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Pulire lo scarico delle acque navali direttamente nei porti, la sfida di Tritone


Pulire l’acqua del mare da sostanze oleose che si trovano sopratutto in prossimità dei porti, magari raggiungendo e approcciandosi direttamente alle navi ormeggiate evitando trasbordi di materiali altrimenti se dispersi inquinanti. E’ su questo che si sta impegnando il progetto Tritone. Si tratta di una piattaforma in grado di operare direttamente in prossimità delle imbarcazioni, eliminando la necessità di trasferire le acque di sentina a impianti remoti.

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Il progetto gestito dall’Ecosistema “ECOSISTER Ecosystem for Sustainable Transition in Emilia-Romagna”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito degli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), attraverso il Bando a Cascata a favore delle imprese del Mezzogiorno SPOKE 5 – “Circular economy and blue economy”, con responsabile tecnico l’Università degli Studi di Ferrara, è finalizzata a rafforzare la collaborazione tra imprese del Mezzogiorno e sistema pubblico-privato della ricerca presente nella Regione Emilia-Romagna. A capofila la società Gruppo riunito sbarco cenere S.R.L., specializzata nella raccolta dei rifiuti marittimi portuali.

L’impegno è ottenere acqua pulita con un contenuto di olio inferiore a 5 ppm, in linea con quanto richiesto dall’International Maritime Organization (IMO), secondo cui, per poter essere scaricate in mare aperto, le acque di sentina devono avere al massimo una concentrazione di idrocarburi totali pari a 15 ppm. Il progetto si concluderà a settembre 2025.

Tritone Concept2

Tritone mira a rappresentare una vera e propria transizione verde ed ecologica, intesa come il passaggio ad un nuovo modello aziendale interdisciplinare, creando una catena di valore dei rifiuti e sensibilizzando tutti gli attori coinvolti alla gestione delle risorse lungo il processo di raccolta del rifiuto, dal prelievo alla separazione e trattamento, fino al riciclo,” afferma Vincenzo Esposito, amministratore e direttore commerciale di Gruppo riunito sbarco cenere S.R.L.. 

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qualcosa da non sottovalutare

“Il progetto TRITONE rappresenta un ulteriore passo avanti che la società sta compiendo verso una gestione sempre più trasparente del servizio di raccolta rifiuti portuali, in modo da avere un impatto positivo su salute ed ambiente,” aggiunge Alfonso Santoro, socio di dell’azienda. “Riteniamo che la nostra azienda sia l’humus ideale su cui sviluppare questa soluzione innovativa, grazie all’esperienza ultra-trentennale nel settore”.

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Soluzioni software avanzate per il tracciamento dei processi produttivi

La soluzione avrà un cervello digitale su cui sta lavorando la Iello S.R.L.. Il software dovrà consentire un monitoraggio in tempo reale, una gestione automatizzata del processo di trattamento e la raccolta di dati preziosi per l’ottimizzazione e la conformità normativa. 

“Il nostro team di ricercatori si è occupato principalmente dello sviluppo di un digital twin di processo, che funge da replicatore virtuale del flusso di lavoro, permettendo una gestione delle commesse in tempo reale e un tracciamento costante dei rifiuti da trattare”, afferma l’ing. Francesco Lioniello, amministratore di Iello S.R.L. “Il software sarà un supporto operativo per la pianificazione, il monitoraggio, il controllo e l’analisi dei dati real time, garantendo, inoltre, l’efficienza, la qualità e la tracciabilità del servizio di raccolta, allo scopo di ottenere maggiore produttività e riduzione degli sprechi. Fondamentale in questo processo sarà l’interazione con autorità ed enti portuali e regionali, per supportare l’introduzione di nuove metodologie e processi, sostenibili ed efficienti, per il trattamento dei rifiuti del settore marino, in conformità a quanto previsto dalle normative di riferimento”.

L’innovazione tecnologica dietro il progetto

  • Piattaforma mobile e versatile, in grado di raggiungere le imbarcazioni ovunque si trovino nel porto, riducendo tempi e costi logistici.
  • Capacità di trattare le acque direttamente alla fonte riducendo i rischi di sversamento durante il trasporto, ottimizzando anche i tempi di fermo delle imbarcazioni.
  • Automazione: un sistema completamente automatizzato minimizzerà l’intervento umano, garantendo un’operatività efficiente e riducendo il rischio di errori.
  • Digitalizzazione e Monitoraggio in Tempo Reale: la piattaforma sarà in grado di monitorare costantemente la qualità dell’acqua trattata, tracciando i parametri chiave e assicurando che il contenuto di olio rientri nel target prefissato. Questi dati saranno accessibili in tempo reale anche da remoto, fornendo trasparenza e prova di conformità.

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