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INPS, arriva l’assegno da 850 euro al mese ma solo se inserisci questa indicazione nella domanda


L’INPS, con il messaggio n. 2193 dell’8 luglio, ha ufficializzato importanti aggiornamenti riguardanti la Prestazione Universale

L’INPS ha predisposto un sistema di controlli rigoroso per assicurare la corretta fruizione della prestazione. Sono previste verifiche periodiche sia sulla permanenza dei requisiti sanitari ed economici, sia sulla regolarità dei contratti di lavoro domestico e delle prestazioni erogate dalle imprese di assistenza.

Per supportare le famiglie, l’INPS mette a disposizione sportelli territoriali, servizi di consulenza telefonica, assistenza tramite patronati e guide online dettagliate.

Un contributo da 850 euro

Un contributo mensile di 850 euro destinato agli anziani non autosufficienti con bisogni assistenziali gravissimi. Questa misura, introdotta dal decreto legislativo n. 29/2024 e attiva nel biennio 2025-2026, integra l’indennità di accompagnamento e rappresenta un aiuto concreto per le famiglie impegnate nell’assistenza domiciliare. Di seguito, tutti i dettagli su requisiti, utilizzo e modalità di presentazione della domanda.

I soldi che derivano dalla Prestazione Universale – (casalive.it)

La Prestazione Universale INPS nasce con l’obiettivo di potenziare il sostegno economico agli anziani ultraottantenni non autosufficienti, garantendo un’integrazione all’indennità di accompagnamento pari a 531,76 euro mensili. Il contributo aggiuntivo di 850 euro al mese porta così la quota complessiva a 1.381,76 euro, risorsa indispensabile per coprire le spese di cura e assistenza domiciliare.

Possono accedere a questa misura:

  • persone con età anagrafica di almeno 80 anni;
  • beneficiari dell’indennità di accompagnamento;
  • soggetti con riconoscimento di un livello di bisogno assistenziale gravissimo, certificato dall’INPS sulla base di una valutazione medico-legale e sociale;
  • nuclei familiari con un ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro.

È importante sottolineare che la misura è rivolta esclusivamente a chi necessita di assistenza domiciliare e che la permanenza dei requisiti è soggetta a verifiche periodiche da parte dell’INPS.

La quota integrativa di 850 euro mensili prevista dalla Prestazione Universale può essere utilizzata esclusivamente per scopi specifici legati all’assistenza dell’anziano:

  • pagamento del lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici regolarmente assunti con contratto conforme ai contratti collettivi nazionali di lavoro del settore;
  • acquisizione di servizi sociosanitari da imprese o professionisti qualificati, come assistenza domiciliare professionale, prestazioni di cura personalizzate e supporto nelle attività quotidiane.

Il contributo non è un assegno libero e non può essere impiegato per finalità diverse da quelle sopra descritte. Inoltre, è esente da imposizione fiscale e non pignorabile.

Dal 7 luglio 2025 è attiva la possibilità di presentare la domanda per la Prestazione Universale attraverso il portale online dell’INPS, nella sezione dedicata “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. L’accesso avviene tramite SPID, CIE o CNS, oppure tramite patronati.

L’INPS ha introdotto diverse migliorie per semplificare la procedura:

  • Questionario “Bisogno assistenziale gravissimo”: snellito per facilitare la compilazione, con domande attivate solo se necessarie, evitando passaggi inutili;
  • richiesta di informazioni sul nucleo familiare, inclusi numero dei componenti e presenza di altri soggetti disabili o anziani over 70, escludendo le generalità del richiedente;
  • possibilità di allegare direttamente i documenti di spesa necessari per la rendicontazione: contratti di lavoro domestico, buste paga, fatture e ricevute, corredati da dichiarazione di utilizzo esclusivo per la prestazione;
  • caricamento di certificati sanitari aggiornati e, per cittadini extracomunitari, documentazione sul rinnovo del permesso di soggiorno;
  • termiche precise per l’invio della documentazione relativa agli arretrati (entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda) e per la rendicontazione ordinaria (con cadenza trimestrale).

Per la domanda è necessario allegare:

  • Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) aggiornata per il calcolo dell’ISEE sociosanitario;
  • certificazione medica del bisogno assistenziale gravissimo rilasciata dall’INPS;
  • documentazione comprovante la titolarità dell’indennità di accompagnamento.

La valutazione del livello di bisogno assistenziale gravissimo si basa su parametri sanitari e sociali e prevede che il punteggio minimo raggiunto sia almeno pari a 8.



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