA”

“Noi siamo importatori, non esportatori verso gli Stati Uniti, quindi l’interesse è più quello degli Stati Uniti di vendere all’Europa che viceversa. I dazi, quindi, non dovrebbero comportare conseguenze gravissime. Sotto l’aspetto tecnologico – ha aggiunto Pichetto – l’Europa è sufficientemente attrezzata, di conseguenza io credo che non dovrebbero esserci notevoli scossoni. È chiaro che il grande rischio di un mancato accordo sui dazi tra Unione europea e Stati Uniti può portare a delle modifiche della struttura dei consumi, e questa è una costante che impone una valutazione molto attesa”.

PICHETTO: “A MAGGIO ABBIAMO AVUTO OLTRE IL 50% DI PRODUZIONE DA FONTI RINNOVABILI, MA NON BASTA”

Sulle rinnovabili “dobbiamo andare avanti. La nostra produzione di energie rinnovabili ha avuto un incremento notevole. Nel mese di maggio la produzione di rinnovabili ha superato di molto il 50% della nostra produzione nazionale, e altrettanto si ritiene possa esserci a luglio, l’indirizzo è quello. I numeri totali, però, ci dicono che non è sufficiente”.

“L’ENERGY RELEASE È PROCEDURALMENTE PRONTO, PARTIRÀ A GIORNI”

Il titolare del MASE ha parlato poi dell’energy release. “Finalmente abbiamo concluso anche la parte di trattativa con l’Unione europea, e a giorni partirà l’energy release con l’attivazione vera e propria. C’è stata già la manifestazione di interesse, quindi possiamo dirla conseguita, almeno sotto l’aspetto procedurale. Nel contempo, stiamo lavorando ad una valutazione che riguarda il gas, un intervento per le imprese gasivore, che quindi non possono fare a meno del gas. Naturalmente, ciò significa intervenire sia sul fronte del prezzo del gas, sia sul fronte di forniture mirate ai grandi gasivori”.

“DOPO LA FRANCIA, L’ITALIA È IL PAESE CON PIÙ CONOSCENZA DEL SETTORE NUCLEARE”

“Noi siamo rimasti in Europa, dopo la Francia, il Paese che ha più conoscenza del settore nucleare, nelle università, nelle grandi imprese come Enel, che ha costruito centrali nucleari e sta gestendo centrali nucleari. Il percorso è positivo. Sotto un altro aspetto, si tratta da un lato di creare il quadro giuridico a livello nazionale affinché, nel momento in cui ci saranno le condizioni, si possa fare la scelta; dall’alto, bisogna incrementare le conoscenze e inserirsi nel nuovo filone industriale che riguarda la produzione dei piccoli reattori, che a partire dal prossimo decennio rappresenta il futuro”.

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