Case, strade, scuola, imprese, ambiente. Dopo l’ultimo via libera della Corte dei Conti al rendiconto 2024, la Regione Sardegna ha potuto sbloccare 300 milioni di euro per dare risposte immediate alle famiglie, ai Comuni e ai settori in sofferenza. Con il via libera arrivato ieri in Giunta, su proposta dell’assessore Giuseppe Meloni, è stato approvato in un unico passaggio l’assestamento e la variazione del bilancio 2025. Una manovra correttiva che interviene sulle priorità emerse negli ultimi mesi, redistribuendo parte dell’avanzo di amministrazione e aggiornando le strategie di spesa. “Ogni voce nasce da un bisogno concreto emerso nei territori”, ha spiegato Meloni. Dal diritto alla casa al sostegno al reddito, dagli investimenti per le imprese all’emergenza sanitaria negli allevamenti, il provvedimento ora passa all’esame del Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.
Le risorse contro lo spopolamento delle aree interne
Un piano che ha come concetto di fondo la lotta allo spopolamento: pronti 800 milioni complessivi, di cui 300 milioni subito disponibili per affrontare le emergenze più urgenti. La proposta è stata avanzata dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione Giuseppe Meloni e rappresenta il primo intervento finanziario corposo della nuova maggioranza. Ora il disegno di legge passa alla Commissione Bilancio e poi all’Aula: l’obiettivo è arrivare al voto prima di Ferragosto, ma non si esclude uno slittamento a settembre. “Con queste risorse affrontiamo criticità irrisolte, spesso sostituendoci allo Stato che ha progressivamente ridotto i trasferimenti o cessato del tutto il proprio sostegno”, ha dichiarato Meloni. “Ma attiviamo anche interventi capaci di generare benefici concreti e duraturi”.
Come verranno usati i 300 milioni “subito spendibili”
Famiglie, Comuni, imprese, scuola, ambiente: sono questi i pilastri della variazione di bilancio. Le risorse provengono in gran parte dall’avanzo di amministrazione e puntano a dare una risposta rapida ai bisogni più pressanti del territorio. Ecco i principali capitoli di spesa:
- 17 milioni di euro per sostenere il pagamento dell’affitto a favore delle famiglie in difficoltà economica
- 5,5 milioni contro le crisi occupazionali, destinati alle fasce più fragili
- Quasi 50 milioni per la manutenzione delle strade comunali e provinciali, con attenzione particolare ai territori più fragili e isolati
- 20 milioni per progetti di rigenerazione urbana e politiche per la vivibilità dei centri abitati
- 10 milioni per il reddito rurale e il mondo agricolo, duramente colpito dall’emergenza sanitaria legata alla dermatite nodulare contagiosa che ha messo in ginocchio molti allevamenti
- 15 milioni per il diritto allo studio, tra contributi per libri di testo, borse di studio e trasporti scolastici
- 10 milioni per lo scorrimento delle graduatorie su eventi turistici e iniziative commerciali
- 50 milioni per nuovi contratti di investimento alle imprese, con l’obiettivo di creare occupazione, stimolare la crescita e attrarre capitali
Previsti anche fondi destinati alla salute mentale, ai rimborsi sanitari, al sostegno ai trapianti di organi, e alla transizione ecologica: raccolta differenziata, recupero di aree dismesse e gestione degli impianti ambientali.
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