Le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 rappresentano una sfida, ma soprattutto un’occasione storica per lo sviluppo dell’economia valtellinese e valchiavennasca, con particolare attenzione alla filiera dello sport e all’intero sistema territoriale che ne ruota attorno. A ribadirlo è stata oggi Regione Lombardia durante la tappa sondriese del tour istituzionale “Lombardia Protagonista. Qui Puoi”, promosso dal presidente Attilio Fontana e dall’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi.
L’iniziativa, ospitata nella sede della Camera di Commercio di Sondrio, ha messo al centro il dialogo diretto con imprese, stakeholder e associazioni di categoria, allo scopo di costruire sinergie efficaci tra imprese, istituzioni, università, centri di ricerca e credito. Presenti anche l’assessore regionale agli Enti locali e Montagna Massimo Sertori e il sottosegretario con delega a Sport e Giovani Federica Picchi.
Sport come leva di crescita
“La vetrina olimpica ci consentirà di mostrare al mondo la bellezza delle nostre montagne e la qualità dei servizi offerti – ha sottolineato Fontana – ma soprattutto sarà l’occasione per lasciare un’eredità concreta, fatta di infrastrutture, opportunità e nuove competenze”. La provincia di Sondrio, in questo senso, si conferma uno snodo cruciale: con 307 piste da sci (su 626 regionali) e oltre 2,5 milioni di presenze annue, il territorio attira il 64% degli sportivi che scelgono la Lombardia per gli sport invernali.
Anche gli sport su ghiaccio trovano in Valtellina una casa d’eccellenza: 8 impianti specifici, 5 società affiliate e 322 atleti tesserati fanno della provincia il primo polo lombardo per densità e offerta.
Occupazione e formazione
Le Olimpiadi sono già oggi un motore occupazionale: in provincia di Sondrio operano 752 maestri di sci (28% del totale lombardo), 102 guide alpine (25%) e 34 scuole di sci e alpinismo (46%). In vista dell’evento, sono previste 500 nuove opportunità lavorative dirette sul territorio e 4.500 a livello nazionale. Le figure più richieste riguarderanno la gestione eventi, la logistica, l’accoglienza turistica e sportiva, la sicurezza e i servizi di ristorazione.
Per supportare questo sviluppo, la Provincia di Sondrio ha presentato alla Regione il progetto “Patti territoriali per l’alta formazione”, elaborato in collaborazione con Camera di Commercio, enti formativi e parti sociali, per creare percorsi qualificanti in ambito turistico e sportivo.
Le Zone di Innovazione e Sviluppo
Durante il tavolo istituzionale sono state illustrate anche le nuove Zone di Innovazione e Sviluppo (ZIS), ispirate al modello di MIND di Milano. Si tratta di aree territoriali dove pubblico e privato collaborano per promuovere conoscenza, competitività e specializzazioni produttive locali. “È un nuovo modello di politica industriale – ha spiegato Guidesi – che parte dalla valorizzazione delle vocazioni economiche dei territori per costruire risposte mirate, capaci di adattarsi alle rapide trasformazioni del contesto globale”. Le ZIS si integrano nel piano strategico di politica industriale della Lombardia, redatto nel 2023, che analizza e rafforza le filiere produttive lombarde su base ecosistemica.
Il legame con il territorio
“Le Olimpiadi stanno già generando ricadute concrete – ha dichiarato l’assessore Sertori – portando sul territorio investimenti attesi da anni. L’eredità dei Giochi non sarà solo sportiva ma anche infrastrutturale, culturale e turistica”. Una visione condivisa anche dal sottosegretario Picchi: “Sondrio è la seconda provincia lombarda per rapporto tesserati/densità di popolazione. Parliamo di 43.621 atleti iscritti e 440 società: un segnale forte della vocazione sportiva di questo territorio”.
Visite aziendali
Nel pomeriggio, la delegazione regionale ha visitato due realtà produttive simbolo del tessuto imprenditoriale locale: la Liod by Lorain S.R.L. di Morbegno e la Manifattura Bernina S.R.L. di Delebio. Incontri pensati per rafforzare il dialogo tra istituzioni e imprese, nell’ottica di una crescita condivisa.
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