Nell’ultima edizione della Bussola di Veneto Lavoro i dati sull’andamento del mercato del lavoro regionale nei primi sei mesi del 2025
Dal punto di vista contrattuale, prosegue il processo di consolidamento delle posizioni lavorative attraverso la trasformazione/qualificazione (+5%) di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, il cui saldo è positivo (+17.100) e superiore rispetto all’anno precedente. Rimangono positivi ma in calo i saldi occupazionali di contratti a termine (+56.000) e apprendistato (+1.600), con quest’ultimo interessato anche da una contrazione dei nuovi avviamenti parzialmente mitigata dai risultati del mese di giugno. Nel semestre si mantiene stabile ed elevata l’incidenza del part-time sul totale delle nuove assunzioni, che riguarda una nuova attivazione su tre (33%), ovvero una su cinque per gli uomini (22%) e una su due per le donne (48%).
Dal punto di vista settoriale sono positivi i bilanci di tutti e tre i macro-settori, agricoltura (+7.400), servizi (+57.900) e industria (+9.400), con quest’ultima che registra un risultato perfino migliore rispetto allo scorso anno (+8.300) anche grazie al miglioramento trasversale osservato nell’ultimo mese in tutti i comparti, che ha portato ad un bilancio occupazionale (+2.200) particolarmente rilevante rispetto all’analogo periodo del 2024 (+330). Nello specifico, bene metalmeccanico e costruzioni, mentre in ridimensionamento i comparti del made in Italy, soprattutto tessile-abbigliamento e occhialeria, complessivamente segnati da una contrazione del volume delle assunzioni. Nuove attivazioni in diffuso calo anche nel terziario, soprattutto in attività professionali (-10%), servizi di pulizia (-9%), ingrosso e logistica (-5%).
Anche a livello territoriale si riscontra il medesimo andamento regionale, con un saldo occupazionale da inizio anno ridimensionato ma positivo in tutte le province: Belluno (+370), Padova (+4.600), Rovigo (+3.000), Treviso (+3.000), Venezia (+37.850), Verona (+22.250) e Vicenza (+3.500). A parte a Venezia (+1%), si registra un calo diffuso della domanda di lavoro, con assunzioni in contrazione soprattutto a Padova (-3%) Rovigo (-3%) e Vicenza (-4%).
Le assunzioni da inizio anno sono complessivamente 338.700, in aumento nel mese di giugno (+61.500) rispetto all’anno precedente (+58.750). Calano quelle di donne (-3%), sia a tempo pieno (-2%) che ridotto (-5%), di italiani (-3%) e adulti (-4%), mentre crescono quelle di senior (+4%) e stranieri (+3%). In calo le cessazioni (-3%), in particolar modo le dimissioni da parte del lavoratore (-12%).
Tutti i dati sull’andamento del mercato del lavoro veneto nel mese di giugno sono disponibili nella Bussola di Veneto Lavoro alla pagina www.venetolavoro.it/bussola.
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