AUTOIMPIEGO E IMPRESA
Gli interventi sono finanziati per un importo complessivo di 800 milioni di euro.
Termini, criteri e modalità di finanziamento– Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative economiche finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, mediante apertura di partita IVA, in forma di libero-professionali -anche nella forma di società tra professionisti – come pure di impresa individuale o societari iscritta al registro delle imprese.
Sono finanziate la formazione e l’accompagnamento per l’avvio delle attività, servizi di tutoring e contributi collegati ai programmi “Resto al Sud” e “Autoimpiego nel Centro e Nord Italia”, previsti dal decreto legge 7 maggio 2024, n. 60 con un contributo a fondo perduto, in forma di voucher che può arrivare al 100% dell’investimento da realizzare.
Tra i beneficiari, il decreto riserva un particolare riguardo ai giovani (fino a 35 anni) ai cittadini non occupati, inattivi o disoccupati, ai cittadini in condizioni di vulnerabilità e di marginalità.
Operatività entro 90 giorni– Il Direttore Generale delle politiche attive emanerà, entro 90 giorni, un apposito provvedimento di chiarimenti e con disposizioni operative.Gestore delle misure sarà Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
Il commento del Presidente Natali– « Abbiamo sostenuto questo provvedimento con forza- dichiara il Presidente di Confprofessioni Marco Natali– un importante strumento di supporto all’avvio di attività autonome, imprenditoriali e libero professionali, con una particolare attenzione ai divari territoriali e ai giovani».
Secondo i dati dell’Osservatorio delle libere professioni, i numero di professionisti è calato di circa 67.000 unità nel periodo 2019-2023. La diminuzione ha riguardato soprattutto i più giovani: nella fascia 15-34 anni si è registrato un calo del 12,4%; nella fascia 35-54 anni dell’8,2%, mentre i professionisti over 55 sono aumentati del 6,1%.
«Questo pacchetto di interventi non solo incoraggia la nascita di nuove attività professionali, ma darà nuova linfa a un settore fondamentale per il nostro Paese», prosegue Natali. «Sarà una spinta concreta alla crescita delle libere professioni e consentirà ai giovani di valorizzare le competenze acquisite negli studi e nel lavoro.
«Siamo convinti che la migliore formazione per le libere professioni sia l’autoimprenditorialità», conclude Natali. «I professionisti dispongono già di competenze e idee per entrare nel mercato del lavoro, ma spesso non possiedono le risorse economiche necessarie per avviare un’attività o per ripartire dopo periodi di crisi. Per questo Confprofessioni continuerà a collaborare con le Istituzioni, affinché queste misure producano il massimo impatto in termini di crescita delle libere professioni e occupazione giovanile».
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